LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

Che cosa non fece per risolvere la questione del latte per i bambini per i quali
ebbe premure specialissime? Tutti indistintamente trovarono in lui, non dico
il padre buono, ma la madre più solerte e provvida.
Ogni mattina scendeva dall’Episcopio situato sull’Acropoli e visitava alloggio
per alloggio, e di tutti ascoltava i bisogni e le pene, pensando a certi particolari
da sorprendere. Non era una sola volta al giorno, ma c’erano giorni
in cui per tre o quattro volte scendeva in paese per i bisogni dell’uno e dell’altro,
per risolvere situazioni scabrose.
Senza dubbio il ricordo del Vescovo di Alatri sarà il solo confortante tra i
moltissimi casi dolorosi e tragici.
Fra i nostri
L’opera delle suore si svolse anche tra i nostri soldati, soprattutto fra quelli
addetti alla sorveglianza del campo, le sentinelle. Oggi era un medicinale,
domani una sigaretta per ingannare la noia delle ore della notte, ora una tazzina
di infuso di tiglio per quello che tossiva, altre volte un oggettino religioso
da portare o da mandarsi in famiglia per una Prima Comunione, insomma
delle piccole cose, delle piccole attenzioni che servivano ad avvicinare e ad
avvincere, riaccendendo la fede un po’ sopita, riconducendo alla pratica religiosa
chi se ne era allontanato.
Se essi venivano a noi come madri e sorelle, noi avevamo trovato in loro le
vigili sentinelle, pronte ad aiutarci in ogni bisogno. E veramente ci sentivamo
al sicuro in quell’immensa baracca con le finestre quasi a par di terra, che
nella parte posteriore era volta verso la campagna e che aveva, a pochi metri
di distanza, un oscuro castagneto.
Quante notti in cui le batterie di cannoni, poste nelle vicinanze, cercavano di
abbattere gli apparecchi nemici e illuminavano sinistramente il cielo di
Fraschette, una voce dal di fuori ci esortava a non temere o a metterci meglio
al riparo!
Era una delle vigili sentinelle che con noi invocava l’aiuto del cielo. In alcune
circostanze in cui i nostri soldati erano minacciati di gravi punizioni
potemmo avere la gioia di essere felici intermediarie.
8 settembre 1943
Dopo questa dolorosa data, la vita del campo prese un aspetto tutto diverso,
assai triste, anzi desolante. In balìa di se stessi, internati, contadini, civili dei
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