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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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posizione per cittad<strong>in</strong>anza è significativamente differente per le due tipologie di assunzione (prosp.5.10): mentre per gli avviamenti la graduatoria delle comunità etniche sembra <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con quella relativaalla complessiva <strong>presenza</strong> di cittad<strong>in</strong>i stranieri nel nostro Paese (cfr. cap. 1), quella relativa alleautorizzazione se ne discosta, mettendo qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> luce l'esistenza di specifici flussi di lavoratori versoil nostro Paese (<strong>in</strong> buona parte a carattere stagionale), provenienti <strong>in</strong> particolare da vari Paesidell'Europa orientale. Tenendo conto anche di quanto emerso dall'analisi delle caratteristiche dei lavoratoridomestici, si può qu<strong>in</strong>di ritenere che l'<strong>in</strong>gresso per lavoro avvenga pr<strong>in</strong>cipalmente attraverso specificicanali di selezione e chiamata, organizzati dagli stessi soggetti migranti (catene migratorie) ma,<strong>in</strong> qualche caso anche dagli stessi datori di lavoro, come avviene ad esempio nel particolare contestodel Trent<strong>in</strong>o-Alto Adige, soprattutto <strong>in</strong> relazione al lavoro stagionale <strong>in</strong> agricoltura e <strong>negli</strong> esercizi pubblici.Prospetto 5.10 - Graduatoria delle prime 5 comunità straniere rispettivamente per awiamenti e autorizzazioni al lavoro.Anno 1995PAESI DI AVVIAMENTI AL LAVORO PAESI DI AUTORIZZAZIONI AL LAVOROCITTADINANZA Val.ass. % F/MF CITTADINANZA Val.ass. % F/MF1) Marocco 24.787 22,3 10,8 1 ) ex Cecoslovacchia 5.904 24,4 11,32) ex Jugoslavia 21.342 19,2 21,3 2) Polonia 2.512 10,4 38,53) Tunisia 10.876 9,8 5,6 3) Filipp<strong>in</strong>e 1.859 7,7 75,14) Albania 7.800 7,0 14,2 4) Albania 1.633 6,7 37,55) Se negai 7.330 6,6 2,4 5) ex Jugoslavia 1.601 6,6 40,0Altri Paesi 39.130 35,2 39,9 Altri Paesi 10.737 44,3 54,1Totale 111.265 100,0 22,2 Totale 24.246 100,0 41,6Passando ora ad analizzare la rilevazione sugli iscritti al Collocamento, c'è da dire che, con la progressivaperdita del monopolio da parte degli Uffici di Collocamento quali unici soggetti di selezione eavviamento all'occupazione ·per i profili di basso contenuto professionale (cfr. par. 5.2), anche l'iscrizionenelle loro liste da parte di persone <strong>in</strong> cerca di impiego ha lentamente perso il valore che poteva<strong>in</strong>vece avere <strong>in</strong> precedenza. Tuttavia, per il lavoratore extracomunitario privo di un'occupazione, l'iscrizioneal Collocamento può rivestire ancora una funzione significativa se il periodo di validità del permessodi soggiorno sta per esaurirsi: <strong>in</strong> questo caso, <strong>in</strong>fatti, l'iscrizione al Collocamento consente diottenere il r<strong>in</strong>novo del documento di soggiorno.Si può qu<strong>in</strong>di affermare che l'iscrizione al Collocamento è oggigiorno utile per il lavoratore extracomunitarionon solo per ricevere un qualche ausilio nella ricerca di una nuova occupazione, ma anchee, con ogni probabilità, soprattutto, per mantenere formalmente <strong>in</strong> regola la propria posizione nei confrontidella legge.E' forse questo il motivo per cui l'andamento dello stock di stranieri iscritti al Collocamento (prosp.5.11) non sembra essere legato solo all'andamento del mercato del lavoro, visto che nei periodi dimaggiore difficoltà occupazionali per gli stranieri, cioè la seconda parte del 1992 e il 1993, il numerodi iscritti al Collocamento ha registrato i livelli più bassi, mentre la disoccupazione ufficiale è cresciutanel corso del biennio 1994-95, <strong>anni</strong> <strong>in</strong> cui è <strong>in</strong>vece aumentata la domanda di lavoratori extracomunitari.L.:analisi delle elaborazioni fornite dal M<strong>in</strong>istero del <strong>La</strong>voro si rivela comunque <strong>in</strong>teressante pervalutare alcuni aspetti qualitativi della parte emersa della disoccupazione <strong>straniera</strong>: si può <strong>in</strong>fattiosservare che, nel corso degli <strong>anni</strong>, si è registrato un significativo aumento delle donne iscritte,a testimonianza del progressivo co<strong>in</strong>volgimento della componente femm<strong>in</strong>ile nel mercato dellavoro che però, come si è visto <strong>in</strong> precedenza, sembra trovare maggiori difficoltà nell'<strong>in</strong>serimentoeffettivo.85

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