58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
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58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />
INDAGINE RETROSPETTIVA<br />
SULL’ESPRESSIONE IMMUNOISTOCHIMICA DI KIT (CD117)<br />
NEI TUMORI MELANOCITARI DEL CANE:<br />
UN POSSIBILE BERSAGLIO TERAPEUTICO?<br />
Elvio Lepri 1 Med Vet, PhD, Dipl ECVP<br />
Chiara Brachelente 1 Med Vet, PhD, Dipl ECVP; Alfredo Dentini 2 Med Vet<br />
Matteo Neroni 2 Med Vet; Giovanni Ricci 1 Med Vet, PhD<br />
Monica Sforna 1 Med Vet, PhD; Luca Mechelli 1 Med Vet Prof. Ord. Pat Gen Vet.<br />
1<br />
Dipartimento di Scienze Biopatologiche Veterinarie,<br />
Facoltà di Medicina Veterinaria Perugia<br />
2<br />
Libero professionista, Clinica Veterinaria Tyrus (Terni)<br />
Scopo del lavoro. Il CD117 (KIT), prodotto del gene c-kit, è un recettore transmembranario<br />
tirosino-chinasico coinvolto nell’omeostasi di molti tipi cellulari,<br />
tra cui mastociti e melanociti; in questi ultimi esso regola svariate attività cellulari<br />
comprese proliferazione, differenziazione, melanogenesi e migrazione.<br />
In medicina <strong>veterinaria</strong> il KIT è studiato soprattutto nei mastocitomi cutanei<br />
del cane, in cui l’aumentata immunoreattività corrisponde spesso alla presenza<br />
di mutazioni di c-kit che ne determinano un’attivazione costituzionale, con<br />
implicazioni prognostiche e terapeutiche.<br />
Il suo coinvolgimento nella patogenesi dei melanomi umani è ancora oggetto<br />
di discussione. Alcuni studi descrivono una riduzione dell’espressione di KIT<br />
sincrona con la progressione neoplastica; recenti lavori propongono una classificazione<br />
dei melanomi umani in sottogruppi (mucosale, cutaneo acrale, cutaneo<br />
con esposizione solare cronica, cutaneo senza esposizione solare cronica)<br />
distinti per frequenza di mutazioni di c-kit e conseguente immunoespressione<br />
di KIT, ipotizzando su questa base una terapia con farmaci inibitori della<br />
tirosina chinasi per i tumori che esprimono KIT.<br />
I tumori melanocitari del cane sono comuni ed hanno un comportamento biologico<br />
ed una prognosi correlata a localizzazione anatomica ed aspetti istologici.<br />
La loro patogenesi non è stata oggetto di studi approfonditi ed in particolare<br />
mancano in letteratura dati relativi al possibile coinvolgimento di KIT.<br />
Scopo del lavoro è valutare l’espressione immunoistochimica di KIT nelle<br />
neoplasie melanocitarie del cane.<br />
Materiali e Metodi. Sono stati valutati 39 tumori melanocitari del cane a diversa<br />
insorgenza (14 cutanei, 11 orali, 4 palpebrali, 3 digitali, 3 oculari e 4 tumori<br />
metastatici da sedi primarie non note) e diverso grado istologico.<br />
I tumori sono stati sottoposti a colorazione immunoistochimica con anticorpo<br />
policlonale anti KIT umano (DAKO); di ciascun tumore sono state esaminate<br />
aree multiple a diversa intensità di pigmentazione e valutate con un sistema<br />
a punteggio soggettivo semiquantitativo che ha consentito di attribuire a<br />
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