La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

go nelle forze armate, nella polizia, nella gestione della giustizia e della diplomazia, e di ogni altra attivitàche implichi la partecipazione all'esercizio del potere pubblico e la salvaguardia degli interessi generalidella nazione) e, inoltre, di potersi iscrivere nelle liste di collocamento e di poter usufruire, dove prevista,dell'indennità di disoccupazione. È altresì possibile ottenere facilmente, in base ai meccanismipredisposti dall'Unione Europea, il riconoscimento del proprio titolo di studio mentre è prevista parità ditrattamento rispetto alla tutela dei dati personali, alle condizioni di lavoro, ai diritti sindacali, alle normesulla sicurezza sociale e sul trattamento fiscale, sia in relazione ai lavoratori dipendenti che a quelli autonomi3.5.3. Le fontiAllo stato attuale sono due le principali fonti informative relative all'inserimento lavorativo degli stranieri:l'INPS ed il Ministero del Lavor04 • L'lstat, da parte sua, ha rilevato la condizione occupazionaledei cittadini stranieri in occasione del Censimento 1991 (vedi cap. 4) mentre, nell'ambito delle stime diContabilità Nazionale, fornisce delle valutazioni sulla forza lavoro straniera irregolare, una tipologiaquindi non compresa nell'analisi compiuta in questo volume, limitata alla valutazione della componenteufficiale della presenza straniera.L'INPS è in grado di fornire due distinte informazioni: una relativa ai cittadini extracomunitari occupatialle dipendenze nei settori dell'industria e del terziario, l'altra riferita ai lavoratori domestici.La fonte del primo tipo di informazione è rappresentata dall'archivio delle denunce mensili effettuateda parte delle aziende 5, contenenti dati sul personale dipendente, relativamente alle retribuzioni corrisposteed ai contributi dovuti: gli addetti extracomunitari sono individuabili in quanto essi, in base allalegge n.943/86, debbono versare un'aliquota addizionale dello 0,50% per finanziare il cosiddettoFondo Rimpatrio. Da questa fonte non è quindi possibile desumere notizie sulle caratteristiche individualidel lavoratore - quali cittadinanza, sesso ed età - mentre sono disponibili alcune informazioni sullecaratteristiche dell'azienda, tra cui risultano particolarmente interessanti la localizzazione territoriale edil settore di attività economica. A questo proposito, c'è da precisare che la classificazione utilizzatadaIl'INPS, basata sul cosiddetto Codice Statistico Contributivo, non è compatibile con quella attualmenteutilizzata dall'lstat (Ateco 91) per cui i dati forniti non sono strettamente comparabili con altrestatistiche Istat sulle attività economiche. Si tenga presente, peraltro, che la classificazione INPS utilizzaalcune voci generiche (ad es.: servizi vari, attività varie, .. ) che raggruppano una serie di attivitàalquanto eterogenee: in questa sede tali voci generiche sono state tradotte utilizzando una denominazioneche fa riferimento alla tipologia di attività prevalente 6.L'altro genere di informazione fornito dall'lNPS si riferisce invece all'Archivio Lavoratori Domestici,costruito in base ai bollettini con cui i datori di lavoro, ogni trimestre; versano i contributi previdenzialirelativi ai propri collaboratori familiari. In questo archivio sono quindi contenuti i dati relativi a tutti i lavoratoridomestici, sia italiani che stranieri, per cui siano stati versati i contributi previdenziali per almenoun trimestre, con una certa ricchezza di informazioni sulle loro caratteristiche individuali (cittadinanza,sesso, età, luogo di residenza) e sul rapporto di lavoro in corso (data di assunzione, numero di orelavorate, numero di settimane lavorate). Purtroppo, per tale archivio non sono disponibili i dati relativial biennio 1994-95, due anni in cui il trend crescente dell'ammontare di lavoratori stranieri impiegaticome collaboratori domestici ha con ogni probabilità trovato conferma.3 Si confronti il trattato istitutivo della Comunità Economica Europea e tutte le modifiche e gli approfondimenti apportati dalla successiva legislazione comunitaria,fino al trattato sull'Unione Europea messo a punto a Maastricht il 7 febbraio 1992 (ratificato dall'Italia con la legge n. 454 del 3 novembre 1992) ed entrato invigore il 1 0 novembre 1993.4 Entrambe queste fonti limitano il campo di osservazione ai cittadini stranieri extracomunitari, con la sola eccezione dell'archivio dei lavoratori domestici tenutodall'lNPS che invece include anche i cittadini comunitari.5 Si tenga presente che nelle tavole statistiche presenti in questo volume sono pubblicati i dati relativi al mese di dicembre di ciascuno degli anni considerati.6 fn particolare, nella classe dei servizi di assistenza sono comprese le seguenti attività: attività sanitarie ospedaliere ed extra-ospedaliere, assistenza socialeresidenziale, fornitura pasti, mense, organizzazioni sindacali e religiose; invece nei servizi di pUlizia e lavanderia sono comprese le attività: lavanderie, lavanderieper comunità, servizi di pulizia e disinfestazione, raccolta e smaltimento rifiuti, attività di corriere postale.74