Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 99.pdf - Bibliotheca ...
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vie vie 43<br />
timlio ilei nome <strong>di</strong> [)0[)nlo [icr imporre ijucslo secolo svenliiralo, i.l»e Iciulouo a<br />
al vero popolo il loro giogo «li terrò, e sciugliere i vincoli ilellu socielì», a Iravol-<br />
coiuliirre iid elFelto i loro iiiulvagi <strong>di</strong>vi- gerla nel <strong>di</strong>iìor<strong>di</strong>ne, e riportarla allo stato<br />
sniueiiti? Sono essi i veri ribelli, che deb- della barbarie e del paf^aiiesinto. l^er (juebono<br />
paventare i Ireineii<strong>di</strong> castiglii «li sti fini si vorrebbe gettare il roiiiaiio<br />
quello slesso sdegnato Signore, che già fra Punlefice nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> privato, sen-<br />
ti popolo d' Israele o opri voragini per za sud<strong>di</strong>ti e senza regno ; si attenta per-<br />
subissare i rivoltosi, o mandò fuoco per ciò al suo temporale «loniinio, e con arli<br />
incenerirli. Inielici ! S'i sono uniti a «jue- le più nefande si cerca ora <strong>di</strong> riilmlo a<br />
gli empi e miscredenti che a «piesti giorni più stretti coutìni, ma col fìsso inten<strong>di</strong>-<br />
lanno una nuova guerra contro la Ghie- mento <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggerlo allatto ed annieu-<br />
sa <strong>di</strong> Gesù Cristo. IMa questa Chiesa «j tarlo. Non si fa conto dell'enoraje ingiùpur<br />
quella, che sa cres^cere ed abbellirsi slizia, che si commetterebbe contro un<br />
nelle persecuzioni, che se non si gloria sovrano il più legiltimoe il più mite, che<br />
nellecose prospere, neppur si abbatte nel- sia sulla terra : si fa mostra <strong>di</strong> <strong>di</strong>scooo-<br />
l'avverse, e s'è avvezza a combattimenti scere, o si <strong>di</strong>sprezza 1' altissimo fine, per<br />
ed assalti, è avvezza purea vittoriee ti ion- cui la <strong>di</strong>vina Provvidenza badato un<br />
fi. Mirano i suoi nemici ad umiliarla, av- trono al Piomano Pontclice, cioè per la<br />
vilirla e renderla schiava; e peichède- libertà della Chiesa e per riii<strong>di</strong>[)enden-<br />
pressa la testa perdono vigore tulle le za <strong>di</strong> lui, che la governa. Torna inutile<br />
membra del corpo, e percosso il p-.islore per costoro il <strong>di</strong>re, che la violazione de'<br />
si <strong>di</strong>sperde il giegge, si vtjlgono temerari supremi <strong>di</strong>ritti del principe il piùaugu-<br />
e sacrileghi contro l'augusto Capo <strong>di</strong> es- sloe il più venerabile, èiusieme un aliensa,<br />
il Vicario<strong>di</strong> Gesìi Cristo, Ed oh! quan- tato sacrilego contro tolta la Chiesa, un<br />
te amarezze ed allanni gli versano in se- insulto a lutto il caltolicismo, uu'iugiu-<br />
no ! In quanti mo<strong>di</strong> e eoo (juanlearli cer- ria che nel suo Vicario si la alla persona<br />
cano <strong>di</strong> oltraggiarlo, reo d'una sola col- stessa <strong>di</strong> Gesù Cristo. E quale ragione<br />
pa al cospetto de' suoi ollensori, quella può mai valere contra la forza e rinif[ui-<br />
cioè <strong>di</strong> non averne nessuna ! Cospirano a là V Può rispettare S;ncerameute alcun<br />
danno suo e della Sede apostolica, nien- <strong>di</strong>ritto chi non rispella e non teme Dio ?<br />
zogna ed ipocrisia, miscreoenza ed em- Ma questo Dio che spezza l'arco de'forli,<br />
pietà, iu<strong>di</strong>ilerenza ed ateismo ^ orgoglio calla cui voce si commuove la terra, tre-<br />
e ambizione, JMa perchè tanto contro <strong>di</strong> mano i cieli, e s'inchinano i regni, saprà<br />
lui fremono i superbi figli degli uomini, a suo tempo farsi conoscere e farsi temefigli<br />
<strong>di</strong> Belial ? Non sanno, che il Vati- re. Egli ha detto:» 1 desiderii degli em^<br />
cano è uno scoglio, in cui non si urta im- pi periranno : io sperderò la saggezza de<br />
puneraenteV Perchè me<strong>di</strong>tano cose vane sapienti della terra, confonderò la pru-<br />
ed ingiuste ? Vogliono privarlo della li- denza degl'intelligenti". Dall'alto de'cie-<br />
berta e dell' in<strong>di</strong>pendenza nell' esercizio li veglia sulla Chiesa, e se pe' giu<strong>di</strong>zi<br />
dell'apostolico ministero : non vogliono incomprensibili <strong>di</strong> sua <strong>di</strong>vina sapienza<br />
che sia più libera la sua parola, che sie- permeile, che sia combattuta e perseno<br />
liberi i suoi voleri , e che i fedeli <strong>di</strong> guitata, non può perraellere che siaviu-<br />
lutto il mondo possano liberamente u- ta. E infallibile la sua promessa ; la sua<br />
«lime gli oracoli per legge delle loro co- potenza è infinita :;;yr^;t; //(/èri /jo/i/^r^/e-<br />
scienze. Vogliono in questa misera Italia viiLebunt. E non è il Signore che ha ec-<br />
<strong>di</strong>struggere il più forte baluardo contro citalo si straor<strong>di</strong>nario movimento e sì<br />
dell'errore e la sfrenata licenza, contro grande entusiasmo in tutto l'Orbe callo-<br />
quo' perversi piincipii lauto famosi \Vk lieo a favore del Papa e della s. Sede ?