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La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia

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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 44<br />

potrebbe vedere, in questo senso, una struttura schematizzabile<br />

nel modo seguente:<br />

A – B – A’<br />

in cui A rappresenta il «tema <strong>del</strong> gioco» nella sua veste<br />

originaria [5], A’ ne costituisce la forma ritmicamente più<br />

mossa [cinque dopo 8], mentre B è la sezione ‘contrastante’<br />

<strong>del</strong>la forma tripartita.<br />

Tale motivo era, infatti, comparso per l’ultima volta al<br />

momento <strong>del</strong>l’ingresso <strong>di</strong> Happy e Sid (5, appunto), lasciando,<br />

poi, spazio all’accenno <strong>del</strong>la canzone Dooda Day e, quin<strong>di</strong>,<br />

allo sviluppo orchestrale <strong>di</strong> brevi motivi impiegati quale sfondo<br />

<strong>del</strong>lo scambio <strong>di</strong> battute tra i ragazzi. I sottili riman<strong>di</strong> sonori<br />

realizzati dal fluire <strong>di</strong> tali piccoli gruppi, seppur troppo brevi e,<br />

per così <strong>di</strong>re, transitori per essere qualificati in senso tematico,<br />

assolvono l’importante funzione <strong>di</strong> creare coesione e, nel<br />

contempo, <strong>di</strong> dare ritmo ad una pagina <strong>del</strong> dramma scan<strong>di</strong>ta<br />

esclusivamente da un’azione incalzante.<br />

Sotto questo aspetto la mise en scène si mostra in perfetta<br />

simbiosi con la partitura, coor<strong>di</strong>nando con precisione i<br />

movimenti <strong>degli</strong> uomini per far sì che non si creino stridenti<br />

momenti <strong>di</strong> stasi; un posto <strong>di</strong> primo piano va all’affaccendarsi<br />

<strong>di</strong> Nick, il bartender, che si destreggia fra bicchieri, sigari e<br />

bottiglie da un capo all’altro <strong>del</strong> Saloon, offrendo lo spunto per<br />

la messa a fuoco musicale <strong>di</strong> alcuni piccoli episo<strong>di</strong>. È il caso <strong>del</strong><br />

breve scambio <strong>di</strong> battute fra Nick e lo sceriffo Rance, che<br />

domanda <strong>di</strong> <strong>La</strong>rkens, visibilmente abbattuto: il «tema per toni<br />

interi» [11] inquadra per un attimo l’emotivo minatore, che<br />

soffre <strong>del</strong> suo «solito male. Nostalgia. Mal <strong>di</strong> terra natìa!»<br />

secondo le parole <strong>del</strong> barista.<br />

Dopo questo momento, avvenuto – a beneficio <strong>del</strong><br />

pubblico – sul proscenio (con un proce<strong>di</strong>mento tipico <strong>del</strong>la mise<br />

en scène, che tende a spostare in avanti i personaggi in quel<br />

momento protagonisti, evidenziandone così l’agire e,<br />

contemporaneamente, sfruttando al meglio l’acustica), Nick si<br />

sposta nella sala da ballo e lo sceriffo esce dal locale. In tal<br />

modo l’attenzione <strong>del</strong>lo spettatore può nuovamente concentrarsi<br />

sul tavolo <strong>del</strong> ‘Faraone’; esaminiamo, dunque, ciò che è, nel

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