58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
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58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />
È però di molto peso ricordare che l’età, di per sé, non è una malattia e che la<br />
maggior parte dei pazienti anziani e vecchi può essere sottoposta a terapie oncologiche<br />
aggressive con risultati sorprendentemente buoni in termini di risposte.<br />
Quindi l’età non deve essere una scusante per suggerire terapie non ottimali.<br />
Uno dei problemi che si incontrano nel trattamento oncologico è legato al<br />
fatto che molti clienti hanno avuto direttamente od indirettamente esperienze<br />
con trattamenti antineoplastici e ne sono spaventati.<br />
È quindi importante che il medico enfatizzi che la chemioterapia negli animali<br />
non provoca la stessa tossicità riscontrate nell’uomo.<br />
CARCINOGENESI ED INVECCHIAMENTO<br />
La carcinogenesi è un processo multistage che prevede la trasformazione<br />
di una cellula normale in una maligna, e che richiede un passo che fissi le cellule<br />
ad un basso stadio di differenziazione con una concomitante preservazione<br />
della capacità proliferativa attraverso una mutazione genomica.<br />
Una volta iniziato, il processo richiede la promozione da parte di fattori<br />
che inducono danno cellulare a livello replicativo e la progressione da cellula<br />
danneggiata a tumore conclamato.<br />
Le cellule che replicano più volte hanno una maggiore propensione ad<br />
esprimere una proliferazione incontrollata, motivo della maggiore incidenza<br />
dei carcinomi rispetto ai sarcomi, soprattutto in età anziana.<br />
Le cellule in invecchiamento dimostrano un declino nella loro capacità di riparazione<br />
e i meccanismi d’eliminazione dei radicali liberi sono meno efficaci.<br />
Dopo l’iniziazione mediante un agente fisico o chimico, ci vuole solitamente<br />
dal 10 al 20% della durata della vita prima che una massa di 1 cm 3 sia<br />
identificata. Questo intervallo può contribuire al riconoscimento dei tumori<br />
negli animali vecchi.<br />
Da un altro punto di vista, il processo d’invecchiamento potrebbe contrastare<br />
la carcinogenesi mediante perdita di stimolazione neoplastica ormonale<br />
e diminuzione del pool di cellule immature.<br />
APPROCCIO AL PAZIENTE ONCOLOGICO ANZIANO<br />
La chiave del successo nel trattamento antineoplastico risiede in una diagnosi<br />
precoce che, nell’animale anziano, è spesso complicata dalla presenza<br />
di malattie concomitanti aventi segni clinici simili.<br />
Inoltre i proprietari (ed i veterinari) hanno l’idea di non proseguire oltre<br />
con la diagnostica e le eventuali terapie perché “tanto nulla può essere fatto a<br />
quest’età”.<br />
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