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LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

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vano volersi accertare della dolorosa verità, non potemmo trattenere le lagrime.<br />

Promettemmo di tornare la mattina dopo e in cuor nostro facemmo promessa<br />

di non lasciar nulla di intentato perché i nostri amatissimi internati<br />

avessero l’assistenza delle suore. Quale contrasto fra l’accoglienza al campo<br />

Le Fraschette e l’amara delusione di quel giorno! Laggiù ad Alatri c’era stata<br />

data la massima fiducia, la più devota deferenza: eravamo state perfino interpellate<br />

e richieste di aiuto in varie circostanze.<br />

Dolorosa conferma<br />

Il giorno dopo ritornammo al campo. I nostri cari Tripolini, appena ci scorsero,<br />

corsero al reticolato, e che festa!Pareva che rivedessero le persone più<br />

care rimaste lontane chissà da quanto tempo.<br />

“Rimarrete con noi, vero? Non ci abbandonerete”. Il cuore ci si faceva piccolo<br />

piccolo. “ Ma si, ma si dicevamo nulla risparmieremo per voi”. Che vita<br />

di sacrificio attendeva quei poverini colà!<br />

Cercammo del Direttore del campo per vedere di risolvere la questione che ci<br />

stava sommamente a cuore. Alle sue difficoltà rispondemmo che ci saremmo<br />

contentate di una sola stanzetta e che al mantenimento e alle suppellettili<br />

avremmo pensato noi.<br />

La risposta definitiva fu che ci sarebbe stato concesso di prestare la nostra<br />

opera per un’ora o un’ora e mezza al giorno, ma che dovevamo abitare fuori<br />

del campo. Era già qualche cosa. Liete ci mettemmo in moto e finalmente<br />

potemmo trovare una cameretta nella campagna circostante, alla distanza di<br />

due chilometri circa.<br />

Per ottenere una maggiore libertà di azione dentro il campo, ci rivolgemmo<br />

al Vescovo di Carpi e a quello di Modena e ci spingemmo fino a Milano per<br />

parlare con la Legazione Svizzera.<br />

Vento e neve<br />

Il 5 marzo, essendo Domenica, il Cappellano, la cui sorte non era diversa<br />

dalla nostra, ottenne il permesso di andare a celebrare la Messa al campo,<br />

tra i suoi. Egli abitava presso il parroco di Fossoli, a circa due chilometri dal<br />

campo. Avemmo noi l’incarico di portare l’altare portatile e quello che occorreva<br />

per la S. Messa.<br />

Il vento quella mattina minacciava, e l’aria era rigida; ad un tratto cominciò<br />

a nevicare. Salimmo sul camioncino scoperto che doveva trasportarci, ma il<br />

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