12.07.2015 Views

La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

addetti stranieri nell'<strong>in</strong>dustria, sia pure ancora ridotto e concentrato <strong>in</strong> alcune aree e comparti specifici,ha comunque mostrato una d<strong>in</strong>amica crescente anche <strong>in</strong> un periodo, dal 1991 al 1995, <strong>in</strong> cui il settore<strong>in</strong>dustriale nel suo complesso ha visto calare il numero di occupati. Infatti, se si considerano i datidi Contabilità Nazionale, la flessione fatta registrare dall'<strong>in</strong>dustria <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di unità di lavoro è statapari aIl'8,5% nell'arco temporale 1991-95, periodo <strong>in</strong> cui tutti i comparti <strong>in</strong>dustriali hanno registrato uncalo del numero di addetti. In particolare, anche quei settori e quelle aree geografiche che, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>idi occupati extracomunitari hanno mostrato gli aumenti più consistenti, hanno generalmente registratouna dim<strong>in</strong>uzione della domanda di lavoro complessiva: così, ad esempio, la lavorazione delle pelli, l'<strong>in</strong>dustriachimica e quella meccanica hanno registrato un calo delle unità di lavoro complessive, rispettivamentedel 6,8%, del 10,8% e dell'11 ,1 %, con riduzioni marcate anche <strong>in</strong> quelle regioni del Centro­Nord che hanno <strong>in</strong>vece registrato i maggiori <strong>in</strong>crementi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di addetti stranieri.Presenta caratteristiche un po' differenti l'<strong>in</strong>serimento degli stranieri nel terziario, settore <strong>in</strong> cui imaggiori quantitativi di lavoratori immigrati si trovano pr<strong>in</strong>cipalmente nel lavoro domestico, ma anchenei pubblici esercizi e nelle attività di assistenza: la distribuzione a livello regionale si presenta piùbilanciata rispetto agli stranieri addetti nell'<strong>in</strong>dustria, con un ruolo maggiore da attribuire <strong>in</strong>vece allegrandi città italiane, soprattutto <strong>in</strong> relazione ai servizi domestici.Se, a livello generale, si è registrato un leggero calo (poco meno del 2%) della forza lavoro complessivadel terziario <strong>negli</strong> <strong>anni</strong> dal 1991 al 1995 (escludendo le amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche, settore <strong>in</strong> cuiè precluso l'impiego di lavoratori extracomunitari), si può <strong>in</strong>vece verificare che per alcuni settori <strong>in</strong> cui viè una significativa <strong>presenza</strong> di lavoratori extracomunitari (ad es. il lavoro domestico ed i pubblici esercizi)si è riscontrato un aumento delle unità di lavoro8 . Con ogni probabilità, pertanto, l'aumento di addetti<strong>in</strong> questi settori non è da ritenersi estraneo alla <strong>presenza</strong>, sul mercato occupazionale, dell'offerta dilavoro rappresentata dai lavoratori immigrati, una forza lavoro che per le sue caratteristiche di flessibilitàe adattabilità può aver contribuito all'espandersi di queste specifiche tipologie di attività economica.Si può dunque ritenere che l'<strong>in</strong>serimento di lavoratori extracomunitari <strong>in</strong> entrambi i settori considerati,sia pure con modalità diverse e ancora ridotto <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i assoluti, stia comunque assumendo deiconnotati di stabilità, soprattutto per effetto della loro capacità di adattarsi alle molteplici e differenti esigenzedel sistema produttivo e delle famiglie.Inf<strong>in</strong>e, se f<strong>in</strong>ora si è fatto riferimento solo alla manodopera <strong>in</strong>serita nell'economia regolare, bisognatener presente che un numero elevato di lavoratori stranieri, anche se <strong>in</strong> regola con le norme di <strong>in</strong>gressoe permanenza sul territorio italiano, esercita poi un'attività nel settore <strong>in</strong>formale. A tale proposito èstato elaborato un <strong>in</strong>dicatore <strong>in</strong> cui l'ammontare degli extracomunitari che, <strong>in</strong> base alle rilevazioni INPS,svolge un'attività regolare alle dipendenze è rapportato al totale degli stranieri extra-UE <strong>in</strong> possessodel permesso di soggiorno per lavoro subord<strong>in</strong>ato. Questo <strong>in</strong>dicatore, calcolato per difetto <strong>in</strong> quantonon si è <strong>in</strong> grado di quantificare l'occupazione <strong>straniera</strong> regolare nell'agricoltura, può essere d'ausilionel valutare il livello di co<strong>in</strong>volgimento degli stranieri nel settore <strong>in</strong>formale.Per il 1995 si stima che tale <strong>in</strong>dicatore abbia assunto per l'<strong>in</strong>tero Paese un valore pari a circa il 58%,ma con notevoli differenziazioni a livello territoriale: se nel Nord-Est risulta <strong>in</strong>fatti superiore al 75%, questapercentuale scende progressivamente per il Nord-Ovest (poco meno del 60%), Centro (circa il51%) e le Isole (circa il 45%), per scendere sotto il 40% nel Sud, ripartizioni <strong>in</strong> cui si può ritenere cheil peso del settore <strong>in</strong>formale sia maggiore.Sembra dunque evidente che l'impiego nell'economia <strong>in</strong>formale di lavoratori stranieri sia un fenomenoancora molto rilevante, soprattutto <strong>in</strong> alcune aree del Paese, anche tenendo conto della componentedi stranieri irregolarmente presenti - non quantificabile - che può trovare impiego solo <strong>in</strong> talesettore; tuttavia, non si può non sottol<strong>in</strong>eare che, al fianco di questa area "grigia", l'<strong>in</strong>serimento lavorativodegli immigrati stranieri si sta lentamente sviluppando anche <strong>in</strong> vari settori dell'economia regolare,generalmente <strong>in</strong> funzione complementare rispetto alla forza lavoro autoctona non più disponibilea ricoprire certe mansioni di basso contenuto professionale.8 Secondo i dati di Contabilità Nazionale gli addetti nei pubblici esercizi sono aumentati quasi del 3% tra il 1991 ed il 1995, mentre secondo la rilevazione INPSsui domestici, questi ultimi sono aumentati nel complesso di circa il 9% tra il 1991 ed il 1993. Non è <strong>in</strong>vece possibile un confronto per i servizi di assistenza <strong>in</strong>quanto non esiste una voce analoga nelle elaborazioni della Contabilità Nazionale.87

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!