La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

Nell'ambito di queste unioni il primato spetta ai cittadini europei, che ammontano, nel 1994, al 53,2%delle spose eal 49,5% degli sposi; seguono gli americani (oltre il 24% per entrambi i sessi), gli africani(12,3% delle spose e 15,9% degli sposi) e gli asiatici (rispettivamente pari all'8,6 e all'8,9%) (prosp.3.12).Prospetto 3.12 - Matrimoni tra cittadini entrambi stranieri per cittadinanza degli sposi. - Anno 1994 (valori assoluti ecomposizione percentuale)CITTADINANZA CITTADINANZA DELLA SPOSA Composizione %DELLO SPOSO Europa Africa Asia America Oceania TotaleEuropa 672 6 6 17 701 49,5Africa 49 151 3 2- 2 225 15,9Asia 12 3 105 5 126 8,9America 18 13 7 302 2 342 24,2Oceania 2 17 19 1,3Apolidi 1 2 0,1Totale 753 174 121 345 22 1.415 100,0Composizione % 53,2 12,3 8,6 24,4 1,6 100,0La grande maggioranza dei matrimoni in cui entrambi gli sposi sono stranieri avviene tra connazionali,anche se la percentuale risulta in calo nel corso dei tre anni presi in esame, essendo scesadall'86,2% del 1992 aIl'80,4% del 1994. In quest'ultimo anno la cittadinanza degli sposi coincide peroltre 1'80% degli europei comunitari, degli asiatici e dei nordamericani, sia sposi che spose, mentre ilgruppo nazionale che maggiormente si discosta da questa tendenza è quello dei nord africani tra cuiin termini relativi è più frequente il matrimonio con stranieri di altre cittadinanze.Nel complesso l'età media degli sposi al matrimonio è sensibilmente più elevata rispetto a quella deiconiugi stranieri che scelgono di sposarsi con un italiano (prosp. 3.13): nel 1994 gli uomini hanno infattiin media 34,3 anni (30,5 nel caso in cui la moglie sia italiana) e le donne 31,2 (30,0); questa tendenza,che si è andata accentuando nel corso dei tre anni esaminati, riguarda in particolare gli sposi europei,principalmente dei paesi più avanzati (Unione europea e altri paesi occidentali) e, soprattutto nell'ultimoanno, i nord americani. Contro corrente rispetto a questa regola generale si segnala invece ilcaso delle spose africane e di quelle europee dell'Est - che risultano in tutti e tre gli anni mediamentepiù giovani rispetto alle connazionali che sposano un italiano - nonché degli asiatici, uomini e donne,anch'essi regolarmente più maturi nelle coppie miste che in quelle costituite da due stranieri. Il differenzialedi età tra gli sposi nei tre anni è pari a circa 3 anni ed è sensibile soprattutto tra i cittadini europei.Prospetto 3.13 - Età media al matrimonio degli sposi (coppie di stranieri) per area di cittadinanza e sesso.Anni 1992-1994CITTADINANZE DEGLI SPOSI1992 1993 1994Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi FemmineTOTALE 33,1 29,9 33,5 30,4 34,3 31,2Paesi a forte pressione migratoria 30,2 27,3 30,0 27,3 30,7 28,4Paesi a sviluppo avanzato 34,6 31,3 35,5 32,2 36,0 32,6Rispetto alle coppie formate da un cittadino italiano e uno straniero, l'analisi per stato civile mette inrilievo una maggiore presenza relativa di sposi che hanno alle spalle un primo matrimonio'finito perdivorzio, pari nel 1994 al 15,5% delle donne e al 18,9% degli uomini. Quanto al grado di istruzione lapercentuale di laureati è del 32,2% per gli uomini e del 24,1% per le donne mentre gli sposi che possiedonosolo il titolo elementare risultano in calo nei tre anni per entrambi i sessi e pari nel 1994 al 3%delle spose e al 4,2% degli sposi. È evidente, comunque, il miglior livello di istruzione che caratterizzagli stranieri che si uniscono in matrimonio tra di loro rispetto a quelli che sposano un italiano.49