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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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9.3. L'evoluzione del fenomeno <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> ed <strong>in</strong> alcuni Paesi europeiNel secondo dopoguerra, il fenomeno dei richiedenti asilo e dei rifugiati solo occasionai mente haraggiunto nel nostro Paese livelli particolarmente significativi: secondo la contabilità tenuta dalla delegazioneitaliana dell' Acnur, sono stati circa 122.000 gli stranieri che dal 1952 al 1989 hanno chiestoprotezione giuridica allo Stato italian02 mediante una richiesta formale di riconoscimento dello statusdi rifugiato, un quantitativo nel complesso alquanto ridotto. Peraltro, secondo quanto testimoniatodalla stessa delegazione dell'Acnur, per la gran parte delle persone che hanno chiesto asilo <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>,<strong>in</strong>dipendentemente dall'esito del procedimento, il soggiorno nel nostro Paese è stato di natura temporanea,essendo le mete f<strong>in</strong>ali spesso rappresentate da paesi quali gli Stati Uniti, il Canada ol'Australia.Sono sicuramente molteplici i fattori che hanno contribuito a determ<strong>in</strong>are questo ruolo marg<strong>in</strong>aleper il nostro Paese nel complessivo sistema dei flussi di richiedenti asilo, a com<strong>in</strong>ciare dalle condizionisocio-economiche dell'<strong>Italia</strong> che, almeno f<strong>in</strong>o al term<strong>in</strong>e degli <strong>anni</strong> '70, non hanno certo attrattoflussi migratori ma, piuttosto, hanno generato una consistente emorragia di forza lavoro autoctona;è <strong>in</strong>oltre da tener presente la mancanza di specifici legami di natura storica, geografica, etnicao culturale nei confronti di popolazioni da cui si siano orig<strong>in</strong>ati nel tempo significativi flussi <strong>in</strong> uscitadi richiedenti asil03. Inf<strong>in</strong>e, la stessa legislazione italiana su rifugiati e richiedenti asilo non ha <strong>in</strong>genere favorito questo genere di <strong>in</strong>gressi nel nostro Paese, soprattutto per effetto della nota limitazionegeografica.Per meglio comprendere l'effettivo peso del nostro Paese nei flussi <strong>in</strong>ternazionali di richiedenti asilorisulta <strong>in</strong>teressante il confronto con i dati relativi ad alcune nazioni europee (prosp. 9.1), da cui si puòdesumere che, con la sola vistosa eccezione del 1991, l'<strong>Italia</strong> risulta essere solo marg<strong>in</strong>almente <strong>in</strong>teressatadal fenomeno <strong>in</strong> esame. E' peraltro da notare l'andamento fortemente oscillante dell'ammontaredi richieste che si è registrato <strong>in</strong> quasi tutti i Paesi considerati, a testimonianza dei fattori congiunturalidi tipo politico ed economico che <strong>in</strong>fluenzano l'evoluzione di tale fenomeno.Prospetto 9.1 - Richieste d'asilo <strong>in</strong> alcuni Paesi europei. Anni 1991-1994PAESI 1991 1992 1993 1994Austria 27.306 16.238 4.744 5.082Belgio 15.444 17.675 26.717 14.340Germania 256.112 438.191 322.599 127.210<strong>Italia</strong> 24.441 2.589 1.571 1.844Paesi Bassi 21.615 20.346 35.399 52.576Regno Unito 73.400 32.300 28.000 42.200Svezia 27.351 84.018 37.581 18.640Svizzera 41.629 17.960 24.739 16.134Fonte: EurostatPer comprendere l'andamento delle richieste d'asilo bisogna poi tener presente che, restr<strong>in</strong>gendol'analisi al livello europeo, si è <strong>in</strong> <strong>presenza</strong> di un <strong>in</strong>sieme di Paesi ad economia sviluppata <strong>in</strong> cui la legislazionesugli <strong>in</strong>gressi di cittad<strong>in</strong>i stranieri si è progressivamente irrigidita, per cui la presentazione diuna richiesta di asilo spesso rappresenta uno dei pochi modi, se non l'unico, per poter fisicamenteentrare <strong>in</strong> un certo Paese e, spesso, per poter ricevere un qualche servizio di prima assistenza e/o unsussidio economico.Questa <strong>in</strong>terpretazione deriva anche dal confronto tra il numero di richieste presentate e quelle accol-2 A questi bisogna aggiungere i cittad<strong>in</strong>i extra-europei che hanno presentato istanza d'asilo all'Acnur, un numero comunque piuttosto limitato, pari a quasi 12.000unità nel decennio 1980-89 e poche altre migliaia di unità nel periodo precedente.3 Con alcune rilevanti eccezioni rappresentate, <strong>in</strong> tempi relativamente recenti, dai richiedenti asilo e profughi provenienti da Somalia, Etiopia, Albania ed exJugoslavia.119

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