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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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d<strong>in</strong>anza tra il 1991 ed il 1995, soprattutto per il significativo <strong>in</strong>cremento di riconoscimenti a favore di cittad<strong>in</strong>isvizzeri. Un numero rilevante di acquisizioni è avvenuto poi per i cittad<strong>in</strong>i provenienti da Africa eAsia (con un peso percentuale <strong>in</strong>torno al 15% per entrambe le aree), anche se maggiore è stata la crescitasperimentata dalla prima (+73%) rispetto alla seconda (+42%). Inf<strong>in</strong>e, appaiono poco significativele altre aree (America settentrionale e Oceania), mentre un discorso a parte deve essere fatto peri paesi comunitari che hanno visto addirittura dim<strong>in</strong>uire <strong>in</strong> modo rilevante il numero di acquisizioni(-28%), probabilmente perché <strong>in</strong> un contesto così fortemente <strong>in</strong>tegrato, sia da un punto di vista socioeconomicoche culturale, risulta di scarso <strong>in</strong>teresse, per un cittad<strong>in</strong>o di un Paese dell'Unione Europea,conseguire la cittad<strong>in</strong>anza di un altro Paese membro.Per l'Europa, i Paesi che hanno fatto registrare il maggior numero di riconoscimenti sono, oltre allagià citata Svizzera (più di 2.100 acquisti nel qu<strong>in</strong>quennio), la Romania (oltre 1.700) e la ex Jugoslavia(circa 1.500), seguite poi da ex Urss e Polonia (circa 1.200 acquisizioni). Per tutti questi Paesi l'acquistoavviene nella quasi totalità dei casi <strong>in</strong> seguito a matrimonio con un cittad<strong>in</strong>o italiano, con percentualiche variano dal 92% della ex Jugoslavia al 99,5% della Svizzera; è da sottol<strong>in</strong>eare una particolarità<strong>in</strong> relazione alle acquisizioni da parte di cittad<strong>in</strong>i di quest'ultimo Paese: nell'80% dei casi esse sonoavvenute sul suolo svizzero, fenomeno evidentemente da collegare al cont<strong>in</strong>gente di emigrati italianipresenti <strong>in</strong> questa nazione.Con riguardo al cont<strong>in</strong>ente americano, i Paesi con il maggior numero di acquisizioni sono l'Argent<strong>in</strong>a(quasi 1.800 nel periodo 1991-95), la Repubblica Dom<strong>in</strong>icana (più di 1.100) ed il Brasile (circa 800),con percentuali elevatissime di riconoscimenti per matrimonio (dal 97% dell'Argent<strong>in</strong>a al 100% dellaRep.Dom<strong>in</strong>icana). In particolare risulta molto significativo l'aumento di acquisti fatto registrare dallacomponente dom<strong>in</strong>icana che, nel corso del qu<strong>in</strong>quennio, ha quadruplicato la propria consistenza (da88 casi nel 1991 a 364 nel 1995).Tra i Paesi dell'Africa, il Marocco e l'Egitto presentano i valori più consistenti (Circa 1.100 acquisizioniper il primo e quasi 1.000 per il secondo), mentre seguono a distanza altri Paesi quali la Tunisia,l'Etiopia e il Sud Africa. Sono peraltro da segnalare alcune particolarità <strong>in</strong> relazione a Paesi qualil'Etiopia - che registra una elevata percentuale di naturalizzazioni (il 32% sul totale degli acquisti) - e ilSud Africa, <strong>in</strong> cui 1'85% dei riconoscimenti è avvenuto <strong>in</strong> territorio sudafricano, a segnalare una <strong>presenza</strong>significativa di cittad<strong>in</strong>i italiani <strong>in</strong> quella nazione.Inf<strong>in</strong>e, relativamente alla componente asiatica, sono le Filipp<strong>in</strong>e (oltre 800 acquisizioni) ed il Vietnam(più di 600) le provenienze più rilevanti, con una peculiarità proprio <strong>in</strong> relazione a quest'ultimo Paeseper il quale gli acquisti sono avvenuti, nell'85% dei casi, tramite naturalizzazione ord<strong>in</strong>aria, un fenomenoprobabilmente legato alla specificità di questo flusso migratorio giunto <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> alla f<strong>in</strong>e degli <strong>anni</strong>'70 - i boat-people - per il quale si è ormai realizzata una soddisfacente <strong>in</strong>tegrazione tale da facilitareil conseguimento della cittad<strong>in</strong>anza italiana.Se questo è il quadro quantitativo degli acquisti di cittad<strong>in</strong>anza, quando si voglia valutare l'effettiva <strong>in</strong>cidenzadi tale fenomeno sul complesso della <strong>presenza</strong> <strong>straniera</strong>, è necessario mettere <strong>in</strong> relazione il quantitativodi acquisizioni rispetto agli stranieri regolarmente residenti, utilizzando il cosiddetto "tasso di naturalizzazione"5.In particolare, nel costruire tale <strong>in</strong>dicatore, si escludono le acquisizioni avvenute all'esteroe, <strong>in</strong>oltre, si fa riferimento all'ammontare di stranieri residenti all'<strong>in</strong>izio dell'anno, considerato come popolazione"a rischio" di sperimentare l'evento qui esam<strong>in</strong>ato, l'acquisto della cittad<strong>in</strong>anza italiana.A livello complessivo, nel corso del 1995, tale <strong>in</strong>dicatore è stato pari a quasi il 9 per mille, con una differenziazionesignificativa <strong>in</strong> base al sesso: oltre il 14 per mille per le donne e poco più del 4 per mille per gliuom<strong>in</strong>i. I paesi a forte pressione migratoria sono risultati leggermente favoriti, visto che il tasso di naturalizzazioneha superato per loro il 10 per mille, raggiungendo il 19 per mille per la componente femm<strong>in</strong>ile.Inoltre, dall'esame dei valori assunti dal tasso di naturalizzazione, emerge chiaramente che vi sonoalcune nazionalità straniere che, <strong>in</strong> misura significativamente maggiore alle altre, hanno usufruito dellapossibilità di acquisire la cittad<strong>in</strong>anza italiana: risulta particolarmente rilevante il livello raggiunto dalla5 Tale term<strong>in</strong>e deriva dall'<strong>in</strong>glese 'naturalization rate' ed è necessario chiarire che esso fa riferimento a tutti gli acquisti di cittad<strong>in</strong>anza registrati, non solo alle naturalizzazioni<strong>in</strong> senso stretto.111

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