03.12.2012 Views

LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano

LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano

LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

peste<br />

d’acqua<br />

dI nuttall<br />

Famiglia: Hydrocharitaceae<br />

Nome scientifico: Elodea nuttallii (Planch.) H.St.john<br />

Nome volgare: peste d’acqua <strong>di</strong> Nuttall<br />

Basionimo: Anacharis nuttallii Planch.<br />

Sinonimi: Anacharis callitrichoides auct., non Rich.<br />

Elodea callitrichoides auct., non (Rich.) Casp.<br />

Elodea ernstiae auct., non H.St.john<br />

Philotria nuttallii (Planch.) Rydb.<br />

Tipo biologico: Hyrad<br />

Descrizione: Erba acquatica con fusti sommersi, ramosi, fogliosi su tutta la lunghezza, in particolare nella parte <strong>di</strong>stale. Foglie<br />

verticillate a 3, sessili, intere, lanceolate, appuntite e ricurve all’estremità, vagamente ritorte, color verde chiaro; sono lunghe<br />

circa 10 mm, con apice da strettamente acuto ad acuminato, larghe 0.4 ± 0.02 mm (misura da prendere 0.5 mm al <strong>di</strong> sotto<br />

dell’apice). Fiori unisessuali (pianta <strong>di</strong>oica) <strong>di</strong> 3-5 mm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, con perianzio <strong>di</strong> 6 segmenti violetti.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: giugno-luglio.<br />

Area d’origine: Nordamerica.<br />

Habitat: Acque correnti, stagni, laghi.<br />

Distribuzione nel territorio: Ovunque, dalla pianura alla montagna; è tra le specie esotiche che raggiungono le maggiori<br />

altitu<strong>di</strong>ni (galasso & Banfi, 2009), arrivando sino a 1˙885 m s.l.m. nei Laghetti <strong>di</strong> Bruffione e a 1˙890 m nel Laghetto <strong>di</strong> Mignolo<br />

superiore, entrambi nel gruppo dell’Adamello (BS). Bergamo (NAT), Brescia (INV), Cremona (INV), Lecco (NAT), Lo<strong>di</strong> (INV),<br />

<strong>Milano</strong> (INV), Mantova (INV), Pavia (NAT).<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, segnalata per la prima volta in Lombar<strong>di</strong>a da Desfayes (1995) che la raccolse nel 1989 a<br />

Crone (comune <strong>di</strong> Idro) sul Lago d’Idro (BS); secondo lo stesso autore la precedente segnalazione <strong>di</strong> E. canadensis <strong>di</strong> Béguinot<br />

(1931) per il medesimo lago potrebbe essere ricondotta a E. nuttallii, anche se, secondo noi, nel frattempo potrebbe essere<br />

stata sostituita dalla nuova esotica analogamente a quanto avvenuto in altri corpi d’acqua.<br />

Modalità d’introduzione: Deliberata, per commercio ortofloricolo (laghetti, acquari ecc.).<br />

Status: Invasiva.<br />

Dannosa: Sì.<br />

Impatto: Localmente può andare incontro ad esplosioni demografiche, a scapito della flora acquatica in<strong>di</strong>gena, con<br />

conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità. È specie inclusa nella lista nera delle specie alloctone vegetali oggetto <strong>di</strong> monitoraggio,<br />

contenimento o era<strong>di</strong>cazione, allegata alla l.r. 10 / 2008 della Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Azioni <strong>di</strong> contenimento: La lotta per il controllo delle specie acquatiche è <strong>di</strong>fficile: per via meccanica si deve intervenire<br />

in estate, ma il miglior approccio è la prevenzione. Acquistando piante per stagni e acquari, è più corretto puntare su specie<br />

in<strong>di</strong>gene ed è necessario che questo principio si affermi nel pensare comune; gli acquari che contengono elodea o altre<br />

acquatiche aliene non devono essere mai svuotati <strong>di</strong>rettamente nei laghi o nei fiumi, ma su un supporto asciutto e ben<br />

esposto al sole, lontano da possibili convogliamenti verso corpi d’acqua.<br />

Note: Si incontrano due fenotipi, spesso conviventi o persino presenti sulla medesima pianta, uno con foglie corte e ricurve, l’altro con foglie<br />

lunghe e piane o ± ritorte. Quest’ultimo in Europa (es. Wolff, 1980; Vanderpoorten et al., 2000) è stato a volte interpretato appartenere a un’altra<br />

specie, E. callitrichoides (= E. ernstiae); tuttavia, indagini morfologiche accurate e analisi del DNA (AFLP) hanno mostrato come questi due fenotipi<br />

siano entrambi espressioni <strong>di</strong> E. nuttallii (Vanderpoorten et al., 2000). Spesso confusa con E. canadensis, che si <strong>di</strong>fferenzia per le foglie con apice da<br />

largamente acuto a ottuso, larghe 1.1 ± 0.03 mm (misura da prendere 0.5 mm al <strong>di</strong> sotto dell’apice) (Simpson, 1988).<br />

Bibliografia: Aeschimann et al., 2004; galasso & Banfi, 2009; Bonali et al., 2006a; Béguinot, 1931; Desfayes, 1995; Simpson, 1988; Vanderpoorten<br />

et al., 2000; Wolff, 1980; zanotti, 2000<br />

peste<br />

d’acqua<br />

arrIccIata<br />

Tipo biologico: Hyrad<br />

Descrizione: Erba acquatica con fusti cilindrici (<strong>di</strong>ametro 2-3 mm) sommersi, ramosi. Foglie lineari, traslucide, verde scuro,<br />

lunghe 20-30 mm, con due minute squame nodali, con margine intero, ottuse, fortemente arcuato-ricurve, conferenti un<br />

caratteristico aspetto arricciato alle fronde, le inferiori in file elicoidali, le superiori verticillate a 4 o più. Pianta <strong>di</strong>oica, con<br />

infiorescenze avvolte in spate tubulose, ascellari, sessili, le maschili multiflore, le femminili 1(-3)-flore; fiori con 3 sepali e 3<br />

petali subeguali; i maschili, all’apertura della spata, <strong>di</strong>staccantisi e galleggianti sull’acqua (come in Vallisneria) con 3 stami e 3<br />

stamino<strong>di</strong>; i femminili con ovario sessile all’interno della spata, prolungato all’apice in 3 stili bifi<strong>di</strong>, liberi.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura: agosto-settembre.<br />

Area d’origine: Africa tropicale e subtropicale.<br />

Habitat: Canali, acque stagnanti, laghi.<br />

Distribuzione nel territorio: In ambito planiziale. Bergamo (NAT), Brescia (INV), Cremona (NAT), Lo<strong>di</strong> (NAT), <strong>Milano</strong> (NAT),<br />

Mantova (NAT), Pavia (NAT), Varese (NAT). [Blyxa japonica: Pavia (NAT).] [Vallisneria americana: Brescia (NAT), <strong>Milano</strong> (NAT).]<br />

Periodo d’introduzione: Neofita, raccolta per la prima volta in Italia e in Lombar<strong>di</strong>a nel 1947 sul Lago Maggiore ad Angera<br />

da Koch (1950).<br />

Modalità d’introduzione: Deliberata, per piante d’acquario e da giar<strong>di</strong>naggio palustre.<br />

Status: Invasiva.<br />

Dannosa: Sì.<br />

Impatto: Localmente può andare incontro ad esplosioni demografiche, a scapito della flora acquatica in<strong>di</strong>gena, con<br />

conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità.<br />

Azioni <strong>di</strong> contenimento: La lotta per il controllo delle specie acquatiche è <strong>di</strong>fficile: per via meccanica si deve intervenire<br />

in estate, ma il miglior approccio è la prevenzione. Acquistando piante per stagni e acquari, è più corretto puntare su specie<br />

in<strong>di</strong>gene ed è necessario che questo principio si affermi nel pensare comune; gli acquari che contengono acquatiche aliene<br />

non devono essere mai svuotati <strong>di</strong>rettamente nei laghi o nei fiumi, ma su un supporto asciutto e ben esposto al sole, lontano<br />

da possibili convogliamenti verso corpi d’acqua.<br />

Note: Fa parte <strong>di</strong> quel contingente alieno tropicale capace <strong>di</strong> oltrepassare abbondantemente il confine della zona temperata. Alle Hydrocharitaceae<br />

appartengono altre due aliene naturalizzate nel nostro territorio: Blyxa japonica (Miq.) Maxim. ex Asch. & gürke (= Hydrilla j. Miq.; peste d’acqua<br />

giapponese) e Vallisneria americana Michx. (vallisneria americana). La prima, segnalata per le risaie pavesi da Pirola (1964b), si riconosce per le<br />

foglie piane (non arcuate), con margine minutamente denticolato. La seconda, segnalata da Frattini (2008) per la pianura bresciana dove è nota<br />

da oltre un decennio, ma presente anche a <strong>Milano</strong> nel Naviglio della Martesana, è simile all’autoctona Vallisneria spiralis L., ma maggiore: le foglie<br />

possono giungere a 1.1 m.<br />

Bibliografia: Koch, 1950; Frattini, 2008; Pirola, 1964a, 1964b; Stucchi, 1953b; Wolff, 1980<br />

Famiglia: Hydrocharitaceae<br />

Nome scientifico: Lagarosiphon major (Ridl.) Moss<br />

Nome volgare: peste d’acqua arricciata<br />

Basionimo: Lagarosiphon muscoides Harv. var. major Ridl.<br />

40 41

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!