La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 103<br />
manifestava il proprio entusiasmo per la promettente Girl –<br />
<strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> aver ricevuto da Illica un «brutto primo atto M[aria]<br />
A[ntonietta]» 105 ); dopo la decisione <strong>di</strong> Puccini <strong>di</strong> accantonare<br />
l’Austriaca i rapporti con il librettista si raffreddarono<br />
notevolmente, degenerando in una vera e propria rottura <strong>del</strong>la<br />
loro lunga amicizia. Solo <strong>di</strong>versi anni più tar<strong>di</strong> ci sarebbe stato<br />
un riavvicinamento.<br />
Quanto all’‘opera americana <strong>del</strong> <strong>West</strong>’, Puccini aveva<br />
avuto modo <strong>di</strong> venire a contatto con l’ambiente <strong>del</strong> gold rush<br />
durante il proprio soggiorno a New York tra gennaio e febbraio<br />
<strong>del</strong> 1907 (lo scopo <strong>del</strong> viaggio era quello <strong>di</strong> assistere ad una<br />
serie <strong>di</strong> riprese <strong>del</strong>le proprie opere al Metropolitan Opera<br />
House). All’interno <strong>del</strong>la sopracitata lettera <strong>del</strong> 18 febbraio a<br />
Tito Ricor<strong>di</strong> – in cui il compositore, lamentando la carenza <strong>di</strong><br />
soggetti, esprimeva le proprie riserve in merito a Conchita – si<br />
trova il primo accenno ad una possibile presa in considerazione<br />
<strong>del</strong>l’ambiente western:<br />
Anche qui [a New York – n.d.r.] ho cercato <strong>di</strong> trovare nuovi<br />
soggetti, ma non c’è nulla <strong>di</strong> possibile, o meglio <strong>di</strong> completo.<br />
Buoni accenni ne ho trovati in Belasco, ma niente <strong>di</strong> chiuso, <strong>di</strong><br />
solido, <strong>di</strong> completo. L’ambiente <strong>del</strong> <strong>West</strong> mi piace, ma in tutte le<br />
«pièces» che ho visto ho trovato solo qualche scena qua e là. Mai<br />
una linea semplice, tutta farragine e, a volte, cattivo gusto e<br />
vecchio gioco. [...] Prima <strong>di</strong> partire devo avere un abboccamento<br />
con Belasco, ma ci spero poco. Anche Long [...] vuole espormi un<br />
argomento. Andrò ancora a vedere una commovente commeda<br />
belaschiana, The Music Master, e un’altra <strong>di</strong> Hauptmann che mi<br />
<strong>di</strong>cono bene, e poi ho finito. 106<br />
Puccini scrisse questa lettera dopo aver già assistito al<br />
dramma <strong>di</strong> Belasco The Girl of the Golden <strong>West</strong> (che gli fu<br />
segnalato, pare, prima <strong>del</strong> suo imbarco per la Costa Orientale,<br />
dal marchese Antinori); tuttavia, non vi si riscontra alcun segno<br />
<strong>di</strong> entusiasmo nei confronti <strong>del</strong>la pièce americana. Il primo<br />
accenno alla Girl si ha, infatti, soltanto in aprile, quando<br />
Puccini scrisse all’amica e confidente Sybil Seligman <strong>di</strong> aver<br />
ricevuto una copia <strong>del</strong> dramma <strong>di</strong>rettamente da Belasco. Poco<br />
105 Lettera a Giulio Ricor<strong>di</strong> <strong>del</strong> 26 agosto 1907, Ibid., n. 521, p.353.<br />
106 Lettera a Tito Ricor<strong>di</strong> <strong>del</strong> 18 febbraio 1907, Ibid., n. 500, pp. 340-341.