"il gioco d'azzardo - le ludopatie" analisi del fenomeno - Codacons

20/07/2010
Ore 11.25
Ultimo giorno di osservazione. Al mio arrivo la serranda dell’agenzia è chiusa. Fuori ci sono già 3
giocatori ad aspettare l’apertura: il “direttore”, un altro giocatore abituale della sala e uno mai visto
prima. Appena entriamo, alle 11:30, ne arrivano altri 3. Alle 11:30 quindi in sala ci sono già 6
giocatori. Mi siedo al centro della sala per osservare meglio gli sportelli delle scommesse. Mi viene
facile capire a cosa giocano: agli sportelli di sinistra si fanno scommesse ippiche e a destra quelle
sportive, l’ultimo è lo sportello verde di win for life e superenalotto. In un’ora scommettono all’ippica
2 persone di età superiore a 60 anni, mentre 21 sono le scommesse calcistiche. Chi entra per
scommettere al calcio entra e poi esce. Qualcuno prende il foglio con le stampe delle partite del giorno,
si mette su un tavolino e poi,dopo aver pensato, gioca. Altri entrano e, diretti, vanno a scommettere.
L’età è più bassa, molti ragazzi. Anche una donna sui 40 anni entra prende la lista delle partite ma non
gioca, chissà se porta a qualcuno quel foglio o è per lei. Il signore che è un cliente fisso della sala, che
era qui già all’apertura, dopo aver scommesso al calcio, (nei pomeriggi scorsi l’ho visto scommettere
ai cavalli), si siede ad una slot. Quando perde torna a scommettere ai cavalli. Dopo torna di nuovo alla
slot. N.B. bagno sempre fuori uso.
Entra un ragazzo vestito da militare, gioca alle scommesse calcistiche e va via. In sala slot fumatori
arriva poco dopo l’apertura della sala lo stesso giocatore che vedo lì da qualche giorno. È un uomo sui
40 anni, ben curato. Qualcuno sta in sala semplicemente a leggere il giornale. Anche un altro viso noto
che solitamente gioca all’ippica, sui 70 anni, scommette al calcio. Spesso i due giochi si combinano
per molti di loro. Entra un uomo sui 70 anni. Mi chiede cosa faccio, glielo spiego ma non vuole fare il
Sogs. Dice che lo Stato è la loro rovina, che lui è un giocatore pentito, che i giocatori non li può aiutare
nessuno, devono farcela da soli.
Ore 12.30
10 in sala, di cui 2 stranieri. Sono i soliti, l’età sempre superiore ai 50 anni. Chiacchierano tra di loro.
Uno sta pensando alle squadre da giocare, uno si informa sui cavalli favoriti, un altro legge il giornale.
Sento parlare di politica, che poi, da quello che mi hanno detto i ragazzi della sicurezza, è uno dei temi
sui quali spesso i giocatori litigano e bisogna intervenire. Un uomo è alla slot in sala. Entra una
signora che ho visto nell’altra mattinata di osservazione. Sembra una barbona. Non gioca. Parla da
sola. Verso le 13 arrivano in sala altri personaggi soliti, tra i quali un rumeno. Mangiano e poi vanno
via. Arriva anche il famoso uomo con la camicia a quadri. Segue l’invisibile, entra, gioca ai cavalli e
va via. Il tizio delle slot è ancora qui a giocare dall’apertura, ma verso le 13:15 va via.
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