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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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Prospetto 10.2 - Permessi di soggiorno per ripartizione e pr<strong>in</strong>cipali aree geografiche di cittad<strong>in</strong>anza. Anno 1995(composizione percentuale)NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE ITALIAAREA GEOGRAFICAComp. Incr.% Comp. Incr.% Comp. Incr.% Comp. Incr.% Comp. Incr.% Comp. Incr.%DI CITTADINANZA% 95/91 % 95/91 % 95/91 % 95/91 % 95/91 % 95/91Paesi FPM 72,2 +16 75,6 +29 71,4 +8 68,0 +8 75,2 -28 72,5 +11di cui:Europa centro-orientale 15,1 +90 30,5 +100 20,4 +68 25,0 +58 10,3 -4 20,9 +76Africa settentrionale 22,2 -3 19,9 10,7 -16 17,5 -14 31,5 -39 18,0 -11Africa occidentale 7,3 +10 8,4 -6 4,1 -11 4,6 -33 6,5 -53 6,2 -11Africa orientale 3,2 +8 1,6 +47 4,0 -10 3,5 +10 8,0 -17 3,4 -1Asia meridionale 4,2 +42 3,5 +38 6,9 -9 4,7 +29 8,6 +4 5,2 +10Asia orientale(a) 8,6 +3 4,3 +19 12,2 -4 5,5 +28 5,0 +4 8,3 +2America centro-merid. 9,0 +22 5,4 +10 9,7 +16 5,7 -15 3,8 +5 7,8 +14Paesi a svii. avanzato 27,8 +27 24,4 +13 28,6 +11 32,0 +12 24,8 +4 27,5 +15TOTALE 100,0 +19 100,0 +25 19°,0 +9 100,0 +9 100,0 -22 100,0 +12(al ad esclusione del Giappone, <strong>in</strong>serito nei Paesi a sviluppo avanzatoDifferente l'evoluzione verificatasi per le comunità africane nel qu<strong>in</strong>quennio esam<strong>in</strong>ato, per lequali si è osservato <strong>in</strong> generale un marcato decl<strong>in</strong>o, tanto <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i assoluti (da 227 mila a 205mila presenze) che relativi (dal 35,1% al 28,2% del totale); è da sottol<strong>in</strong>eare poi che tale calo è daattribuire soprattutto alla caduta che si è verificata nel 1992, anno <strong>in</strong> cui gli africani erano scesif<strong>in</strong>o a 180 mila unità. A livello territoriale, il decl<strong>in</strong>o si è rivelato particolarmente accentuato nelCentro e nel Mezzogiorno, soprattutto per le nazionalità dell' Africa settentrionale e occidentale,mentre nel Nord si sono osservati decrementi molto meno marcati o, addirittura, dei rialzi significativi.<strong>La</strong> componente asiatica si è mantenuta su valori pressoché costanti a livello nazionale, riuscendoqu<strong>in</strong>di a recuperare il calo awenuto nel 1992 (dalle 117 mila presenze del 1991, si è passati alle 99mila del 1992 e, qu<strong>in</strong>di, alle 119 mila del 1995) mentre, a livello territoriale, si sono registrati aumentipiù o meno accentuati <strong>in</strong> tutte le ripartizioni ad eccezione di quella centrale, proprio quella <strong>in</strong> cui ancorasi concentra il maggior numero di cittad<strong>in</strong>i provenienti dall'Asia (circa il 45% del totale, a f<strong>in</strong>e 1995),a conferma del lento processo "centrifugo" <strong>in</strong> atto.Inf<strong>in</strong>e è da sottol<strong>in</strong>eare la leggera crescita dei lat<strong>in</strong>o-americani (da 50 mila a 57 mila unità, con unpeso percentuale costante pari a poco meno dell'8% ), awenuto <strong>in</strong> tutte le ripartizioni tranne quellameridionale: si tratta di un flusso migratorio relativamente nuovo per l'<strong>Italia</strong> che, seppure ancora ridotto<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i assoluti, si è <strong>in</strong>crementato <strong>in</strong> modo significativo nonostante siano progressivamente calatequelle presenze che spesso risultavano collegate alla vecchia emigrazione italiana, provenienti dapaesi quali Argent<strong>in</strong>a e Venezuela.Rispetto al quadro del<strong>in</strong>eato sull'evoluzione della <strong>presenza</strong> <strong>straniera</strong> legale nel qu<strong>in</strong>quennio considerato- aumento di stranieri nel Nord, particolarmente accentuato nelle regioni nord-orientali, e"decentramento" del loro <strong>in</strong>sediamento - possono risultare a prima vista sorprendenti i risultati dellaregolarizzazione prevista dal decreto legge n.489/95: il maggior numero di quanti hanno chiesto diregolarizzare la propria posizione si è <strong>in</strong>fatti concentrato nelle grandi città del Centro-Nord e poi nelMezzogiorno, <strong>in</strong> valore assoluto ma soprattutto <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i relativi rispetto al numero di stranieri presenticon permesso di soggiorno valido (cfr. cap. 1). D'altra parte, questa particolare distribuzione dellerichieste di regolarizzazione deve essere letta alla luce del percorso migratorio tratteggiato <strong>in</strong> precedenza,<strong>in</strong> base al quale tali zone spesso cont<strong>in</strong>uano a rappresentare il luogo di arrivo e/o di prima dimoranel nostro Paese da parte dei nuovi immigrati, mentre quelle aree caratterizzate da una maggiorestabilità della <strong>presenza</strong> <strong>straniera</strong> si mostrano più ricettive nei confronti dei flussi <strong>in</strong> entrata regolari, <strong>in</strong>genere per ricongiungimento familiare o per chiamata al lavoro.127

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