LE FRASCHETTE - Associazione Partigiani Cristiani

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in viaggio sul treno fino a Bologna dove abbiamo vissuto il bombardamento. Abbiamo lasciato le carrozze e ci siamo nascosti. Il giorno dopo abbiamo fatto il viaggio a piedi da Bologna fino alla prima stazione ferroviaria attiva e da là siamo arrivati in qualche modo a Gorizia. Testimonianza di Franc Pasetta Il campo di concentramento Le Fraschette di Alatri si trova a 80 km a sud di Roma in provincia di Frosinone su una collina sotto i monti Ernici. Li si trovavano gli sloveni e i deportati da Tripoli, Libia. Nel 1941 tante persone della Jugoslavia sono state catturate e smistate nei campi. In una parte hanno sistemato i gruppi Dalmati e Montenegrini. Nell’estate del 1942 sono arrivati i gruppi dalla Slovenia, dalla Croazia (Gorskega Kotarja). In alcune baracche a parte c’erano i deportati di Tripoli, lì c’erano anche Slovene prese in buona parte nelle zone costiere e qualche italiano. Le slovene più anziane erano internate perché avevano i figli nei partigiani per cui l’esercito italiano dubitava di una loro collaborazione. Capivano che gli jugoslavi erano organizzati tra loro. Nel 1943 l’Italia ha subito una grande sconfitta in Africa e nel frattempo gli alleati sono sbarcati in Sicilia. Il governo fascista aveva deciso che i confinati per motivi politici nelle isole del Sud Italia fossero spostati nel campo Le Fraschette. Fra loro c’erano all’incirca 100 maschi la cui maggior parte erano italiani, albanesi e qualche sloveno. Le slovene hanno insegnato alle giovani la lingua materna. Si percepiva un grande sollievo quando l’Italia capitolò. I primi che scapparono dal campo erano i rappresentanti del partito fascista. Il primo gruppo ad andarsene è stato il gruppo di Primorak, quelle che più di tutti conoscevano l’italiano. I maschi sono rimasti indietro e con l’aiuto dei partigiani hanno avuto i documenti e sono tornati a casa. Qualcuno è rimasto per combattere a fianco dei partigiani. Entro il dicembre 1943 tutti gli sloveni hanno abbandonato le Fraschette. Mi auguro di non dover fare più manifestazioni per chiedere che si faccia qualche cosa per la memoria del dolore e della sofferenza degli internati nel Campo, ma che la prossima manifestazione si possa svolgere in una baracca restaurata del campo dove inviteremo, certamente, gli amici qui presenti oggi e anche altri che oggi non sono potuti intervenire. Grazie 182
RINGRAZIAMENTI Archivio Centrale dello Stato di Roma Archivio di Stato di Frosinone il suo direttore dr.ssa Viviana Fontana i componenti del gruppo di ricerca, Franco Nardi, Onorina Ruggeri, Maria De Sorbo, Giulio Bianchini, l’ elaboratore inf. Gianni Pulcinelli e la collaboratrice Gina Santoro Archivio di Stato di Trieste Curia Arcivescovile di Gorizia Curia Vescovile di Trieste Fondazione CRTrieste Istituto di Istruzione Superiore di Alatri il suo dirigente scolastico prof. Matteo Affinito la prof.ssa M.Sofia Mercaldo, la prof.ssa Adele Santucci e gli studenti Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia Istituto di Storia sociale e religiosa di Gorizia il suo direttore don Luigi Tavano Liceo “Luigi Pietrobono” di Alatri il suo dirigente scolastico prof. Giancarlo Fratangeli la prof.ssa Agnese Sperduti e gli studenti Suore Giuseppine di Veroli Dr. Antonio Agostini direttore della Biblioteca Comunale di Alatri 183
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