LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani
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guerra, come stabilito dalle convenzioni internazionali.<br />
La reale situazione del campo venne descritta dal ragionier Spampinato, alla<br />
vigilia della liberazione di Alatri ed il passaggio delle truppe alleate. Infatti,<br />
la nota è datata 29 maggio 1944 e la liberazione avvenne il 2 giugno. Così<br />
scrisse il solerte funzionario:<br />
“In seguito alla partenza di 1.600 internati, dei quali 604 liberati, e gli altri<br />
destinati al campo di Carpi, sono rimasti 358 internati che sono stati trasportati<br />
a Roma presso la caserma La Marmora, in attesa del loro avviamento a<br />
destinazione, non appena sarà possibile effettuarne il trasporto. Detti internati<br />
sono forniti del materiale di casermaggio indispensabile e degli indumenti<br />
che a suo tempo vennero loro distribuiti. Del complesso dei beni costituenti il<br />
campo ben poco si è potuto recuperare a seguito delle asportazioni ed acquisizioni<br />
da parte delle truppe germaniche, nonché dell’opera distruttrice dei<br />
bombardamenti aerei, quando il campo era occupato da truppe tedesche, dai<br />
furti commessi su vasta scala dagli internati e dalle popolazioni viciniori.<br />
Per quanto riguarda il residuo delle baracche e relativi materiali, giusta<br />
disposizioni ministeriali impartite con la nota del 10 aprile 1944 n.999, si è<br />
provveduto, tramite la Prefettura di Frosinone alla vendita mediante trattativa<br />
privata.<br />
L’acquirente è stata la ditta Igliozzi Urbano, di Alatri, per il prezzo di complessive<br />
£. 725.000, ritenuto congruo dall’Ufficio del Genio Civile… In seguito<br />
alle indagini per il recupero dei materiali asportati dai contadini, si è potuto<br />
individuare qualche elemento che aveva asportato i materiali di pertinenza<br />
del campo e così, mediante mezzi persuasivi, si è potuto fare pagare ai<br />
responsabili la somma di £. 89.000, prezzo presunto dei materiali. Con tale<br />
somma ho provveduto alle spese per la partenza degli internati per Carpi in<br />
attesa del rimborso da parte della Prefettura di Frosinone che, per mancanza<br />
di fondi presso la filiale della Banca d’Italia di Alatri e per deficiente funzionamento<br />
di tutti i servizi, non ha potuto provvedere alle ordinarie anticipazioni<br />
per le spese di mantenimento degli internati”.<br />
Su quelle preziose baracche di Le Fraschette si fecero, come era facilmente<br />
prevedibile, diverse ipotesi di riutilizzo: dapprima dovevano essere trasferite a<br />
Cassino per le esigenze di quelle popolazioni duramente provate dalla guerra;<br />
successivamente se ne fece richiesta per le famiglie sfollate che, al momento<br />
della liberazione, avevano occupato il palazzo della Provincia di Frosinone e<br />
non intendevano uscirne senza rassicurazioni e provvedimenti concreti.<br />
Il 2 giugno 1944 le truppe Alleate entrarono ad Alatri.<br />
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