LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

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La Fondazione ex – Campo di Fossoli Nel 1995 il Comune di Carpi, nell’ambito dell’assessorato alla cultura, dà vita ad uno specifico Progetto-memoria e istituisce nel 1996 la “Fondazione ex-Campo Fossoli”, promossa congiuntamente all’Associazione “Amici del Museo Monumento” e dotata di un proprio statuto e di una struttura organizzativa. Gli obiettivi della Fondazione, che non ha scopo di lucro, sono la diffusione della memoria storica mediante la conservazione, il recupero e la valorizzazione dell’ex campo di concentramento di Fossoli; la promozione della ricerca storicodocumentaria sul Campo di Fossoli nelle sue diverse fasi di occupazione; la progettazione e l’attivazione di iniziative a carattere divulgativo, didattico e scientifico, rivolte in particolare alle scuole e ai giovani, negli ambiti di competenza propri della Fondazione, nonché dei diritti umani e dell’educazione interculturale. La Fondazione svolge attività di raccolta di documenti e testimonianze, di ricerca storica sul Campo di Fossoli e promuove attività didattiche e culturali sui temi di carattere storico. Dal 2001 la Fondazione si occupa direttamente della gestione dell’ex campo di concentramento di Fossoli e del Museo Monumento al Deportato Politico e Razziale, grazie ad una convenzione con il comune di Carpi. 162
Marilinda Figliozzi – Ufficio Cultura del Comune di Alatri SENZA AMBIZIONI DI RIGORE SCIENTIFICO O STORIOGRAFICO LA MIA È STATA UNA RICERCA DI TESTIMONIANZE DIRETTE DI CHI HA VISSUTO IN PRIMA PERSONA QUEGLI EVENTI, ALLO SCOPO DI DARE UN CONTRIBUTO PER RICOSTRUIRE IL CLIMA, LO STATO D’ANIMO, LE PAURE E LE SPERANZE CHE HANNO PERMEATO LA VITA DI LE FRASCHETTE IN QUEGLI ANNI. Vorrei spendere preliminarmente qualche attimo per spiegare la mia presenza tra i relatori di questo convegno. Per aiutare mia figlia a realizzare un filmato, mi sono lasciata prendere dalla storia del Campo Le Fraschette per cui ho messo insieme i miei ricordi e quello che avevo letto e sentito. Ho cominciato a documentarmi e soprattutto a fare domande ai miei concittadini più attempati. È emersa una grande confusione di date, di persone, di ricordi. Lo stimolo alla ricerca mi è stato dato dall’amico Carlo Costantini che ha tanto preso a cuore la storia del Campo Le Fraschette, pervasa dal dramma di tante famiglie e tanti uomini; ho cercato quindi di ricomporre gli eventi: dagli anni ’42-’45, alla ricostruzione nel ’47, alla fase di ristrutturazione del ’59, fino alla chiusura e all’abbandono definitivo. L’occasione che mi è stata data non si esaurisce in questo autorevole Convegno, ma continua con ulteriore impegno di ricerca e di approfondimento volti a comprendere che cosa abbia rappresentato il campo Le Fraschette nelle sue varie fasi Le Fraschette ti appassiona in tutta la sua vicenda, perché è la sintesi di mezzo secolo di storia dell’Europa e del nord Africa. Tale periodo ci è passato accanto e noi Alatresi non ce ne siamo accorti. Ben pochi si sono resi conto di chi siano stati gli “ospiti” del campo e si sono chiesti perché portati a Le Fraschette, e comunque di quanto dolore sia passato di lì, perché tutti – buoni o meno buoni - avevano lasciato la Patria, la casa, la famiglia, gli amici, gli affetti. Senza ambizioni di rigore scientifico o storiografico la mia è stata una ricerca di testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona quegli eventi, allo scopo di dare un contributo per ricostruire il clima, lo stato d’animo, le paure e le speranze che hanno permeato la vita di Le Fraschette in quegli anni. 163
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LE FRASCHETTE: storia del campo di
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I PRIMI ARRIVI AL CAMPO Il campo di
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soli fiammiferi. Che trepidazione!
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Col cuore pieno di riconoscenza las
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pita dai bombardamenti; non c’era
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stretto da una terribile morsa e no
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