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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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7. I cittad<strong>in</strong>i stranieri e la giustizia7.1. Le fonti dei datiTra le molteplici fonti che consentono di acquisire soddisfacenti <strong>in</strong>formazioni sulla <strong>presenza</strong> <strong>straniera</strong><strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, un ruolo specifico è rivestito dalle rilevazioni statistiche giudiziarie condotte dall'IstitutoNazionale di Statistica <strong>in</strong> collaborazione con gli uffici giudiziari del M<strong>in</strong>istero di Grazia e Giustizia.In particolare, le statistiche giudiziarie penali correnti offrono un quadro del funzionamento della giustiziae del tipo di risposta che gli apparati deputati al controllo sociale riescono a dare nei confrontidella trasgressione alle norme <strong>in</strong> materia penale. Le rilevazioni hanno per oggetto il numero delledenunce e delle persone denunciate, di quelle condannate e di quelle entrate <strong>negli</strong> Istituti di prevenzionee pena e presenti, alla f<strong>in</strong>e di ciascun mese, <strong>in</strong> tali Istituti.Tali rilevazioni, impostate ed organizzate per raccogliere dati di carattere socio-giuridico per l'<strong>in</strong>siemedella popolazione, consentono di ottenere, attraverso l'<strong>in</strong>formazione sulla cittad<strong>in</strong>anza, utili elementiconoscitivi anche sulla collettività <strong>straniera</strong> <strong>in</strong>teressata al fenomeno qui considerato.AI momento, per quanto riguarda i cittad<strong>in</strong>i stranieri; non è raccolta l'<strong>in</strong>formazione sul possesso omeno del permesso di soggiorno né, tantomeno, sull'eventuale registrazione anagrafica, pertanto nonè possibile separare, nelle varie rilevazioni considerate, i cittad<strong>in</strong>i stranieri da ricondurre alla componentepiù stabile da quelli presenti solo temporaneamente o, addirittura, irregolarmente.Nell'ambito delle statistiche giudiziarie sono disponibili, a partire dalla f<strong>in</strong>e degli <strong>anni</strong> '50, i dati suicittad<strong>in</strong>i stranieri entrati dallo stato di libertà <strong>negli</strong> Istituti di prevenzione e pena, distribuiti per tipo direato, età e sesso. A partire dall'anno 1988, <strong>in</strong>oltre, sono stati elaborati anche i dati per s<strong>in</strong>golopaese di cittad<strong>in</strong>anza, sia degli entrati che dei denunciati e dei condannati, mentre dal 1991 sonodisponibili i dati degli stranieri presenti nelle carceri per paese di cittad<strong>in</strong>anza e per posizione giuridica.Bisogna comunque tener presente che le <strong>in</strong>formazioni fornite dalla rilevazione sui delitti e sulle per~sone denunciate, pur nella loro completezza, non permettono di disegnare un quadro esauriente dellacrim<strong>in</strong>alità esistente: esse <strong>in</strong>fatti risultano uno strumento idoneo a misurare la sola "crim<strong>in</strong>alità apparente"vale a dire quella che, <strong>in</strong> quanto denunciata, viene registrata dagli organi giudiziari.Per tale motivo, sfuggono alla rilevazione tutti quei fatti crim<strong>in</strong>osi che avvengono nel contesto sociale(crim<strong>in</strong>alità reale) e, pur costituendo violazione di norme penali, non vengono denunciati per motiviquali paura, pudore o sfiducia nella giustizia.AI riguardo, nell'ambito di una apposita <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sulla crim<strong>in</strong>alità e sulle vittime, svolta dall'lstatsu un campione di famiglie, è stato <strong>in</strong>serito il quesito sugli eventi delittuosi di cui fosse rimasto vittimaalmeno un componente della famiglia; le risposte che sono state date hanno evidenziato che unaelevata percentuale di reati come i furti ed i tentativi di furto, le m<strong>in</strong>acce, le rap<strong>in</strong>e, i danneggiament<strong>in</strong>on vengono denunciati; nel complesso è stato stimato che i casi di mancata denuncia, limitatamenteagli specifici delitti elencati nel questionario, riguarda circa il 47% degli eventi delittuosi commessi.Inoltre, esam<strong>in</strong>ando il numero delle persone denunciate nei confronti delle quali è <strong>in</strong>iziata l'azione.penale, c'è da tenere conto che un'elevata percentuale di delitti commessi, anche se denunciati, restanodi autore ignoto: nel 1995 <strong>in</strong>fatti, su un complesso di circa due milioni 938 mila delitti rilevati, ben1'82,5% risultano di autore ignoto; tale percentuale aumenta notevolmente considerando i delitti controil patrimonio per i quali il 95% resta di autore ignoto.Per quanto sopra detto, si deve presumere che un'alta quota di persone che hanno commesso delitt<strong>in</strong>on entra affatto nel circuito penale e non viene pertanto rilevata, anche se si deve altresì tenereconto che nella metodologia adottata dalla rilevazione <strong>in</strong> questione il s<strong>in</strong>golo <strong>in</strong>dividuo denunciato vieneQuesto capitolo è stato redatto da Armando Caputo101

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