12.07.2015 Views

La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

nel periodo 1991-95 ha conosciuto un andamento diversificato (graf. 5.1).Infatti, dopo una fase di forte crescita durata f<strong>in</strong>o al luglio del 1992, <strong>in</strong> cui si è passati daicirca 56 mila del gennaio 1991 ad oltre 100 mila lavoratori extracomunitari, si è registrato uncalo significativo del loro ammontare nella seconda metà del 1992, f<strong>in</strong>o alle 85 mila unità registratenel febbraio 1993, a cui ha fatto poi seguito una fase di stabilizzazione prolungatasi pertutto il 1993; nel biennio 1994-95, <strong>in</strong>vece, si è assistito ad un lento ma costante recupero delquantitativo di extracomunitari occupati, i quali hanno superato le 112 mila unità nel dicembredel 1995.Nel prospetto 5.1 è <strong>in</strong>vece riportato il quantitativo di lavoratori extracomunitari per ripartizionegeografica, rispettivamente per il 1991 ed il 1995: si rende così palese il differente livello di<strong>in</strong>serimento degli stranieri nell'economia regolare per le diverse aree del Paese. In particolareè chiaro come le due ripartizioni settentrionali assorbano la gran parte della manodopera immigratanei due settori <strong>in</strong> esame (rispettivamente 37% e 44% del totale per il Nord-Ovest ed ilNord-Est a f<strong>in</strong>e 1995) mentre è del tutto residuale il ruolo svolto dal Mezzogiorno (meno del 4%nel 1995), con il Centro <strong>in</strong>vece posto ad un livello <strong>in</strong>termedio (circa il 16% nel 1995). Analizzandopoi il ruolo svolto dalle s<strong>in</strong>gole regioni, si può verificare che tre regioni - Lombardia, Veneto ed Emilia­Romagna - da sole assorbono quasi il 62% del totale degli addetti extracomunitari nei settori dell'<strong>in</strong>dustriae dei servizi a f<strong>in</strong>e 1995.Prospetto 5.1 - <strong>La</strong>voratori extracomunitari nell'<strong>in</strong>dustria e nei servizi per ripartizione geografica. Anni 1991 e 1995RIPARTIZIONI 1991 1995 Iner. %Val.ass. % Val.ass. % 95/91Nord-Ovest 33.536 42,1 41.645 37,1 24,2Nord-Est 31.351 39,4 49.118 43,7 56,7Centro 11.736 14,7 17.622 15,7 50,2Sud 1.814 2,3 2.827 2,5 55,8Isole 1.147 1,4 1.092 1,0 -4,8<strong>Italia</strong> 79.584 100,0 112.304 100,0 41,1In particolare, se la Lombardia cont<strong>in</strong>ua ad essere la regione con il più alto numero di addettiextracomunitari (circa 31 mila, +22% rispetto al 1991), il Veneto ha fatto registrare un forte aumentodi lavoratori stranieri (oltre 20 mila addetti a f<strong>in</strong>e 1995, con un <strong>in</strong>cremento del 71 % rispetto aiquasi 12 mila del 1991) mentre l'Emilia-Romagna ha sperimentato un aumento più contenuto(+28%, raggiungendo quasi 18 mila unità a f<strong>in</strong>e 1995). Oltre al Piemonte, che registra un numerosignificativo di lavoratori stranieri (circa 8.800 a f<strong>in</strong>e 1995, con un aumento del 33% rispetto al1991), vi sono poi altre regioni che, pur partendo da livelli m<strong>in</strong>ori, hanno registrato dei forti aumentidegli addetti extracomunitari <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i relativi: Toscana (circa 6.300 a f<strong>in</strong>e 1995, +70% rispetto al1991), Trent<strong>in</strong>o-A.A. (quasi 6 mila, +115%), Friuli-V.G. (oltre 5 mila, +87%), Marche (quasi 4.000unità, +87%), Abruzzo (1.200 unità, +115%). Il <strong>La</strong>zio, stesso numero di addetti del Trent<strong>in</strong>o-A.A. af<strong>in</strong>e 1995, ha raggiunto tale livello con un aumento piuttosto modesto rispetto al 1991, + 19%.Scendendo a un dettaglio territoriale ancora maggiore (prosp. 5.2), è forse sorprendente trovareche subito dopo Milano, sono le prov<strong>in</strong>ce di Vicenza e Brescia ad offrire maggiori possibilitàdi <strong>in</strong>serimento lavorativo per gli stranieri nei settori qui considerati. Inoltre, è <strong>in</strong>teressantenotare che nell'arco di tempo esam<strong>in</strong>ato si sono osservati andamenti assai diversificati a livelloprov<strong>in</strong>ciale. Prendendo <strong>in</strong> considerazione le prime 15 prov<strong>in</strong>ce <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di numero di addettiextracomunitari si può vedere che per alcune di esse si è registrato un aumento assai marcato:Bolzano (+139,5%), Treviso (+92,5%), Trento (+90%) e Vicenza (+81 %), mentre per altre, tra cuiMilano (+10,5%) e Tor<strong>in</strong>o (+11%), il numero di lavoratori extra-UE è cresciuto <strong>in</strong> misura assai piùcontenuta.76

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!