LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani
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Lutti nel campo<br />
Prima che le suore giungessero al campo, l’assistenza sanitaria lasciava<br />
molto a desiderare, sia per la mancanza di organizzazione e di personale, sia<br />
per la deficienza di medicinali e di vitto. C’era perciò grande mortalità specialmente<br />
di bimbi e di vecchi. Se la morte di una persona cara è sempre<br />
molto dolorosa, quanto più non doveva esserlo là, dove si vedevano languire<br />
gli ammalati senza poter dare loro gli aiuti necessari? E quanto grande non<br />
sarà stata l’amarezza dell’ammalato, al pensiero di dover morire lontano<br />
dalla patria! Dolori che non hanno nomi, ma che hanno un valore infinito<br />
davanti a Dio. E meno male che il conforto della fede interviene ad addolcire<br />
le amarezze le più acerbe! Non dico poi del distacco, allorché, giunti<br />
all’estremità del campo, dove era il posto di blocco, si doveva veder partire<br />
il caro perduto, per l’ultima dimora, solo, sopra un rozzo barroccio, poiché<br />
mancavano altri mezzi, racchiuso in cassa rudimentale e mal connessa.<br />
Spesso, neppure un fiore poteva denotare il tributo dell’affetto di chi vedeva<br />
allontanare l’essere caro, perché là dentro non c’erano fiori. Tuttavia qualche<br />
volta poteva essere dato il tributo di qualche umilissimo fiore, di qualche<br />
ramoscello verde strappato dalla cinta del campo. Dopo l’otto settembre,<br />
quando il campo non ebbe più sentinelle, si ebbe almeno il conforto di accompagnare<br />
i propri cari fino all’ultima dimora.<br />
Acqua, fitte tenebre, vento<br />
Un po’emozionante l’episodio di una visita notturna ad un ammalato di campagna.<br />
In un tardo pomeriggio una giovane venne a chiamare l’infermiera<br />
per un suo fratello che da più giorni aveva febbri altissime. Essa non tornò<br />
dalle visite che verso il crepuscolo. Sebbene stanca, accompagnata da me,<br />
secondo le indicazioni ricevute, si recò nella casetta dell’ammalato. La pioggia,<br />
caduta abbondante, aveva reso il terreno talmente scivoloso che per<br />
discendere e poi salire, fu un vero pericoloso problema. Come Dio volle giungemmo.<br />
La suora si informò del male, somministrò ciò che ritenne più opportuno<br />
e ce ne saremmo tornate, se una fitta pioggia non ci avesse trattenute.<br />
Appena appena diminuita, riprendemmo il cammino accompagnate da un<br />
contadino. Il buio era fittissimo; una lucerna fatta alla meglio da quei buoni<br />
contadini avrebbe dovuto rischiarare il cammino, ma, non appena giungemmo<br />
all’aperto, il vento ce la spense. Nonostante tutte le più accurate precauzioni,<br />
era un continuo accendersi e spegnersi; finché non rimanemmo con due<br />
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