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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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del 1986 al 60,8% del 1994); assai più scarsa è <strong>in</strong>vece la <strong>presenza</strong> relativa di unioni matrimoniali tra unaitaliana e uno straniero, il cui peso relativo si è ridotto <strong>negli</strong> <strong>anni</strong> (dal 34,5% del 1986 al 26,3% del 1994)a fronte di un <strong>in</strong>cremento più modesto della media <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i assoluti. <strong>La</strong> quota più bassa spetta <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e allenozze tra due stranieri che nel 1994 sono stati pari al 12,8% delle coppie con almeno uno straniero.<strong>La</strong> distribuzione territoriale dei matrimoni vede una concentrazione nelle regioni nord-occidentali(dove nel 1994 si sono celebrate il 30,7% delle unioni) e centrali (27,7%), seguite dal Nord-Est delpaese (24,5%) e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dal Mezzogiorno (12,2% nelle regioni del Sud e 4,9% nelle Isole).<strong>La</strong> graduatoria delle ripartizioni si è modificata nel corso degli <strong>anni</strong>: f<strong>in</strong>o al 1989 le regioni centralihanno mantenuto il primato, solo successivamente ceduto al Nord-Ovest, ma <strong>in</strong> generale è nel settentrioneche da sempre si concentra la gran parte dei matrimoni <strong>in</strong> cui almeno uno dei due coniugi è straniero(dal 46,7% del 1986 al 55,2% del 1994). Nel corso degli <strong>anni</strong> è anche aumentato <strong>in</strong> tutte le ripartizioniil peso relativo dei matrimoni <strong>in</strong> cui almeno uno dei due coniugi è straniero sul totale di quellicelebrati (prosp. 3.2): l'<strong>in</strong>cidenza più alta si è sempre registrata nel Centro (5,8% nel 1994) mentre valori<strong>in</strong>feriori alla media nazionale si registrano nelle regioni meridionali (1,7%) e <strong>in</strong>sulari (1,5%).Prospetto 3.2 - Matrimoni <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> tra cittad<strong>in</strong>i di cui almeno uno straniero per ripartizione geografica. Anni 1986-89e 1992-94 (valori assoluti e percentuali sul totale dei matrimoni celebrati nella ripartizione)RIPARTIZIONI1986 1987 1988 1989 1992 1993 1994V.a. % V.a. % V.a. % V.a. % V.a. % V.a. % V.a.%Nord-Ovest 1.435 2,1 1.376 1,9 1.564 2,0 1.889 2,5 3.029 4,0 3.013 4,0 3.383 4,7Nord-Est 1.162 2,4 1.182 2,4 1.332 2,6 1.595 3,0 2.308 4,3 2.395 4,7 2.697 5,4Centro 1.589 3,0 1.816 3,3 1.639 2,9 2.099 3,7 2.895 5,3 2.984 5,6 3.053 5,8Sud 915 1,1 777 0,9 780 0,9 1.020 1,1 1.186 1,4 1.184 1,4 1.346 1,7Isole 469 1,1 476 1,2 462 1,1 507 1,2 581 1,4 409 1,1 538 1,5<strong>Italia</strong> 5.570 1,9 5.627 1,8 5.777 1,8 7.110 2,2 9.999 3,2 9.985 3,3 11.017 3,8Va <strong>in</strong>oltre notata la grande diffusione del rito civile la cui quota sul totale dei matrimoni celebrati rappresentala maggioranza <strong>in</strong> tutti gli <strong>anni</strong> della serie e che oltre tutto mostra una crescita pressochécostante (dal 65,9% del 1986 al 79,3% del 1994). Questa circostanza costituisce un punto di notevolediversità rispetto al complesso delle unioni matrimoniali che si celebrano <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, che nel 1994 fannoregistrare una percentuale di matrimoni civili del 19,1%; la maggiore <strong>in</strong>cidenza si riscontra tra le coppieformate da due stranieri (92,1% nel 1994) e da uno sposo italiano e una sposa <strong>straniera</strong> (80,9%),mentre nel caso di coppie <strong>in</strong> cui la sposa è italiana e lo sposo straniero il peso relativo delle unioni celebrate<strong>in</strong> Comune si ferma al 69,4% del totale.3.2. 1 I matrimoni misti tra italiani e stranieriCome si è accennato, i matrimoni <strong>in</strong> cui uno dei due coniugi è di cittad<strong>in</strong>anza italiana sono stati analizzatiseparatamente da quelli <strong>in</strong> cui entrambi gli sposi sono stranieri per tener conto delle diversecaratteristiche di queste unioni.Analizzando le cittad<strong>in</strong>anze delle spose straniere che si sono unite <strong>in</strong> matrimonio con un italianoemerge che più della metà sono europee (52,9% nel 1994), <strong>in</strong> maggioranza provenienti dai paesidell'Est (33,4%); tra le s<strong>in</strong>gole cittad<strong>in</strong>anze le più numerose sono <strong>in</strong>fatti le donne orig<strong>in</strong>arie di Romania,Polonia e paesi dell'ex URSS. Alla sensibile crescita del numero delle spose dell'Europa orientale è tral'altro da imputare <strong>in</strong>teramente l'<strong>in</strong>cremento complessivo del cont<strong>in</strong>ente europeo tra il 1992 e il 1994(+13,8%), dal momento che i paesi comunitari evidenziano tra i due <strong>anni</strong> una flessione nel numerodelle donne che si sono unite <strong>in</strong> matrimonio con un cittad<strong>in</strong>o italiano, mentre gli altri paesi europei sonosostanzialmente stabili (prosp.3.3).<strong>La</strong> seconda area <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e di rilevanza numerica è rappresentata dal cont<strong>in</strong>ente americano e <strong>in</strong> par-43

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