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LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano

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vandellia<br />

delle risaie<br />

Famiglia: Linderniaceae<br />

Nome scientifico: Lindernia dubia (L.) Pennell<br />

Nome volgare: vandellia delle risaie, lindernia delle risaie<br />

Basionimo: Gratiola dubia L.<br />

Sinonimo: Capraria gratiolioides L.<br />

Gratiola anagallidea Michx. / Gratiola inaequalis Walter<br />

Ilysanthes attenuata (Muhl. ex Elliott) Small<br />

Ilysanthes dubia (L.) Barnhart<br />

Ilysanthes gratiolioides (L.) Benth.<br />

Ilysanthes inaequalis (Walter) Pennell<br />

Ilysanthes riparia Raf.<br />

Lindernia anagallidea (Michx.) Pennell<br />

Lindernia attenuata Muhl. ex Elliott<br />

Lindernia dubia (L.) Pennell var. anagallidea (Michx.) Cooperr<br />

Lindernia dubia (L.) Pennell var. riparia (Raf.) Fernald<br />

Lindernia gratiolioides (L.) J.Lloyd & Foucaud<br />

Tipo biologico: Tscap<br />

Descrizione: Pianta erbacea annuale, glabra, alta 5-12 cm, con fusto eretto o prostrato, ramoso specialmente nella parte<br />

superiore. Foglie opposte, da ovate a obovate, <strong>di</strong> 8-25×5-15 mm, attenuate o arrotondate alla base, con margine dentellato.<br />

Fiori solitari all’ascella delle foglie, su peduncoli <strong>di</strong> 5-12 mm, <strong>di</strong> cui gli inferiori più brevi della foglia ascellante; calice<br />

regolarmente <strong>di</strong>viso in 5 lacinie lineari <strong>di</strong> 3-5 mm; corolla lunga 7-8 mm, bianco-rosea, con tubo strettamente campanulato e<br />

lembo bilabiato a labbro superiore minore, piano, eretto, bilobato e labbro inferiore maggiore, patente, a 3 lobi; stami 4, <strong>di</strong> cui<br />

2 sterili (stamino<strong>di</strong>) e speronati alla base; ovario supero. Il frutto è una capsula setticida ovato-appuntita, subeguale al calice o<br />

più breve, contenente numerosi semi a testa foveolata.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: luglio-settembre.<br />

Area d’origine: Nordamerica sudorientale.<br />

Habitat: Risaie, greti, fanghi in ambito golenale.<br />

Distribuzione nel territorio: Planiziale, nella zona delle risaie e lungo il Po. Brescia (NAT), Cremona (NAT), Lo<strong>di</strong> (NAT), <strong>Milano</strong><br />

(INV), Mantova (INV), Pavia (INV), Varese (INV).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, giunta in Francia probabilmente con le navi da commercio nel 1850; in Italia e in Lombar<strong>di</strong>a<br />

osservata per la prima volta nel 1927 nelle risaie del milanese (Stucchi, 1949a).<br />

Modalità d’introduzione: Accidentale (presumibilmente con i risi).<br />

Status: Invasiva.<br />

Dannosa: Sì, ma solo alla produzione risicola.<br />

Impatto: Infestante, che crea soltanto uno scarso <strong>di</strong>sturbo alla bio<strong>di</strong>versità delle comunità vegetazionali <strong>di</strong> risaia.<br />

Azioni <strong>di</strong> contenimento: Eventuale <strong>di</strong>serbo in risaia.<br />

Note: Una variante dai peduncoli inferiori maggiori della foglia ascellante, dalle foglie inferiori ovate con base arrotondata o cordata e dalla<br />

capsula superante in lunghezza il calice venne identificata nel 1972 (Cook, 1973) sotto il binomio L. anagallidea (vandellia bellichina), risultando<br />

presente nelle risaie pavesi (oltre che vercellesi); anche questa specie appartiene al contingente floristico nordamericano. Una recente<br />

revisione del complesso <strong>di</strong> L. dubia (Lewis, 2000) riduce L. anagallidea a rango varietale; tuttavia secondo Brent & Wayne (2005), che hanno<br />

esaminato oltre 2200 campioni, esiste un ampio campo <strong>di</strong> variabilità che non sostiene le sud<strong>di</strong>visioni sistematiche <strong>di</strong> L. dubia. Del resto anche<br />

le recenti Standardliste della Germania (Fischer, 1998) e la Flora della Cina (Deyuan et al., 1998) sinonimizzano completamente queste specie.<br />

A fronte dell’entità esotica, ricorderemo L. procumbens (Krocker) Borbás (vandellia comune), autoctona a <strong>di</strong>stribuzione eurasiatica, propria dei<br />

suoli fangosi meso-eutrofici, temporaneamente inondati. Si <strong>di</strong>stingue facilmente per i fiori piccoli (corolla inferiore a 6 mm), provvisti <strong>di</strong> 4 stami<br />

funzionali e può essere anch’essa presente in ambiente <strong>di</strong> risaia.<br />

Bibliografia: Brent & Wayne, 2005; Cook, 1973; Deyuan et al., 1998; Fischer, 1998; Lewis, 2000; Pirola, 1964b; Stucchi, 1949a<br />

stregonia<br />

cigliata<br />

Tipo biologico: Tscap<br />

Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 30-70 cm, con fusti eretti, subglabri o puberuli. Foglie opposte, ovato-ellittiche, <strong>di</strong><br />

2-10×1-4 cm, acute, crenato-seghettate. Fiori in verticillastri biflori su spighe compatte, unilaterali, con brattee <strong>di</strong> 4-5(-7) mm,<br />

obovato-orbicolari, cuspidate, intere, leggermente più lunghe dei fiori; calice campanulato a 5 nervi, con 5 denti subeguali,<br />

lungo 1.5-2 mm, pubescente, accrescente nel frutto; corolla bilabiata, lilacina, lunga 3-4 mm, con tubo <strong>di</strong>ritto, labbro superiore<br />

a cappuccio e labbro inferiore trilobato; stami 4, <strong>di</strong>vergenti, con antere nero-purpuree, <strong>di</strong> poco eccedenti in lunghezza il<br />

labbro superiore; ovario supero. Il frutto è un trimario, cioè uno schizocarpo costituito da 4 nucule, nella fattispecie lisce o<br />

rugose esternamente.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: luglio-ottobre.<br />

Area d’origine: Asia centro-orientale.<br />

Habitat: Incolti ruderali.<br />

Distribuzione nel territorio: Varese (NAT).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, coltivata in Italia dalla fine del Settecento. Segnalata per la prima volta in Italia in Friuli-<br />

Venezia Giulia (Pol<strong>di</strong>ni, 1991), in Lombar<strong>di</strong>a osservata dal 2002 (Macchi, 2005).<br />

Modalità d’introduzione: Deliberata (erboristeria).<br />

Status: Naturalizzata.<br />

Dannosa: No.<br />

Impatto: Irrilevante<br />

Azioni <strong>di</strong> contenimento: Non necessarie.<br />

Bibliografia: Macchi, 2005; Pol<strong>di</strong>ni, 1991<br />

Famiglia: Lamiaceae<br />

Nome scientifico: Elsholtzia ciliata (Thunb.) Hyl.<br />

Nome volgare: stregonia cigliata<br />

Basionimo: Sideritis ciliata Thunb.<br />

Sinonimo: Elsholtzia cristata Willd.<br />

Elsholtzia patrinii (Lepech.) Garcke<br />

Mentha patrinii Lepech.<br />

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