LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

e “altrettanti internandi per motivi annonari”, per i quali invece la Direzione
Generale di P.S. chiese l’internamento nel campo di Farfa Sabina.
La drammaticità della situazione fu evidenziata dall’alto numero di decessi tra
bambini registratisi nella prima metà del 1943. Questo il triste elenco, sia pure
sommario: Pavic Nicola di 11 anni, Sarson Miranda di 2 mesi, Zoretic Angela,
anch’essa di 2 mesi, Popovac Giovanni Bigliana di 18 anni, Intelia Natale di
13 anni, Rosic Albina di 1 mese, Ielenc Antonio di 6 mesi, Skok Mario Merea
di 7 mesi, Ban Emilia di 17 mesi, Santor Milena di 4 mesi, Toman Vieno di 5
mesi. In totale, nei registri dello Stato civile del Comune di Alatri, furono
registrati 20 decessi nel corso del 1942, 11 nel 1943 e 85 nel 1944 di persone
che vivevano al campo.
L’avanzata delle truppe Alleate dalla Sicilia, provocò la chiusura del campo di
concentramento di Ustica e un gruppo di circa cento confinati politici ed internati
fu trasferito a Le Fraschette, ove giunsero a fine di giugno. Tra di essi,
numerosi italiani e slavi, uomini e donne, accusati di essere comunisti, sovversivi,
sospettati di intese con i partigiani.
Il 10 luglio il Direttore del campo scrisse al Prefetto di Frosinone:
”Dall’esame dei fascicoli personali si deduce che trattasi per la maggior
parte di elementi effettivamente pericolosi, sia dal lato politico, sia dal lato
morale, trattandosi di pregiudicati per reati di ogni specie e qualcuno confinato
anche per avere manifestato propositi di attentati alla vita del Duce,
come ad esempio Ferraresi Armando fu Baldassarre e Vaglio Francesco Polo
fu Luigi. Vi si notano anche elementi i quali, oltre che essere pericolosi per i
loro precedenti politici e morali, debbono scontare ancora un lungo periodo
di confino come: Coco Vincenza fu Esilio in Arnoldi; Guida Alberto di ignoti;
Holobar Giustino di Martino; La Torre Antonino fu Antonio; Manni
Giuseppe di Francesco; Nardizzi Pasquale fu Giovanni; Novak Oveta di
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Il bombardamento di Roma - La Basilica di San Lorenzo devastata