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58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria

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58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />

Per “good clinical practice” s’intende l’insieme di procedure diagnostiche<br />

e terapeutiche tese a salvaguardare la miglior qualità di vita possibile del paziente<br />

oncologico, offrendo standard terapeutici impensabili solo due decenni<br />

fa. Il trattamento del paziente oncologico (sia chirurgico, sia medico, sia radiante)<br />

non può prescindere da un approccio integrato diagnostico-terapeutico<br />

della patologia neoplastica in atto e delle complicanze ad essa connesse.<br />

Per non compromettere la buona riuscita dell’intervento antineoplastico, è<br />

fondamentale conoscere precisamente il tumore (diagnosi corretta e puntuale) e<br />

stadiarlo accuratamente (per valutarne l’estensione) in fase pre-terapeutica. Ancora<br />

oggi, troppo spesso molti tumori vengono asportati chirurgicamente senza<br />

conoscerne l’istotipo (e quindi il comportamento biologico) e senza averli stadiati<br />

(e quindi ignorandone l’estensione). Dal momento che tendenzialmente ad ogni<br />

recidiva aumenta l’aggressività biologica del tumore, è facile intuire l’importanza<br />

di un intervento terapeutico possibilmente con finalità curative alla diagnosi.<br />

STADIAZIONE CLINICA<br />

Per stadiazione clinica o staging s’intende il complesso di indagini diagnostiche<br />

volte a stabilire, con la maggior precisione possibile, l’estensione<br />

del tumore, sia nella localizzazione primitiva (dimensioni, invasività, coinvolgimento<br />

di strutture adiacenti), sia negli eventuali siti metastatici (regionali o<br />

a distanza). Il tumore deve quindi essere obbligatoriamente stadiato alla diagnosi,<br />

perché il clinico possa fornire dati essenziali per la prognosi e per la<br />

scelta del trattamento. Lo staging non può prescindere dalla conoscenza dell’istotipo,<br />

dal momento che tumori diversi hanno diverso comportamento biologico,<br />

diverse modalità metastatiche (diffusione per via linfatica, ematogena,<br />

per continuità, per contiguità), e diversi organi bersaglio di metastatizzazione.<br />

Ad esempio, la valutazione del midollo osseo è fondamentale nella stadiazione<br />

di neoplasie ematopoietiche e mastocitomi, mentre è un esame inutile nella<br />

stadiazione, ad esempio, di tumori mammari.<br />

Da quanto detto emerge quindi che la stadiazione clinica del paziente oncologico<br />

è di cruciale importanza per diversi motivi: consente di formulare<br />

una prognosi, di mettere a punto un piano terapeutico complessivo basato sullo<br />

stadio raggiunto dalla malattia neoplastica, e di modificare radicalmente tipo<br />

di terapia ed intento in caso di metastasi a distanza.<br />

SISTEMA TNM<br />

L’estensione della malattia neoplastica è stata internazionalmente standardizzata<br />

mediante il sistema di classificazione TNM. 1-5 La classificazione<br />

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