LA FLORA ESOTICA LOMBARDA - Comune di Milano
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peste<br />
d’acqua<br />
dI nuttall<br />
Famiglia: Hydrocharitaceae<br />
Nome scientifico: Elodea nuttallii (Planch.) H.St.john<br />
Nome volgare: peste d’acqua <strong>di</strong> Nuttall<br />
Basionimo: Anacharis nuttallii Planch.<br />
Sinonimi: Anacharis callitrichoides auct., non Rich.<br />
Elodea callitrichoides auct., non (Rich.) Casp.<br />
Elodea ernstiae auct., non H.St.john<br />
Philotria nuttallii (Planch.) Rydb.<br />
Tipo biologico: Hyrad<br />
Descrizione: Erba acquatica con fusti sommersi, ramosi, fogliosi su tutta la lunghezza, in particolare nella parte <strong>di</strong>stale. Foglie<br />
verticillate a 3, sessili, intere, lanceolate, appuntite e ricurve all’estremità, vagamente ritorte, color verde chiaro; sono lunghe<br />
circa 10 mm, con apice da strettamente acuto ad acuminato, larghe 0.4 ± 0.02 mm (misura da prendere 0.5 mm al <strong>di</strong> sotto<br />
dell’apice). Fiori unisessuali (pianta <strong>di</strong>oica) <strong>di</strong> 3-5 mm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, con perianzio <strong>di</strong> 6 segmenti violetti.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura: giugno-luglio.<br />
Area d’origine: Nordamerica.<br />
Habitat: Acque correnti, stagni, laghi.<br />
Distribuzione nel territorio: Ovunque, dalla pianura alla montagna; è tra le specie esotiche che raggiungono le maggiori<br />
altitu<strong>di</strong>ni (galasso & Banfi, 2009), arrivando sino a 1˙885 m s.l.m. nei Laghetti <strong>di</strong> Bruffione e a 1˙890 m nel Laghetto <strong>di</strong> Mignolo<br />
superiore, entrambi nel gruppo dell’Adamello (BS). Bergamo (NAT), Brescia (INV), Cremona (INV), Lecco (NAT), Lo<strong>di</strong> (INV),<br />
<strong>Milano</strong> (INV), Mantova (INV), Pavia (NAT).<br />
Periodo d’introduzione: Neofita, segnalata per la prima volta in Lombar<strong>di</strong>a da Desfayes (1995) che la raccolse nel 1989 a<br />
Crone (comune <strong>di</strong> Idro) sul Lago d’Idro (BS); secondo lo stesso autore la precedente segnalazione <strong>di</strong> E. canadensis <strong>di</strong> Béguinot<br />
(1931) per il medesimo lago potrebbe essere ricondotta a E. nuttallii, anche se, secondo noi, nel frattempo potrebbe essere<br />
stata sostituita dalla nuova esotica analogamente a quanto avvenuto in altri corpi d’acqua.<br />
Modalità d’introduzione: Deliberata, per commercio ortofloricolo (laghetti, acquari ecc.).<br />
Status: Invasiva.<br />
Dannosa: Sì.<br />
Impatto: Localmente può andare incontro ad esplosioni demografiche, a scapito della flora acquatica in<strong>di</strong>gena, con<br />
conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità. È specie inclusa nella lista nera delle specie alloctone vegetali oggetto <strong>di</strong> monitoraggio,<br />
contenimento o era<strong>di</strong>cazione, allegata alla l.r. 10 / 2008 della Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Azioni <strong>di</strong> contenimento: La lotta per il controllo delle specie acquatiche è <strong>di</strong>fficile: per via meccanica si deve intervenire<br />
in estate, ma il miglior approccio è la prevenzione. Acquistando piante per stagni e acquari, è più corretto puntare su specie<br />
in<strong>di</strong>gene ed è necessario che questo principio si affermi nel pensare comune; gli acquari che contengono elodea o altre<br />
acquatiche aliene non devono essere mai svuotati <strong>di</strong>rettamente nei laghi o nei fiumi, ma su un supporto asciutto e ben<br />
esposto al sole, lontano da possibili convogliamenti verso corpi d’acqua.<br />
Note: Si incontrano due fenotipi, spesso conviventi o persino presenti sulla medesima pianta, uno con foglie corte e ricurve, l’altro con foglie<br />
lunghe e piane o ± ritorte. Quest’ultimo in Europa (es. Wolff, 1980; Vanderpoorten et al., 2000) è stato a volte interpretato appartenere a un’altra<br />
specie, E. callitrichoides (= E. ernstiae); tuttavia, indagini morfologiche accurate e analisi del DNA (AFLP) hanno mostrato come questi due fenotipi<br />
siano entrambi espressioni <strong>di</strong> E. nuttallii (Vanderpoorten et al., 2000). Spesso confusa con E. canadensis, che si <strong>di</strong>fferenzia per le foglie con apice da<br />
largamente acuto a ottuso, larghe 1.1 ± 0.03 mm (misura da prendere 0.5 mm al <strong>di</strong> sotto dell’apice) (Simpson, 1988).<br />
Bibliografia: Aeschimann et al., 2004; galasso & Banfi, 2009; Bonali et al., 2006a; Béguinot, 1931; Desfayes, 1995; Simpson, 1988; Vanderpoorten<br />
et al., 2000; Wolff, 1980; zanotti, 2000<br />
peste<br />
d’acqua<br />
arrIccIata<br />
Tipo biologico: Hyrad<br />
Descrizione: Erba acquatica con fusti cilindrici (<strong>di</strong>ametro 2-3 mm) sommersi, ramosi. Foglie lineari, traslucide, verde scuro,<br />
lunghe 20-30 mm, con due minute squame nodali, con margine intero, ottuse, fortemente arcuato-ricurve, conferenti un<br />
caratteristico aspetto arricciato alle fronde, le inferiori in file elicoidali, le superiori verticillate a 4 o più. Pianta <strong>di</strong>oica, con<br />
infiorescenze avvolte in spate tubulose, ascellari, sessili, le maschili multiflore, le femminili 1(-3)-flore; fiori con 3 sepali e 3<br />
petali subeguali; i maschili, all’apertura della spata, <strong>di</strong>staccantisi e galleggianti sull’acqua (come in Vallisneria) con 3 stami e 3<br />
stamino<strong>di</strong>; i femminili con ovario sessile all’interno della spata, prolungato all’apice in 3 stili bifi<strong>di</strong>, liberi.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura: agosto-settembre.<br />
Area d’origine: Africa tropicale e subtropicale.<br />
Habitat: Canali, acque stagnanti, laghi.<br />
Distribuzione nel territorio: In ambito planiziale. Bergamo (NAT), Brescia (INV), Cremona (NAT), Lo<strong>di</strong> (NAT), <strong>Milano</strong> (NAT),<br />
Mantova (NAT), Pavia (NAT), Varese (NAT). [Blyxa japonica: Pavia (NAT).] [Vallisneria americana: Brescia (NAT), <strong>Milano</strong> (NAT).]<br />
Periodo d’introduzione: Neofita, raccolta per la prima volta in Italia e in Lombar<strong>di</strong>a nel 1947 sul Lago Maggiore ad Angera<br />
da Koch (1950).<br />
Modalità d’introduzione: Deliberata, per piante d’acquario e da giar<strong>di</strong>naggio palustre.<br />
Status: Invasiva.<br />
Dannosa: Sì.<br />
Impatto: Localmente può andare incontro ad esplosioni demografiche, a scapito della flora acquatica in<strong>di</strong>gena, con<br />
conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità.<br />
Azioni <strong>di</strong> contenimento: La lotta per il controllo delle specie acquatiche è <strong>di</strong>fficile: per via meccanica si deve intervenire<br />
in estate, ma il miglior approccio è la prevenzione. Acquistando piante per stagni e acquari, è più corretto puntare su specie<br />
in<strong>di</strong>gene ed è necessario che questo principio si affermi nel pensare comune; gli acquari che contengono acquatiche aliene<br />
non devono essere mai svuotati <strong>di</strong>rettamente nei laghi o nei fiumi, ma su un supporto asciutto e ben esposto al sole, lontano<br />
da possibili convogliamenti verso corpi d’acqua.<br />
Note: Fa parte <strong>di</strong> quel contingente alieno tropicale capace <strong>di</strong> oltrepassare abbondantemente il confine della zona temperata. Alle Hydrocharitaceae<br />
appartengono altre due aliene naturalizzate nel nostro territorio: Blyxa japonica (Miq.) Maxim. ex Asch. & gürke (= Hydrilla j. Miq.; peste d’acqua<br />
giapponese) e Vallisneria americana Michx. (vallisneria americana). La prima, segnalata per le risaie pavesi da Pirola (1964b), si riconosce per le<br />
foglie piane (non arcuate), con margine minutamente denticolato. La seconda, segnalata da Frattini (2008) per la pianura bresciana dove è nota<br />
da oltre un decennio, ma presente anche a <strong>Milano</strong> nel Naviglio della Martesana, è simile all’autoctona Vallisneria spiralis L., ma maggiore: le foglie<br />
possono giungere a 1.1 m.<br />
Bibliografia: Koch, 1950; Frattini, 2008; Pirola, 1964a, 1964b; Stucchi, 1953b; Wolff, 1980<br />
Famiglia: Hydrocharitaceae<br />
Nome scientifico: Lagarosiphon major (Ridl.) Moss<br />
Nome volgare: peste d’acqua arricciata<br />
Basionimo: Lagarosiphon muscoides Harv. var. major Ridl.<br />
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