LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

campi di sterminio nazisti”, proprio all’interno del palazzo storico di Carpi,
sulla piazza dei Martiri, la piazza principale della città. Scelta molto significativa,
molto importante quella di arrivare alla costruzione di un Museo, oggi
noi possiamo contare più di 30 mila visitatori l’anno tra Museo e Campo di
Fossoli, e visitare quei luoghi rappresenta un momento molto ma molto toccante,
alcuni di voi, visto il rapporto già esistente con Carpi, il sindaco che mi
ha preceduto ha mantenuto un rapporto con i vostri amministratori, alcuni di
voi dicevo, sono già venuti a Carpi a visitare sia il Campo che il Museo monumento
e possono confermare questo stato d’animo. Nel 1984 la nostra
Amministrazione è riuscita ad acquisire il Campo di Fossoli dal Demanio e da
lì è iniziato un lavoro di sensibilizzazione delle persone e del territorio. Si è
partiti prima con un concorso di idee che ha visto progettisti di fama nazionale
intervenire e presentare delle proprie proposte per un possibile recupero del
sito concentrazionale, si è recuperata inizialmente una baracca, ma soprattutto
si sono costruite le basi per la creazione del percorso per arrivare a dare vita
e gambe a questo progetto, a questa idea. Nel 1995, anche sotto la spinta di
una Associazione di cittadini che si era formata, l’“Associazione amici del
Museo Monumento”, viene istituita la Fondazione del Campo di Fossoli.
Fondazione che ha, ad arrivare ad oggi, vissuto tre fasi molto importanti. La
prima è stata quella dell’acquisizione del sito e della partenza del progetto
culturale e storico, quindi anche di ricerca che ha visto l’Amministrazione
comunale impegnata in prima fila. Non a caso all’atto della costituzione della
Fondazione il presidente era il sindaco ed è stato molto importante perché
comunque non è sempre facile costituire e far crescere istituzioni di questo
tipo. Vi è stata poi una seconda fase che ha coinciso con il reperire le risorse
per iniziare a rendere visitabile il campo e quindi la ristrutturazione di una
baracca, l’individuazione e la delimitazione dei confini e quindi l’avvio della
ricerca e della progettazione sul campo. Oggi la Fondazione si occupa della
gestione non solo del Campo ma anche del Museo Monumento, attraverso
guide e volontari che si fanno carico quotidianamente di tutta l’organizzazione.
Nel 2005 lo Statuto della Fondazione Campo Fossoli è stato modificato
nel senso che ha preso l’avvio una terza fase con lo scopo di rendere maggiormente
autonoma la Fondazione e consentirle anche di andare al di là del singolo
rapporto con l’Amministrazione comunale di Carpi. Con lo scopo quindi
di allacciare diversi rapporti con altri enti locali, con altri soggetti privati,
con altre istituzioni. Questo ha voluto significare di fatto un’uscita da parte
dell’Amministrazione Comunale dagli organismi direttivi della Fondazione, il
che non ha significato disimpegno, ma possibilità concreta di partecipazione
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