LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano
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ella <strong>di</strong> notte<br />
comune<br />
Tipo biologico: Gbulb<br />
Descrizione: Pianta erbacea perenne un po’ carnosa, con ra<strong>di</strong>ce ingrossato-bulbosa, alta 40-100 cm; fusto ascendente,<br />
ramosissimo e ingrossato ai no<strong>di</strong>, glabro o scarsamente pubescente. Foglie opposte con picciolo <strong>di</strong> 1-2 cm e lamina ovatolanceolata,<br />
intera, <strong>di</strong> 6-10×3-4 cm, acuminata all’apice, troncata o cordata alla base. Fiori in cime terminali raccorciate, a<br />
pollinazione notturna (apertura serale), più o meno profumati; involucro <strong>di</strong> 5 brattee sepaloi<strong>di</strong>; perianzio monoclamide,<br />
imbutiforme, con tubo <strong>di</strong> 25-35 mm e lembo del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 25 mm, viola, rosso, giallo, bianco o maculato. Frutto, un<br />
antocarpo (pericarpio rivestito dal tubo perianziale) involucrato dal falso calice accresciuto, globoso o ellissoidale, con parete<br />
sottile, coriacea, bruno-nerastra a maturità, segnata da deboli coste longitu<strong>di</strong>nali e rugosità, con 1 seme all’interno.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura: maggio-ottobre.<br />
Area d’origine: Sudamerica (Perù).<br />
Habitat: Muri, margini dei sentieri, presso i giar<strong>di</strong>ni, greti.<br />
Distribuzione nel territorio: In tutta la regione, planiziale; in molti luoghi soltanto casuale. Bergamo (NAT), Brescia (NAT),<br />
Cremona (CAS), Lecco (NAT), Lo<strong>di</strong> (NAT), Monza e Brianza (CAS), <strong>Milano</strong> (CAS), Mantova (CAS), Pavia (CAS), Sondrio (CAS),<br />
Varese (NAT).<br />
Periodo d’introduzione: Neofita, coltivata in Italia sin dal Cinquecento; in Lombar<strong>di</strong>a coltivata almeno dal 1785 (Hortus<br />
regius botanicus ticinensis, 1785, 1788, 1789) e ritrovata in natura almeno dal 1923 (Cozzi, 1923).<br />
Modalità d’introduzione: Deliberata, per uso floricolo.<br />
Status: Naturalizzata.<br />
Dannosa: No.<br />
Impatto: Irrilevante.<br />
Note: È una specie largamente naturalizzata lungo le coste me<strong>di</strong>terranee, che non tende a <strong>di</strong>ffondersi all’interno, sebbene qua e là possa inse<strong>di</strong>are<br />
qualche piccolo popolamento naturalizzato, per esempio in Lombar<strong>di</strong>a nell’area benacense o in provincia <strong>di</strong> Varese.<br />
Bibliografia: Cozzi, 1923; Giacomini, 1950; Hortus regius botanicus ticinensis, 1785, 1788, 1789<br />
Famiglia: Nyctaginaceae<br />
Nome scientifico: Mirabilis jalapa L.<br />
Nome volgare: bella <strong>di</strong> notte comune<br />
Sinonimo: Nyctago jalapa (L.) DC.<br />
bella <strong>di</strong> notte<br />
minore<br />
Tipo biologico: Gbulb<br />
Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra, con ra<strong>di</strong>ce napiforme ingrossata, alta 20-60 cm e fusto eretto con abbondanti<br />
ramificazioni <strong>di</strong>cotome. Foglie opposte, ovato-cuoriformi, <strong>di</strong> 5-10×4-8 cm, acute, <strong>di</strong> un verde glaucescente, intere al margine.<br />
Infiorescenze costituite da cime pauciflore, ascellari e terminali; fiori circondati a gruppi <strong>di</strong> 3-5 da un involucro largamente<br />
conico, 5-lobato, membranoso, percorso da venature, largo fino a 2 cm nel frutto. Perianzio monoclamide, imbutiforme, <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni fino a 12×8 mm, con tubo basale racchiudente l’ovario e lembo <strong>di</strong> 5 lobi rosei o violetti, bilobati all’apice; stami<br />
3-5, sporgenti, con filamento rosso-violaceo tendente a ripiegarsi a U; ovario supero, uniovulato. Il frutto è un antocarpo<br />
(pericarpio ricoperto dalla parete del tubo perianziale) monospermo, finemente tomentoso, con costolature longitu<strong>di</strong>nali.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura: giugno-settembre.<br />
Area d’origine: Nordamerica.<br />
Habitat: Ruderi, macerie, bor<strong>di</strong> <strong>di</strong> strade urbane e campestri, ferrovie.<br />
Distribuzione nel territorio: Planiziale. Bergamo (NAT), Brescia (NAT), Lo<strong>di</strong> (NAT), <strong>Milano</strong> (NAT), Pavia (NAT).<br />
Periodo d’introduzione: Neofita, coltivata nell’Orto Botanico <strong>di</strong> Padova nel 1831; in Lombar<strong>di</strong>a osservata a Pavia nel 1882 da<br />
Bozzi (1888) e, prima ancora, da Maestri (1883, sub Oxybaphus glabrifolius).<br />
Modalità d’introduzione: Deliberata (interesse ornamentale); le popolazioni lombarde derivano probabimente dalla<br />
<strong>di</strong>spersione casuale delle piante coltivate nell’orto agrario <strong>di</strong> Pavia, dove era stata introdotta volonraiamente o accidentalmente<br />
(Bozzi, 1888).<br />
Status: Naturalizzata.<br />
Dannosa: Sì.<br />
Impatto: Limitato ai margini stradali, dove compromette la bio<strong>di</strong>versità delle cenosi erbacee.<br />
Note: I fiori prodotti nella prima parte della stagione presentano sviluppo normale, con elementi vessillari (perianzio e filamenti staminali) al<br />
massimo della loro visibilità, poi i fiori successivi si fanno via via più piccoli e meno appariscenti. Tutti i tipi <strong>di</strong> fiore sono autoimpollinanti grazie al<br />
ripiegamento degli stami sullo stilo, ma i primi, nella fase iniziale della loro apertura, possono venire impollinati da piccoli insetti. La pianta in questo<br />
modo produce semi <strong>di</strong> due tipi genetici: clonali per autoimpollinazione e ricombinanti grazie alla parziale esoimpollinazione garantita dai fiori<br />
primaverili, salvaguardando così una piccola quota <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità genetica, in<strong>di</strong>spensabile -non si sa mai- per le generazioni del futuro.<br />
Bibliografia: Bozzi, 1888; Maestri, 1883; Viola, 1952<br />
Famiglia: Nyctaginaceae<br />
Nome scientifico: Mirabilis nyctaginea (Michx.) MacMill.<br />
Nome volgare: bella <strong>di</strong> notte minore, allionia comune<br />
Basionimo: Allionia nyctaginea Michx.<br />
Sinonimo: Calymenia nyctaginea (Michx.) Nutt.<br />
Oxybaphus nyctagineus (Michx.) Sweet<br />
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