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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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con una tendenza alla redistribuzione a favore degli altri comuni della prov<strong>in</strong>cia; <strong>in</strong> particolare nelcomune di Milano risiede oltre il 70% degli stranieri presenti nella prov<strong>in</strong>cia, mentre il corrispondentevalore arriva a circa 1'80% nel comune di Genova. Nel Nord-Est la quota dei residenti nei comuni capoluogonon supera la soglia del 40% ed appare abbastanza stabile. Nel Centro, <strong>in</strong>vece, oltre il 60% deglistranieri risiede nei comuni capoluogo; percentuale peraltro fortemente <strong>in</strong>fluenzata dalla forza attrattivadel comune di Roma, nel quale risulta iscritto <strong>in</strong> anagrafe più dell'80% degli stranieri residenti nellaprov<strong>in</strong>cia. Nel Sud poco più del 30% degli stranieri è <strong>in</strong>sediato nei comuni capoluogo; percentuale chesi attesta <strong>in</strong>torno al 49% nelle Isole; di particolare rilevanza appare la quota di stranieri residenti nelcomune di Palermo (oltre 1'80%).2.3. Movimento naturale emigratorioI nati di cittad<strong>in</strong>anza <strong>straniera</strong>, cioè nati da genitori entrambi stranieri, sono 7.000 nel 1993, 8.028nel 1994 e 9.061 nel 1995, raggiungendo così, nel triennio, circa 24.000 unità. Il quoziente generico d<strong>in</strong>atalità della popolazione <strong>straniera</strong>, 11,6, 12,2 e 12,7 nati per mille residenti rispettivamente nei tre<strong>anni</strong> <strong>in</strong> esame, appare più elevato di quello della popolazione residente italiana al netto della componente<strong>straniera</strong> (9,7, 9,3 e 9,1). Va tuttavia sottol<strong>in</strong>eato che ciò dipende soprattutto dalla particolarestruttura per età degli stranieri che, come si può rilevare dai dati sui permessi di soggiorno, è notevolmentepiù giovane rispetto a quella della popolazione italiana.Situazioni differenziate si rilevano, comunque, a livello territoriale: alla più elevata e d<strong>in</strong>amica natalitàdel Settentrione, <strong>in</strong> particolare del Nord-Est, si contrappone quella più contenuta del Mezzogiorno,imputabile prevalentemente ai bassi valori registrati nelle zone del Sud (prosp. 2.4).Prospetto 2.4 -Nati di cittad<strong>in</strong>anza <strong>straniera</strong> registrati <strong>in</strong> anagrafe. Anni 1993-1995 (valori assoluti e quozienti generici di natalità)RIPARTIZIONI 1993 1994 1995GEOGRAFICHE V.a. per 1.000 V.a. per 1.000 V.a. per 1.000Nord-Ovest 2.438 12,8 2.947 14,2 3.294 14,7Nord-Est 1.434 12,8 1.780 14,1 2.168 15,3Centro 2.026 10,8 2.072 10,1 2.249 10,3Sud 485 8,3 551 8,7 677 9,8Isole 617 11,7 678 12,1 673 11,5<strong>Italia</strong> 7.000 11,6 8.028 12,2 9.061 12,7L:esame delle cifre assolute mostra che la regione con il maggior numero di nati nel triennio è laLombardia (6.309 nascite), seguita dal <strong>La</strong>zio (3.769), dali' Emilia-Romagna (2.343) e dal Veneto(2.286) che, tra l'altro, evidenzia il maggior <strong>in</strong>cremento percentuale tra gli <strong>anni</strong> estremi (+54%).<strong>La</strong> giovane età della popolazione <strong>straniera</strong> <strong>in</strong>fluisce anche sulla mortalità: nel triennio sono deceduticirca 3.700 <strong>in</strong>dividui, con un quoziente generico (1,9 morti per mille stranieri residenti nel 1993 e nel1994, e 1,7 nel 1995), molto più contenuto di quello rilevato per il complesso della popolazione residente(9,7 morti per mille residenti nei tre <strong>anni</strong>).L:andamento delle due poste determ<strong>in</strong>a qu<strong>in</strong>di un saldo naturale positivo ed <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua ascesa neltriennio (9,3 per mille stranieri residenti nel 1993, 10,5 nell'ultimo anno), <strong>in</strong> modo più accentuatonell'<strong>Italia</strong> settentrionale (prosp. 2.5).Il confronto tra i saldi naturale e migratorio su 1.000 stranieri residenti per ripartizione evidenzia, nelperiodo 1993-1995, una crescita del primo diffusa dovunque eccezion fatta per le Isole.'36

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