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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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anche se ha registrato un forte calo <strong>negli</strong> <strong>anni</strong> esam<strong>in</strong>ati, scendendo <strong>in</strong>fatti da circa il 54% del 1992 a menodel 42% nel 1995. Il ruolo della donna sembra qu<strong>in</strong>di rimanere largamente m<strong>in</strong>oritario nel mercato occupazionaledegli stranieri, con l'unica rilevante eccezione relativa al lavoro domestico, tipologia di impiegoper cui si è fatto largo ricorso, soprattutto nel corso del 1992, alla chiamata di personale dall'estero.Per entrambe le tipologie di assunzione si è poi registrato un progressivo <strong>in</strong>nalzamento dell'età,peraltro <strong>in</strong> modo ben più significativo per gli avviamenti al lavoro di personale già presente nel nostroPaese, per i quali la percentuale di persone oltre i 29 <strong>anni</strong> è passata dal 41 % al 56% nel breve arco ditempo qui esam<strong>in</strong>ato.Si osserva <strong>in</strong>vece un andamento diversificato per quanto riguarda i profili professionali richiesti daidatori di lavoro: essi sono generalmente di basso livello ma, se da una parte si è verificata una lenta eprogressiva qualificazione della forza lavoro presente <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (gli operai generici sono <strong>in</strong>fatti scesidall'81 % a meno del 76%), dall'altra la qualifica delle figure richieste all'estero sembra avere semprem<strong>in</strong>ore contenuto professionale, come.si può desumere dalla percentuale di autorizzazioni relative adoperai generici, salite dal 65% all'80% nei 4 <strong>anni</strong> considerati.Inf<strong>in</strong>e, è da annotare il sempre m<strong>in</strong>or peso, per entrambe le tipologie di assunzione, dei contratti dilavoro a tempo <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato, segno di una sempre maggiore richiesta di flessibilità da parte dei datoridi lavoro, i quali preferiscono <strong>in</strong> misure crescente siglare contratti a tempo determ<strong>in</strong>ato. Questo valesoprattutto <strong>in</strong> riferimento alle autorizzazioni al lavoro, per le quali le chiamate a tempo determ<strong>in</strong>atosono cresciute <strong>in</strong> modo repent<strong>in</strong>o nei quattro <strong>anni</strong> esam<strong>in</strong>ati, passando da meno del 35% ad oltre il50%; <strong>negli</strong> avviamenti al lavoro, <strong>in</strong>vece, oltre ai contratti a tempo determ<strong>in</strong>ato (cresciuti dal 23 al 34%circa), si registrano altre tipologie contrattuali, quali il part-time ed il contratto di formazione e lavoro,che nei c<strong>in</strong>que <strong>anni</strong> considerati sono rimaste su livelli sostanzialmente stabili.Altre <strong>in</strong>dicazioni <strong>in</strong>teressanti pervengono <strong>in</strong>vece dall'esame del settore di attività economica <strong>in</strong> cuiavviene l'<strong>in</strong>serimento occupazionale dei lavoratori extracomunitari (prosp. 5.8) per le due tipologie diassunzione esistenti. Se per gli avviamenti al lavoro sono, a seconda degli <strong>anni</strong>, l'<strong>in</strong>dustria o i servizi aregistrare il maggior numero di chiamate, mentre l'agricoltura risulta piuttosto distanziata seppure sulivelli comunque significativi e crescenti, tale graduatoria risulta del tutto differente per le autorizzazionial lavoro, dove i servizi risultano al primo posto, seguiti dall'agricoltura, e l'<strong>in</strong>dustria risulta avere,<strong>in</strong>vece, un peso del tutto residuale.Prospetto 5.8 - Assunzioni di lavoratori extracomunitari per settore di attività economica e tipologia. Anni 1991-1995(composizione percentuale)SETTORE DIATTIVITA' 1991 1992 1993 1994 1995ECONOMICAAVVIAMENTI AL LAVOROAgricoltura 13,4 14,7 19,9 21,6 18,5Industria 46,8 42,0 36,0 38,4 44,0Servizi 39,8 43,3 44,1 40,0 37,5di cui: - <strong>La</strong>v. domestico 14,3 16,8 14,8 13,9 9,4- Pubbl. esercizi 11,0 12,3 15,8 14,5 12,9Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0AUTORIZZAZIONI AL LAVOROAgricoltura 5,2 12,1 25,7 31,3Industria 10,0 6,4 4,2 4,3Servizi 84,8 81,5 70,1 64,4di cui: - <strong>La</strong>v. domestico 69,2 63,0 55,3 44,2- Pubbl. esercizi 10,7 14,2 12,8 15,5Totale 100,0 100,0 100,0 100,083

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