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58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria

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58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />

L’esame endoscopico rappresenta spesso un fondamentale approfondimento<br />

diagnostico in presenza di una sospetta neoplasia. Il principale vantaggio<br />

di questa tecnica risiede indubbiamente nel potere visionare direttamente<br />

la lesione sospetta e nel potere raccogliere numerosi campioni bioptici da destinarsi<br />

ad indagini cito-istologiche.<br />

La maggior parte delle tecniche endoscopiche è assolutamente atraumatica<br />

e questo risulta particolarmente importate in presenza di una sospetta neoplasia<br />

dove il rischio di disseminazione di cellule tumorali aumenta all’aumentare<br />

del traumatismo durante la raccolta di campioni bioptici; se escludiamo<br />

infatti le indagini laparo- e toracoscopiche e la cistoscopia transcutanea<br />

prepubica che richiedono l’esecuzione di piccole manualità chirurgiche<br />

per la loro esecuzione, tutti gli altri campi di applicazione dell’indagine endoscopica<br />

sfruttano aperture naturali (bocca, ano, narici, meato urinario, condotto<br />

uditivo) per penetrare all’interno dell’organismo.<br />

La valutazione endoscopica in presenza di una sospetta patologia neoplastica<br />

non rappresenta, in genere, un esame di prima scelta ed è solo inserendo<br />

questa procedura in un iter diagnostico standardizzato che essa potrà esprimere<br />

tutte le sue potenzialità. Ad esempio, in presenza di una sospetta neoplasia<br />

endonasale l’endoscopia deve necessariamente essere preceduta da un adeguato<br />

studio di diagnostica per immagini (radiologia, TC o RM) sia perché la raccolta<br />

di biopsie spesso causa sanguinamento che può alterare il quadro radiografico<br />

ed anche perché l’esame endoscopico non permette di visionare nulla<br />

(lisi ossa nasali, coinvolgimento dello spazio retrobulbare, sfondamento lamina<br />

cribrosa etmoidale) all’esterno dalla superficie mucosale endonasale.<br />

Le procedure endoscopiche risultano di insostituibile valore nella individuazione<br />

e nel campionamento da lesioni localizzate nel tratto gastroenterico<br />

superiore (esofago, stomaco, parte del duodeno) ed inferiore (retto, colon e<br />

parte dell’ileo), nell’apparato respiratorio superiore (cavità nasali e sinusali, rinofaringe,<br />

laringe) medio (trachea) ed inferiore (bronchi), nell’apparato urinario<br />

inferiore (meato urinario, uretra e vescica) e nel condotto uditivo esterno.<br />

In questi atti congressuali verranno discussi gli aspetti principali dell’esame<br />

endoscopico riferito a patologie neoplastiche localizzate a vari distretti<br />

(digerente, respiratorio, urinario e orecchio) con particolare riferimento alla<br />

strumentazione, alle procedure investigative ed alle tecniche di prelievo di<br />

campioni cito-istologici. Testi specifici ed articoli utili per approfondimenti<br />

sugli argomenti trattati vengono elencati a fine capitolo.<br />

APPARATO DIGERENTE<br />

L’impiego sempre più diffuso dell’esame endoscopico nella pratica clinica<br />

<strong>veterinaria</strong> ha aumentato enormemente la possibilità di diagnosticare patologie<br />

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