58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
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58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />
TOSSICOLOGIA AMBIENTALE: ANIMALI SENTINELLA<br />
E ONCOLOGIA COMPARATA<br />
Luca Sala Med Vet; Carlo Brini Med Vet<br />
Servizio Sanità Pubblica Veterinaria,<br />
Azienda Sanitaria Locale n. 12 di Biella<br />
Scopo del lavoro. I Medici Veterinari, Libero-Professionisti e Dipendenti<br />
ASL, operano nell’ambito della Prevenzione Primaria.<br />
Si espongono alcune esperienze e una proposta di lavoro, per concretizzare un<br />
Piano di Salute che preveda il monitoraggio continuo e permanente delle più<br />
importanti sostanze inquinanti e xenobiotiche secondo metodiche di tossicologia<br />
ambientale e l’impiego di animali sentinella, sia domestici che selvatici.<br />
Materiali e Metodi. Gli indicatori biologici hanno acquisito negli ultimi decenni<br />
un ruolo rilevante per la ricerca scientifica, indirizzata principalmente<br />
alla Tutela della Salute dell’uomo e degli animali e anche alla protezione dei<br />
beni ambientali, che caratterizzano il nostro Paese.<br />
È oramai assodato che le cause vere della mortalità in l’Italia, sono così<br />
individuate:<br />
10% sono connesse al funzionamento della Sanità,<br />
20% hanno origini genetiche,<br />
30% sono connesse con le politiche ambientali,<br />
40% dipendono dagli stili di vita dei cittadini.<br />
Il Piano <strong>Nazionale</strong> della Prevenzione 2005-2007, individua, fra gli interventi<br />
prioritari da porre in atto, quelli nei confronti delle malattie cardiovascolari e<br />
delle complicazioni da diabete, gli screening oncologici, le vaccinazioni e la<br />
prevenzione degli incidenti.<br />
A prima vista questi interventi non sembrano coinvolgere le attività dei Medici<br />
Veterinari, sia pubblici che privati. Se invece si analizzano le diverse patologie<br />
elencate ed i fattori di rischio che le determinano, appare evidente come attività<br />
di epidemio-tossicologia ambientale, mirate all’individuazione dei fattori determinanti<br />
di alcune patologie, siano strumenti utilizzabili per fare Prevenzione.<br />
Nella programmazione degli interventi appare quindi imprescindibile porre attenzione<br />
ad ambiti d’azione mirati a prevenire fattori di rischio, individuabili nel<br />
campo di studio dell’epidemiologia ambientale, ferma restando la necessità di<br />
validare le attività con strumenti che offrano ragionevoli certezze sulla loro efficacia,<br />
secondo metodi fondati sull’Evidence Based Prevention.<br />
Risultati e Conclusioni. Tradizionalmente il potenziale oncogenico dei diversi<br />
agenti viene analizzato e valutato, in condizioni sperimentali, sugli animali<br />
da laboratorio.<br />
D’altro canto, l’uso degli animali domestici e selvatici per lo studio di fattori<br />
ambientali, come fattori causali di malattie acute o croniche, cancro compre-<br />
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