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LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

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cuore, mi accomiatai dalla mia consorella che sarebbe tornata a Roma,<br />

lasciai lì tutta la roba e partii per la mia sede.<br />

È più facile immaginare che descrivere la sorpresa prodotta, laccoglienza<br />

ricevuta al mio arrivo. Mi si immaginava ancora in Alta Italia, ed ecco che<br />

all’improvviso mi vedevano lì!<br />

Le prime suore che incontrai richiamarono le altre con le loro esclamazioni:<br />

qualcuna delle lontane credette che si trattasse dallarme. Dopo esserci tutte<br />

riunite, sentimmo il bisogno, anzi il dovere, di recarci in cappella per recitare<br />

un devoto e caldo Te Deum, e per ringraziare commosse il nostro grande<br />

Padre S. Giuseppe. E in vero, in tutta la nostra opera al campo, si dovette<br />

sempre riscontrare il grande, il paterno aiuto di Dio.<br />

Come non riconoscere la mano di Dio che ci assisteva nei momenti di pericolo<br />

più grave?<br />

Quando fu mitragliato il campo Le Fraschette, due proiettili, uno incendiario<br />

ed uno esplosivo, attraversarono le pareti della nostra baracca, ma rimasero<br />

inesplosi. Il giorno del bombardamento la suora infermiera prestò i soccorsi<br />

ai feriti proprio con la mitraglia che le passava sul capo.<br />

Quando i poveri internati, anche per lungo tempo, non ebbero distribuzione<br />

alcuna di viveri, e dovettero fare sacrifici immensi per procurarsi qualche<br />

cosa da mangiare, noi non soffrimmo mai la fame; anzi spesso avevamo in<br />

abbondanza. Ora giungeva una provvidenza, ora un’altra.<br />

E non fu un vero miracolo la resistenza fisica, nonostante il caldo e il freddo<br />

del campo, il lavoro diuturno e pesante, il correre continuo dalla casa alle<br />

baracche, dalle baracche all’infermeria, soprattutto per la suora infermiera,<br />

la salute della quale aveva dato tanto pensiero alla reverenda Madre<br />

Provinciale nell’affidarle quel compito?<br />

Quante notti insonni non passò, perché chiamata presso un ammalato del<br />

campo o anche della campagna? Fin due volte nella stessa notte fu chiamata.(Il<br />

medico stava di residenza ad Alatri e con il coprifuoco non era facile<br />

andarlo a chiamare).<br />

Ma Dio l’aiutò sempre, la protesse sempre, ed anche in interventi difficili,<br />

quando sarebbe stata necessaria l’opera del medico, ebbe un aiuto specialissimo<br />

dal Cielo. E che dire della continua protezione, non solo nei viaggi di<br />

andata e di ritorno, ma nelle continue peregrinazioni durante il soggiorno a<br />

Carpi? Avevamo continuo sul labbro un “Deo Gratias” o un “Agimus tibi<br />

gratias”.<br />

Ed il ricordo di tanta protezione divina servirà ad aver sempre più fiducia nel<br />

Signore che mai ci abbandonerà; e nel nostro amatissimo Padre S. Giuseppe,<br />

a cui è doveroso promettere una più fervente vita religiosa”.<br />

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