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LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano

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enagra<br />

del sesia<br />

Tipo biologico: Hscap<br />

Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta 100-160(-200) cm, con fusto ramoso, leggermente rosseggiante. Foglie alterne,<br />

ellittico-lanceolate, a margine dentato e nervo me<strong>di</strong>ano arrossato. Fiori attinomorfi in infiorescenza con asse minutamente<br />

punteggiato <strong>di</strong> rosso e apice completamente maculato (in genere dalla seconda metà <strong>di</strong> agosto); calice inizialmente verde,<br />

ma arrossato non prima <strong>di</strong> agosto; ipanzio <strong>di</strong> 30-40 mm, inizialmente ricoperto da peli acuminati, sui quali i peli ghiandolari<br />

prendono il sopravvento non prima della seconda metà <strong>di</strong> agosto; 4 petali gialli <strong>di</strong> 18-28 mm; stami 8 in due verticilli; ovario<br />

semiinfero; stilo sempre incluso tra le antere. Il frutto è una capsula lineare loculicida, a 4 valve, lunga (35-)40-48 mm,<br />

contenente abbondanti, piccoli semi non o appena alati.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: luglio-ottobre.<br />

Area d’origine: Italia nordoccidentale.<br />

Habitat: Incolti, margini stradali, greti fluviali.<br />

Distribuzione nel territorio: Pianura occidentale. Lecco (NAT), Pavia (INV).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, presumibilmente originatasi spontaneamente in Italia nordoccidentale da ceppi<br />

americani. Le date relative alla sua <strong>di</strong>ffusione sul nostro territorio non sono certe a causa della confusione tra le <strong>di</strong>verse specie:<br />

le prime raccolte in Italia risalgono al 1975 (Piemonte), quelle lombarde al 1977 (Lomellina, PV) ; la prima segnalazione per la<br />

Lombar<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> Soldano (1980b).<br />

Modalità d’introduzione: Originatasi in loco (ve<strong>di</strong>: Periodo <strong>di</strong> introduzione).<br />

Status: Invasiva.<br />

Dannosa: Sì.<br />

Impatto: Estetico-paesaggistico; inoltre minaccia la bio<strong>di</strong>versità delle comunità <strong>di</strong> greto in cui si afferma.<br />

Note: Si veda quanto scritto per Oenothera biennis.<br />

Bibliografia: Dietrich et al., 1997; Mihulka et al., 2003; Soldano, 1980b, 1993<br />

Famiglia: Onagraceae<br />

Nome scientifico: Oenothera sesitensis Soldano<br />

Nome volgare: enagra del Sesia<br />

enagra<br />

<strong>di</strong> stucchi<br />

Tipo biologico: Hbienn<br />

Descrizione: Pianta erbacea bienne, alta 120-220(-300) cm, con fusto verde, ramificato, striato <strong>di</strong> rosso o totalmente soffuso<br />

<strong>di</strong> rossastro. Foglie alterne, ellittico-lanceolate gran<strong>di</strong>, con marcata dentatura marginale e nervo me<strong>di</strong>ano bianco e incolore.<br />

Fiori attinomorfi riuniti in infiorescenza con asse profondamente picchiettato <strong>di</strong> rosso, lungo il quale le brattee me<strong>di</strong>ane<br />

mantengono una buona dentatura marginale, spesso con lembo ondulato; ; 4 petali gialli <strong>di</strong> 20-30 mm; ipanzio lungo 50-70<br />

(-75) mm che all’inizio dell’antesi (metà luglio) manca totalmente o quasi <strong>di</strong> peli ghiandolari (questi prendono il sopravvento<br />

dalla seconda metà <strong>di</strong> agosto); stami 8 in due verticilli; ovario semiinfero; stilo sempre incluso tra le antere. Il frutto è una<br />

capsula lineare loculicida, a 4 valve, lunga 23-35(-40) mm, contenente abbondanti, piccoli semi con spigoli <strong>di</strong>stintamente<br />

alati.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: luglio-ottobre.<br />

Area d’origine: Italia nordoccidentale.<br />

Habitat: Incolti, margini stradali, greti fluviali.<br />

Distribuzione nel territorio: Pressoché ovunque, nelle fasce planiziale e collinare. Bergamo (INV), Brescia (INV), Cremona<br />

(INV), Lecco (INV), Lo<strong>di</strong> (NAT), Monza e Brianza (NAT), <strong>Milano</strong> (INV), Mantova (INV), Pavia (INV), Sondrio (INV), Varese (INV).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, presumibilmente originatasi spontaneamente in Italia nord-occidentale da ceppi<br />

americani. Le date relative alla sua <strong>di</strong>ffusione sul nostro territorio non sono certe a causa della confusione tra le <strong>di</strong>verse specie:<br />

le prime raccolte in Italia sono lombarde e risalgono al 1952 (Sesto Calende, VA); la prima segnalazione per la Lombar<strong>di</strong>a è <strong>di</strong><br />

Stucchi (1956, sub O. elata).<br />

Modalità d’introduzione: Originatasi in loco (ve<strong>di</strong>: Periodo <strong>di</strong> introduzione).<br />

Status: Invasiva.<br />

Dannosa: Sì.<br />

Impatto: Estetico-paesaggistico; inoltre minaccia la bio<strong>di</strong>versità delle comunità <strong>di</strong> greto in cui si afferma.<br />

Note: Si veda quanto scritto per Oenothera biennis. La segnalazione <strong>di</strong> Stucchi (1956) per Oe elata, successivamente rettificata in Oe. renneri (Raven,<br />

1968; Stucchi, 1972) è da ricondurre a Oe. stucchii (Soldano, 1980b).<br />

Bibliografia: Dietrich et al., 1997; Mihulka et al., 2003; Raven, 1968; Soldano, 1980b, 1993; Stucchi, 1956, 1972<br />

Famiglia: Onagraceae<br />

Nome scientifico: Oenothera stucchii Soldano<br />

Nome volgare: enagra <strong>di</strong> Stucchi<br />

Sinonimi: Oenothera elata auct., non Kunth<br />

Oenothera renneri auct., non H.Scholz<br />

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