LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani
LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani
LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Giuseppine di Veroli, che il presule mons. FACCHINI, sempre vivo nella<br />
memoria degli Alatrensi, volle a sostegno e sollievo dei malcapitati internati.<br />
Da questo racconto si può capire che anche le più grandi tragedie, come quelle<br />
vissute nella II Guerra Mondiale possono essere riscattate, umanizzate e<br />
superate da un volto, da una parola, da un gesto di chi ti sta vicino, come seppero<br />
fare con coraggio quelle suore.<br />
Il campo di concentramento di Le Fraschette aprì la sua attività ufficialmente<br />
il 1° ottobre 1942, ma già la notizia della sua costruzione era circolata in<br />
Alatri dal 1940. Il primo documento dell’Archivio di Stato che lo menziona è<br />
datato 11 dicembre 1941. Varie erano le nazionalità che doveva raccogliere:<br />
croati, slavi, tripolini, sloveni, montenegrini, albanesi, italiani.<br />
Così tante nazionalità si spiega con il fatto che l’Italia dal 10 giugno 1940 era<br />
entrata in guerra.<br />
Le sue azioni molto spesso avevano eguagliato l’efferatezza dei nazisti, con<br />
repressioni e deportazioni di massa.<br />
Le Fraschette presto raggiunsero l’elevato numero di 5.500 unità, che portano,<br />
dalla documentazione consultata, ad essere il maggior campo di concentramento<br />
in Italia. La sua attività cessa con la partenza dei tripolini il 25 e 27<br />
febbraio 1944 per Fossoli di Carpi, mentre gli altri gruppi etnici o vengono<br />
rimpatriati (come dicono le suore, nel memoriale di quelle vicende) o vengono<br />
inviati a Cairo Montenotte (come si afferma nel recente volume su mons.<br />
FACCHINI).<br />
Le suore accompagnano il gruppo tripolino, ma non trovano spazio per la loro<br />
benefica assistenza. Il loro giudizio è negativo per le condizioni igieniche e<br />
per l’angustia degli spazi che trovarono nel nuovo campo di concentramento.<br />
Gruppo di ricerca: Franco NARDI, Onorina RUGGERI, Maria DE SORBO,<br />
Giulio BIANCHINI. Elaborazione informatica: Gianni PULCINELLI e collaborazione<br />
di Gina SANTORO.<br />
Gatta Veronica e Cappella Valentina - studentesse della classe 5/F<br />
dell’Istituto Chimico Biologico di Alatri<br />
UNO DI QUESTI CAMPI, CHE ANDREBBE RECUPERATO AL SUO<br />
VALORE STORICO E DI MEMORIA È PROPRIO AL<strong>LE</strong> PORTE DELLA<br />
NOSTRA CITTADINA, ALATRI, ED È IL CAMPO DI <strong>LE</strong> <strong>FRASCHETTE</strong>,<br />
PROGETTATO IN UN PRIMO TEMPO PER ACCOGLIERE I PRIGIONIE-<br />
172