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LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

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vagoni, tutti carri bestiame, meno tre. Noi suore eravamo in coda al convoglio,<br />

nel vagone del pronto soccorso, insieme al capitano su cui pesava la<br />

maggiore responsabilità, al capitano medico, ad un maresciallo ed ai loro<br />

attendenti. Quando il treno si mosse non ci sembrò vero. Pregammo e con noi<br />

pregarono tutti.<br />

Incidenti<br />

Un primo incidente si ebbe dopo poco più di un’ora di viaggio. Una scossa<br />

violentissima del treno ci fece pensare a qualche causa bellica. Ci furono sei<br />

feriti leggeri. L’incidente era stato causato dall’imperizia del macchinista.<br />

Man mano che il treno avanzava, ci si presentava davanti allo sguardo smarrito<br />

il triste spettacolo della terribile azione dei bombardamenti. Circa dieci<br />

minuti dopo che eravamo transitati per Orte, questa stazione, che ci era già<br />

apparsa come un terrorizzante ammasso di rovine, fu di nuovo bombardata.<br />

Più oltre, durante una sosta del treno, il rumore di un apparecchio ci mette<br />

sull’attenti: eccolo infatti. Il panico invade la massa, moltissimi si precipitano<br />

a terra e si mettono sotto i vagoni; ma, con l’aiuto del Cielo, l’apparecchio<br />

prosegue per la sua via. Altra grazia della Divina Provvidenza l’avemmo<br />

a Chiusi. Il rumore di apparecchi volteggianti sul nostro treno ci tenne in<br />

agitazione. “Madre, venga con noi”, supplicavano dal vagone comunicante,<br />

ove erano radunati i bambini e le donne bisognose di riguardi. La vicinanza<br />

della suora che pregava ad alta voce, dava loro il più gran conforto. Ed anche<br />

quella volta il Signore allontanò il pericolo.<br />

Da Firenze a Carpi<br />

Dopo numerose soste in mezzo alla campagna, nelle stazioni o poco fuori di<br />

esse, (l’ufficiale di comando procurava che le fermate fossero fatte il più possibile<br />

fuori stazione), nel cuor della notte giungemmo a Firenze ed ivi rimanemmo<br />

fino alla sera seguente. Là la Croce Rossa ci fu larga di conforto. Gli internati<br />

approfittarono di quelle ore di sosta per fare acquisti e visitare la città.<br />

Dopo la quarta notte di viaggio, il 2 marzo, giungemmo a Carpi. Provammo<br />

un senso di sollievo, ignorando le disillusioni e le difficoltà che ci attendevano.<br />

Mentre si smontava l’enorme bagaglio e si attendevano i torpedoni che ci<br />

avrebbero trasportati a Fossoli, la località in cui era situato il Campo, a 6<br />

Km. da Carpi, noi suore, insieme al cappellano, entrammo in città per far<br />

visita al Vescovo. Fummo accolte benignamente e ristorate.<br />

Per i primi giorni ci avrebbe fatte ospitare dalle Suore Orsoline addette al<br />

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