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La presenza straniera in Italia negli anni '90 - Istat

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connazionali, le quali consentono di realizzare i progetti migratori <strong>in</strong>dividuali ed offrono il necessariosostegno sociale ai nuovi arrivati. Per queste ragioni, la componente sommersa non rilevata dovrebberisultare strettamente connessa con quella regolare o perlomeno rilevata e le <strong>in</strong>formazioni su quest'ultimapossono essere di rilievo per acquisire tasselli conoscitivi relativi anche alla prima.4.4. Un s<strong>in</strong>tetico quadro di riferimento<strong>La</strong> popolazione <strong>straniera</strong> rilevata dal censimento della popolazione del 1991 si è presentata moltodifferenziata riguardo ad aspetti quali: il motivo della <strong>presenza</strong>, e la sua durata nel tempo, i tempi e lemodalità di immigrazione e di <strong>in</strong>sediamento, l'elevata mobilità territoriale, <strong>in</strong>terna ed <strong>in</strong>ternazionale, e,da ultimo, ma il fenomeno non è meno importante degli altri, il gran numero di etnie presenti.Nell'<strong>in</strong>sieme, gli stranieri che si trovavano nel nostro paese, rilevati dal censimento del 1991 (vedifav. 4.1), rappresentano una popolazione di 643.914 persone, delle quali 356.159 residenti (pari al 55,3per cento) e 287.755 non residenti temporaneamente presenti (pari al 44,7 per cento). Di questi ultimi,108.854 sono stranieri presenti occasionai mente per affari o turismo, mentre 178.901 (pari al 27,8 percento del totale e al 62,2 per cento dei temporaneamente presenti) sono stranieri «non radicati».Analizzando la <strong>presenza</strong> <strong>straniera</strong> un fattore essenziale da considerare è, l'elevata varietà di cittad<strong>in</strong>anzeche la caratterizza e, qu<strong>in</strong>di, la complessità etnica che ne deriva (vedi fav. 4. 2).Per la totalità degli stranieri - residenti e non - sono state rilevate 175 cittad<strong>in</strong>anze diverse, di cui68 costituite da gruppi di più di mille persone. Le cittad<strong>in</strong>anze più rappresentative - cont<strong>in</strong>genti di oltre10.000 persone - sono nell'ord<strong>in</strong>e: Germania, Marocco, Stati Uniti d'America, ex Jugoslavia, Tunisia,Regno Unito, Francia, Filipp<strong>in</strong>e, Svizzera, Albania, Senegal, Polonia, Romania, Egitto, Austria, Spagnae C<strong>in</strong>a Popolare, che <strong>in</strong>sieme costituiscono più della metà (il 53,66%) del totale.~universo complessivo comprende al suo <strong>in</strong>terno notevoli diversità: residenti, non radicati e presenzeoccasionai i <strong>in</strong>sieme, come pure stranieri provenienti da paesi sviluppati e stranieri provenientida paesi <strong>in</strong> via di sviluppo o ad economia <strong>in</strong> transizione.Un'analisi maggiormente significativa può esser svolta escludendo le presenze occasionali e considerandosolamente residenti e non radicati.Analizzando le graduatorie degli stranieri residenti e degli stranieri non radicati (vedi fav. 4.3) si puòrilevare che i gruppi che occupano le prime 30 posizioni costituiscono 1'80,85% dei residenti e 1'81,79%dei non radicati.Nelle prime posizioni sono presenti stranieri provenienti da paesi sviluppati quali Stati Uniti,Germania, Francia e Regno Unito, <strong>in</strong>sieme a stranieri provenienti da paesi <strong>in</strong> via di sviluppo o ad economia<strong>in</strong> transizione, quali Marocco, ex Jugoslavia, Tunisia, Filipp<strong>in</strong>e, Senegal, Albania. Questi ultimi,<strong>in</strong> realtà, sono più frequenti: 19 tra i residenti e 21 tra i non radicati.<strong>La</strong> maggior parte degli stranieri residenti si è trasferita <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> dopo il 1986 e quasi la metà dei nonradicati era presenta da più di un anno rispetto alla data del censimento.E' una popolazione attiva, giovane, prevalentemente di sesso maschile, anche se ciò varia molto alvariare della cittad<strong>in</strong>anza considerata.<strong>La</strong> struttura per età (vedi favv. 4.4-4.9) dei residenti è molto simile a quella dei non radicati, mentreè decisamente dissimile da quella dei presenti occasionali. Per questi ultimi, <strong>in</strong>fatti, il 59,8% della popolazioneha più di 45 <strong>anni</strong>; mentre per i residenti e per i non radicati, le analoghe percentuali sono rispettivamente,il 18,2% e il 16,2%. Più <strong>in</strong> particolare, tra i residenti 2 stranieri su 3 hanno meno di 35 <strong>anni</strong>e tra i non radicati 2 stranieri su tre hanno un'età compresa tra i 15 e i 34 <strong>anni</strong>.Significative sono le percentuali dei bamb<strong>in</strong>i (0-14 <strong>anni</strong>) residenti, 11,8% contro il 6,5% dei non radicati:lo status di residente offre maggiori opportunità di creazione o di ricomposizione dei nuclei familiari.70

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