"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons
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Entra la terza donna. È bassa, magrissima, ben vestita. È curva, sembra avere all’incirca 70 anni, ha<br />
subito uno scippo qualche mese fa. Anche <strong>le</strong>i sembra essere abitua<strong>le</strong>. Parla molto. Gioca al<strong>le</strong><br />
scommesse ippiche. Entra anche un’altra donna, la 4 a di oggi. Anch’essa si dirige subito allo sportello<br />
ippico. Mi avvicino alla signora 70enne. Le somministro <strong>il</strong> Sogs. Mi parla di tutta la sua vita. Mentre<br />
facciamo <strong>il</strong> test <strong>il</strong> suo cavallo arriva piazzato mi guarda e mi dice “oh mi sa che mi hai portato bene!”.<br />
Ore 19.00<br />
La sala si è svuotata. 25 persone, tutte in sala scommesse. C’è abbastanza s<strong>il</strong>enzio. Dopo un po’ arriva<br />
sempre l’uomo invisib<strong>il</strong>e. Mi fa un cenno di sorriso. Mi soffermo a fare una rif<strong>le</strong>ssione, anche in<br />
relazione all’aggettivo che <strong>il</strong> signore si è dato per definirsi: “invisib<strong>il</strong>e”. Sarebbe interessante<br />
conoscere la storia di ogni persona presente qui. Qui non sono invisib<strong>il</strong>i, non sono additati per quello<br />
che loro hanno definito più volte in questi tre giorni “vizio”. Qui si vive di attese, di suspance.<br />
Scherzano tra di loro. L’uomo con la camicia a scacchi dice: io ho i miei sportelli, ma non lo dico mai<br />
per scaramanzia.<br />
Ore 20.00<br />
25 in sala, 2 giocano al<strong>le</strong> slot in sala fumatori. Mi fermo a chiacchierare un po’ con gli operatori, mi<br />
parlano un po’ dei giocatori. Naturalmente anche loro conoscono tutte <strong>le</strong> storie, soprattutto di coloro<br />
che giocano qui da sempre. I giocatori sono seduti. Nessuno scommette. Qualcuno studia <strong>il</strong> giorna<strong>le</strong>.<br />
Qualcuno mangia. Qualcuno addirittura dorme.<br />
Ore 21.00<br />
20 presenti in sala. Ritorna anche la signora curva, che mi chiede come mai sono ancora qui. Gioca i<br />
suoi cavalli. Il “direttore” naturalmente è ancora qui. Gli altri giocatori gli chiedono di vedere quanto<br />
paga un certo cavallo, oppure lo mandano a fare la spesa fuori. Molti mangiano qualcosa al volo in sala<br />
per non doversi staccare dagli schermi. Arriva un altro giocatore che, mi dicono gli operatori, è da<br />
poco che è diventato così accanito. Parla in modo veloce e distratto, trasuda ansia, e solo a guardarlo la<br />
trasmette. Non guarda nessuno. Si avvicina allo sportello e parte con i numeri dei cavalli da giocare e<br />
dove giocare. Gioca continuamente, nemmeno finisce la corsa. Dopo aver scommesso ci ripensa e<br />
torna indietro per continuare a scommettere.<br />
Ore 22.00<br />
17 giocatori in sala. Tutti a scommettere sui cavalli, tutti gli stessi presenti in sala oggi pomeriggio.<br />
Torno a casa un po’ amareggiata e pensierosa.<br />
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