58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
58° Congresso Nazionale SCIVAC: Oncologia veterinaria
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
58° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>SCIVAC</strong> • Milano, 7-9 Marzo 2008 • <strong>Oncologia</strong> <strong>veterinaria</strong> - Alle soglie del III Millennio<br />
le cosiddette “skip metastasis” meglio conosciute anche come metastasi a salto<br />
e costituite da cellule neoplastiche o gruppi di cellule neoplastiche che sono generalmente<br />
esterne alla pseudocapsula e non sono mai macroscopicamente evidenti.<br />
Questa caratteristica è generalmente associata ai sarcomi dei tessuti molli<br />
soprattutto se di alto grado istologico. La loro mancata asportazione può favorire<br />
la recidiva in sarcomi ritenuti sulla base istologica asportati completamente,<br />
anche se relativamente alla discrepanza tra esito dei margini e recidiva<br />
nei sarcomi felini indotti da iniezioni molto deve essere ancora ricercato e pubblicato.<br />
Sempre relativamente alla chirurgia ad ampi margini o radicale, sono ritenute<br />
importanti sia la fase cosiddetta demolitiva che quella ricostruttiva. La<br />
scarsa aggressività chirurgica nei confronti di una neoplasia può dipendere da<br />
numerosi fattori ma tra questi la scarsa attitudine a ricostruire difetti cutanei ampi<br />
di forme geometriche che coincidono con la forma rettangolare, quadrata o<br />
ellittica possono inficiare l’esecuzione di una corretta fase demolitiva comportando<br />
un risparmio di cute e sottocute e quindi di ottenere un potenziale margine<br />
di escissione esiguo o infiltrato. Per quanto è difficile ritrovare nei testi e negli<br />
articoli esplicitato il pattern di escissione suggerito, quello quadrato e rettangolare<br />
sono di fatto i più utilizzati. La ricostruzione di questi difetti può esitare<br />
in ferite a forma di X, Y, doppia Y o H. La ferita lineare solitamente è auspicata<br />
perché si riduce la probabilità di necrosi e deiscenza della ferita, tuttavia<br />
quando il pattern rettangolare e quadrato vengono impiegati con la creazione<br />
di ampi difetti una chiusura lineare è difficile da ottenere senza il rischio di<br />
avere una ferita sotto tensione. Pertanto in questi casi è sempre consigliato impiegare<br />
pattern di ricostruzione di difetti rettangolari e quadrati delle ferite a Y,<br />
X, doppia Y o H anche se nei punti di incrocio è più probabile avere contenute<br />
aree di deiscenza che difficilmente condizionano il postoperatorio.<br />
L’approccio chirurgico rappresenta uno strumento insostituibile per la gestione<br />
terapeutica dei sarcomi felini indotti da iniezione e non solo, tuttavia è<br />
opinione comune che gli alti tassi di recidiva suggeriscano l’impiego di terapie<br />
adiuvanti quali la radioterapia, come prima opzione, la chemioterapia, l’elettrochemioterapia<br />
e l’immunoterapia.<br />
L’approccio radioterapico quale terapia neoadiuvante o adiuvante alla chirurgia<br />
ad ampi margini è invocato da molti autori. Il valore terapeutico della<br />
radioterapia è indiscusso sia in medicina umana che in medicina <strong>veterinaria</strong>,<br />
tuttavia in Italia la momentanea assenza di questo prezioso ausilio terapeutico<br />
non sempre consente a tutti i potenziali fruitori di accedervi con facilità dato<br />
che le strutture disponibili risiedono all’estero. Questo aspetto logistico comunque<br />
non deve in alcun modo inibire la proposta nei consulti oncologici<br />
dato che per la prevenzione della recidiva locale la radioterapia rimane il miglior<br />
ausilio terapeutico ad oggi disponibile.<br />
La radioterapia è una terapia che principalmente viene applicata localmente<br />
a differenza della chemioterapia per la quale si riconosce soprattutto l’im-<br />
136