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LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

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Parlarono, risero, giocarono. Ne avemmo il cuore confortato. Da quel giorno<br />

si sentirono e le sentimmo più nostre. Tre stettero con noi quattro mesi o poco<br />

più; finché non furono richiamate dalle famiglie. Le altre due le avemmo per<br />

sette mesi e per tre mesi le avemmo con noi a Le Fraschette. Tutte e cinque ci<br />

dettero tante soddisfazioni, e la loro partenza ci riuscì assai penosa. Quanto<br />

ci eravamo affezionate!<br />

Che Dio le protegga, specie le due senza mamma, e il ricordo di quello che<br />

appresero sotto il tetto di S. Giuseppe faccia sì che un giorno riconoscano<br />

quanto bella e dolce è la religione cattolica.<br />

Voci di partenza<br />

Fin dai primi allarmi di cambiamento di campo, la nostra Reverenda Madre<br />

Provinciale, pur con dispiacere dovette dichiarare che non avrebbe permesso<br />

che le suore andassero così lontane, nel periodo pericoloso che si attraversava.<br />

E, perché i poveri internati non rimanessero senza l’aiuto delle suore,<br />

pregò mons. Riberi di interessarsi per trovarne altre nella località dove sarebbe<br />

stato trasferito il campo.<br />

Gli internati Tripolini (solo per loro ci sarebbe stato il trasferimento, perché<br />

gli altri sarebbero stati rimpatriati) supplicarono di essere almeno accompagnati<br />

nel viaggio da noi, e ciò fu concesso con piacere.<br />

Intanto, dopo qualche giorno, mons. Riberi sarebbe andato a Carpi, la nuova<br />

destinazione, ed avrebbe pensato alla sostituzione.<br />

Partenza sicura<br />

Da qualche giorno si parlava nuovamente di trasferimento in Alta Italia, e,<br />

dopo il bombardamento, esso divenne una necessità e fu affrettato. La sera<br />

del 25 di febbraio 1944 doveva aver luogo la partenza per Roma del primo<br />

scaglione di internati. Fu domandato se sarebbe stato necessario che una di<br />

noi suore li accompagnasse. Dapprima ci dissero che sarebbe stato più<br />

opportuno attendere, poi cambiarono idea e la scrivente fu scelta come<br />

accompagnatrice. A tutto vapore furono fatti i preparativi. I congedi avvennero<br />

di notte.<br />

Verso le 21 il torpedone si mosse dalla piazza centrale di Alatri, fra i saluti<br />

commossi tanto di chi partiva, quanto di chi restava, fra gli auguri e le raccomandazioni<br />

di parenti, di amici, di autorità.<br />

Il viaggio si iniziò con la preghiera collettiva, ed anche durante il percorso si<br />

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