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polizia giudiziaria incaricato non potrà neppure fornire testimonianza indiretta di quanto<br />
eventualmente appreso dagli ausiliari o dalle persone interposte nell’operazione sotto<br />
copertura.<br />
Un’ultima questione da affrontare riguarda la possibile utilizzazione probatoria<br />
delle registrazioni audiovisive eseguite dall’agente infiltrato. A conferma di quanto<br />
detto a proposito della documentazione, la Suprema corte a sezioni unite ha escluso che<br />
possano essere acquisiti sotto forma di documenti, registrazioni audio-video contenenti<br />
dichiarazioni provenienti dall’indagato o da testimoni ed effettuate dalla polizia<br />
giudiziaria in violazione di specifiche regole di acquisizione della prova. Ciò perché<br />
“non è utilizzabile come prova la registrazione fonografica effettuata clandestinamente<br />
da personale della polizia giudiziaria e rappresentativa di colloqui intercorsi fra lo stesso<br />
ed i suoi confidenti o persone informate dei fatti o indagati, perché urta contro i divieti<br />
di cui agli articoli 63 co. 2, 191, 195 co. 4 e 203 c.p.p.” 253 .<br />
Va da se che sarà consentita l’acquisizione della registrazione audiovisiva come<br />
prova documentale purché, per il proprio contenuto, non sia idonea ad aggirare i divieti<br />
di acquisizione probatoria relativi ad atti tipici del procedimento.<br />
4. L’agente sotto copertura nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti<br />
dell’Uomo.<br />
Un importante contributo nell’interpretazione della normativa interna in materia<br />
di “strumenti investigativi di rottura” è offerto dalla giurisprudenza della Corte europea<br />
dei diritti dell’Uomo, poiché la stessa – nel verificare la rispondenza delle normative<br />
degli Stati aderenti ai principi della Convenzione di Roma (C.e.d.u.) – ha fissato limiti<br />
invalicabili per l’attività di provocazione al reato.<br />
La Corte è stata chiamata a giudicare sull’equità processuale delle sentenze di<br />
condanna che abbiano come proprio fondamento l’attività investigativa svolta da agenti<br />
di polizia sotto copertura; in particolare nella prima e fondamentale pronuncia sulla<br />
materia de qua 254 , è stata ravvisata la violazione dell’art. 6 § 1 della C.e.d.u. “laddove un<br />
cittadino venga ad essere condannato per un reato alla cui commissione sia stato indotto<br />
per il surrettizio apporto istigatorio di agenti delle forze dell’ordine, camuffatisi da<br />
253 Cass., 28 maggio 2003, in Arch. nuova proc. pen., 2003, 540.<br />
254 Sentenza Teixeira de Castro c. Portogallo, 9 giugno 1998, in Recueil des arrêt e decisions, 1998, IV,<br />
1463, §36.<br />
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