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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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donne si aggira attorno al 54% nel 1992 e tende ad aumentare nel tempo); ciò è dovuto probabilmenteanche alla più elevata speranza di vita delle donne e, qu<strong>in</strong>di, alla loro maggiore longevità, che siriscontra soprattutto nei paesi sviluppati e che le rende <strong>in</strong>evitabilmente più numerose rispetto agli uom<strong>in</strong>iad età alla morte elevate.Gli stranieri residenti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> presentano, per ciò che riguarda l'età alla morte, le medesime caratteristichedel totale degli immigrati, anche se, a parità di classe di età, si rileva, <strong>in</strong> generale, un m<strong>in</strong>orpeso percentuale dei decessi dei residenti, con un recupero nelle età anziane, che hanno, al contrario,pesi percentuali più elevati rispetto a quanto avviene per gli stranieri presenti.Lo stato civile, che è considerato un altro dei fattori con un'<strong>in</strong>fluenza più o meno rilevante sullamortalità, <strong>negli</strong> stranieri al momento della morte non registra mutamenti notevoli da un anno all'altroe presenta le medesime caratteristiche per i maschi e le femm<strong>in</strong>e residenti e presenti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>(prosp.3.31).Prospetto 3.31 - Cittad<strong>in</strong>i stranieri deceduti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> nel 1994 per sesso, area geografica di cittad<strong>in</strong>anza e stato civile.(valori percentualI)AREE DI CITTADINANZAMASCHICelibi Coniugo Vedovi Altro TotaleFEMMINENubili Coniugo VedoveAltroTotaleEuropa29,8 52,3 8,3 9,7 100,024,2 31,3 36,67,8100,0Europa 1522,7 58,7 9,6 8,9100,016,9 34,1 41,97,0100,0Europa centro-orientale46,2 37,3 5,1 11,4100,040,7 25,7 20,712,9100,0Altri paesi europei14,9 65,5 11,5 8,0100,031,7 27,0 39,71,6100,0Africa63,6 26,9 2,0 7,6100,032,0 48,0 10,010,0100,0Africa settentrionale68,5 21,4 1,2 8,9100,022,7 50,0 22,74,5100,0Africa occidentale48,647,24,2 100,042,942,914,3100,0Africa orientale59,127,39,14,5 100,030,050,020,0100,0Africa centro-meridionale50,016,733,3100,050,050,0100,0Asia41,648,55,05,0 100,027,841,725,05,6100,0Asia occidentale46,435,714,33,6 100,038,530,823,17,7100,0Asia meridionale50,043,86,3 100,040,020,040,0100,0Asia orientale31,761,02,44,9 100,016,755,622,25,6100,0America33,050,310,26,6 100,028,427,238,36,2100,0America settentrionale24,460,08,96,7 100,018,627,951,22,3100,0America centro-meridionale51,629,012,96,5 100,039,526,323,710,5100,0Oceania23,153,815,47,7 100,040,020,020,020,0100,0Apolidi25,075,0100,033,366,7100,0Cittad<strong>in</strong>anza ignota46,940,63,19,4 100,030,426,139,14,3100,0TOTALE38,446,26,98,5 100,025,632,134,67,6100,0Più precisamente, i maschi risultano per la maggior parte coniugati al momento della morte(50,6% dei presenti nel 1992, 46,2% nel 1994), seguiti dai celibi (passano dal 36% nel 1992 al38,4% nel 1994) e dai vedovi. Le donne al momento della morte sono per la maggior parte vedove(le presenti dim<strong>in</strong>uiscono dal 39,9% nel 1992 al 33,3% nel 1993, per poi raggiungere il 34,6%nel 1994), <strong>in</strong> misura m<strong>in</strong>ore coniugate e nubili. Generalmente, quello che è lo stato civile alla mortepiù rappresentativo si riscontra nel caso di aree di cittad<strong>in</strong>anza più avanzate e, qu<strong>in</strong>di, come si ègià visto <strong>in</strong> precedenza, con una struttura per età più anziana, mentre i cittad<strong>in</strong>i dei paesidell'Europa centro-orientale, dell'Africa, dell'Asia e dell'America centro-meridionale presentanouno stato civile alla morte essenzialmente caratterizzato da non coniugati, soprattutto di sessomaschile.64

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