58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
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58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />
ADENOCARCINOMA TIROIDEO NEL GATTO:<br />
PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO<br />
Paola Modesto 1 Med Vet<br />
Paolo Buracco 2 Prof Ord Clin Chir Vet Dipl ECVS<br />
Alessandra Ratto 3 Med Vet; Angelo Ferrari 4 Med Vet<br />
1,3,4<br />
Centro di Referenza <strong>Nazionale</strong> per l’<strong>Oncologia</strong> Veterinaria e<br />
Comparata (CEROVEC), Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte,<br />
Liguria e Valle d’Aosta, Sez. Genova<br />
2<br />
Dip. di Patologia Animale, Facoltà di Medicina Veterinaria, Grugliasco (TO)<br />
Introduzione. I tumori della tiroide sono le neoplasie endocrine più diffuse<br />
nel gatto, osservate generalmente in soggetti anziani, senza predisposizione di<br />
razza o sesso. Nella maggioranza dei casi sono adenomi, spesso bilaterali (70-<br />
80%), ormonosecernenti, associati ad ipertiroidismo. Nel 3-5% dei casi questa<br />
condizione è riferibile ad adenocarcinoma, con comportamento aggressivo<br />
e tendenza a metastatizzare ai linfonodi regionali e/o a distanza in meno<br />
del 50% dei casi. Le neoplasie funzionali possono essere escisse chirurgicamente<br />
o controllate con farmaci antitiroidei.<br />
Descrizione del caso<br />
Segnalamento. Gatto europeo maschio castrato di 13 anni.<br />
Anamnesi recente. Portato alla visita clinica dopo rilevamento di un nodulo di<br />
1,6 cm nella porzione ventrale del collo, destro, solido, non dolente, mobile,<br />
palpabile solo dopo estensione dorsale. Da 1 mese presentava alterazioni<br />
comportamentali (iperattività, eliminazione inappropriata, toelettatura eccessiva,<br />
lieve polifagia e polidipsia).<br />
Esame fisico. A parte il rilievo della massa, non si riscontravano ulteriori<br />
anomalie.<br />
Approfondimenti diagnostici. Il gatto veniva sottoposto a: a) biopsia ad ago sottile<br />
della massa ed esame citologico; b) esame emocromocitometrico e profilo biochimico;<br />
c) dosaggio del T4, d) esame radiografico del torace nelle 3 proiezioni,<br />
e) esame ecografico dell’addome, e f) scintigrafia tiroidea. Citologicamente si evidenziava<br />
l’origine tiroidea della lesione, con presenza di clusters riferibili ad adenoma<br />
ed altri con caratteristiche border-line. I valori di ALT, AST e γ-GT erano<br />
superiori al range; il T4 risultava elevato (7 µg/dl, valori di riferimento 1,5-5,0<br />
µgr/dl). La scintigrafia rivelava un’area con margine ventrale disomogeneo avida<br />
di radiofarmaco nella regione ventrale destra del collo, con rapporto di counts<br />
5,5:1 con la ghiandola salivare ipsilaterale. Non si notavano tessuti avidi di tecnezio<br />
metastatici o ectopici. L’esame radiografico non rilevava immagini anomale.<br />
Diagnosi. ipertiroidismo secondario a nodulo monolaterale destro.<br />
Terapia. Si instaurava una terapia con metimazolo: 2,5 mg BID, poi ridotto a<br />
1,25 mg BID per 1 mese. Comparsa di anoressia e letargia marcate. In consi-<br />
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