Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 99.pdf - Bibliotheca ...
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VIE VIE 3-17<br />
netnici dell'Austria o ila amici infingar- fo^sc internnienle i.Tsciila «'vescovi, cos'i<br />
cli.clieyuaitlavaiiocon Iranquillitìi e soil- anche la no(niiia tlc'professoii ili teologia,<br />
(lisfazione la pugna mortale ilei leone. \i 5." Glie il cleio ahhi i la snpieoia ilnezio-<br />
rlii non avrebbe detto <strong>di</strong>e la stella del- ne delle scuole. Fiiiiilmetite l'Eoiscopato<br />
l'Ausilia era per olluscarsi ? Eppure el- d'Aiistri.i [)iotestò contro l'ingerenza del<br />
la reìislelle alle procelle , e risor-e da potere secolare nelle varie (|nesli(jni <strong>di</strong>e<br />
(jtiesle pugne terribili più splen<strong>di</strong>da e soiiosen>plice(nente ecclesiastiche. L'uuli-<br />
piìi influente <strong>di</strong> prima! Un'armata [)ro- rizzo concludeva, che la Chiesi sola ali-<br />
de e irremovibile, che portò le sue bau* bia la libera amministrazione ile'beni ec-<br />
<strong>di</strong>ere vittoriose traverso a turbini delle desiaslici, e che i vescovi potessero con-<br />
rivoluzioni e delle battaglie, e atterrò ferire i benelizi nel caso ov'ella abbia il<br />
tutti gì* impe<strong>di</strong>iuenti , e così pure la fé- <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> padronato. Queste l'enne do-<br />
deltà <strong>di</strong> (pielle provincie<strong>di</strong>e furonoinac- luande de' vescovi della monarchia aii*<br />
ccNsib<strong>di</strong> alle se<strong>di</strong>zioni della rivolta e con- striaca fecero nella <strong>di</strong>eta <strong>di</strong> Kiemsier una<br />
servarono l'antico amore alla casa impe- sulliciente iinpre>sione, (ler<strong>di</strong>è essa ab-<br />
rante, furono gli elementi che salvarono bandonasse la materia delle questioni re-<br />
l'Auslria dalle sfrenate bufere del lem- ligiose parziali, eil intraprendesse risolu-<br />
po, non che l'atto magnanimo e <strong>di</strong> abne- tamente a <strong>di</strong>scutere con ponderazione la<br />
gazione <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando I. Imperocché grande questione della libertà religiosa,<br />
narrai ne'vol. LXXXIII, p. 23o, XCIII, L'energico esempio de' vescovi dell' Au-<br />
p. 78, e altrove, che <strong>di</strong>morando Per<strong>di</strong>- stria Sruebbe stato bene fjsse imitato<br />
nando 1 in Olmiitz, volle rinunziare l'im- dall'Episcopato d'altri paesi, che si <strong>di</strong>cepero<br />
al fratello arciduca Francesco Car- vano più liberi e più religiosi della mo-<br />
lo; ma questi non volendo accettare, <strong>di</strong>- narchia austriaca. Il clero <strong>di</strong> ciascun luo-<br />
chiaiò maggiore il suo figlio priaiogenilo go ha nella sua aggregazione tutti que'<br />
Francesco Giuseppe il I.' <strong>di</strong>cembre 1 848, mezzi che sono atti per mantenere interi<br />
e nel dì seguente lo zio imperatore elFet- j suoi <strong>di</strong>ritti, e fire rispettare la libertà<br />
tuo l'ab<strong>di</strong>cazione in suo favore, e si riliiò dovuta al suo sagro carattere. Questi fé-<br />
cuH'imperatrice IMarianna a Praga, ove liei inizii furono fecon<strong>di</strong> a suo tem[)o<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>morano. Il 3 seguì nella residenza ar- ubertose conseguenze, che alla sua volta<br />
ci vescovile l' inaugurazione del regnante celebrerò. Intanto il parlamento <strong>di</strong> R.reni-<br />
Francesco Giuseppe I, il quale tosto pub- sier, dopo molte iliscussioni , mostrando<br />
blicò un manifesto, con cui si propose d'esser fedele a'suoi principii liberdli, a-<br />
riunire tutti i paesi e tutte le stirpi del- dottò il § 1 3 de'<strong>di</strong>ritti fondameiitaji con<br />
la monarchia in un gran corpo <strong>di</strong> stato, qualche mo<strong>di</strong>fìcazione,<strong>di</strong>chiarando: .. Ad<br />
e <strong>di</strong> rigenerarla per ripristinare l'or<strong>di</strong>ne ogni citta<strong>di</strong>no austriaco è guarentita la<br />
turbato, a guarentigia d'un felice e glo- libertà della fede. Essi non hanno nessua<br />
iloso avvenire. Nel seguente anno il de- limite nell' esercizio esterno e pubblico<br />
10 d'Austria cominciò a desiarsi in favo- della loro religione, semprechè non sia<br />
re della libertà religiosa. Molti vescovi contrario al <strong>di</strong>ritto (!) o a'costumi, o non<br />
in<strong>di</strong>rizzaronopelizionialla<strong>di</strong>ela<strong>di</strong>Krem- <strong>di</strong>stragga i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>' loro doveri come<br />
sier, colle quali domandarono: i ° Che il citta<strong>di</strong>ni dello stalo". Frattanto avvenne<br />
clero avesse la sua rappresentanza nel se- quanto si andava <strong>di</strong>cendo. Tutto il lavo-<br />
no dell'assemblea. 2." Che la comunica- ro della costituente, per compilare la cosli-<br />
zioiie del clero col Sommo Pontefice fos- tuzione colle migliorie (luliliche promes-<br />
se libera. 3." Che la giuris<strong>di</strong>zione episco- se da Fer<strong>di</strong>nando I, fu inutile, perchè do-<br />
pale e le leggi canoniche fossero maute- pò molti mesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, l'opera del-<br />
iiulc. 4-° Che la <strong>di</strong>iejione de' seminari la coslituziooe non fu portata a con<strong>di</strong>i-