La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 40<br />
Sulla scena sono presenti tre personaggi soltanto: lo<br />
sceriffo Rance, seduto a sinistra presso il camino, in <strong>di</strong>sparte,<br />
intento a fumare un sigaro la cui brace rosseggia nella<br />
penombra; l’in<strong>di</strong>ano Billy Jackrabbit, accoccolato presso il<br />
bancone, dormiente; uno dei minatori, <strong>La</strong>rkens, seduto<br />
mestamente ai pie<strong>di</strong> <strong>del</strong>la scaletta <strong>di</strong> destra, immobile, con la<br />
testa tra le mani. È il tramonto; si odono voci lontane, echi <strong>di</strong><br />
saluti fra gli uomini; sullo sfondo, oltre le finestre <strong>del</strong> Saloon, si<br />
stagliano le immense montagne <strong>del</strong>la Sierra californiana.<br />
L’atmosfera <strong>di</strong> quieto torpore è resa musicalmente da un<br />
<strong>del</strong>icato motivo <strong>del</strong>l’oboe, accompagnato dal fluido movimento<br />
<strong>di</strong> accor<strong>di</strong> paralleli affidati ai corni con sor<strong>di</strong>na. Tale motivo<br />
acquisterà rilievo nel corso <strong>del</strong>la vicenda, simboleggiando il<br />
mondo <strong>del</strong> Saloon, in special modo quando, nel concertato<br />
finale <strong>del</strong> terzo atto, Minnie farà leva, per ottenere la<br />
liberazione <strong>di</strong> Johnson, sui sentimenti dei ragazzi, evocando i<br />
momenti felici vissuti alla «Polka».<br />
L’immobilità viene spezzata da <strong>La</strong>rkens. <strong>La</strong> mise en scène<br />
è molto chiara al riguardo: sull’ottava battuta – il rimando è,<br />
come si è ricordato, allo spartito – il minatore alza la testa, «tiré<br />
de sa rêverie par la phrase du baryton». Ciò che ha attirato<br />
l’attenzione <strong>del</strong>l’uomo è, infatti, una melo<strong>di</strong>a lontana,<br />
proveniente dall’esterno: la prima frase <strong>del</strong>la Canzone <strong>del</strong>la<br />
nostalgia, intonata da una voce <strong>di</strong> baritono «dans la coulisse<br />
fond à gauche», cioè <strong>di</strong>etro le quinte <strong>di</strong> sinistra, secondo la<br />
prescrizione <strong>del</strong>la mise.<br />
Un preciso rimando semantico, dunque, che trova in<br />
<strong>La</strong>rkens la propria personificazione: il minatore, che ve<strong>di</strong>amo<br />
tirar fuori <strong>di</strong> tasca una lettera ed imbucarla dopo avervi deposto<br />
un bacio, è l’emblema <strong>del</strong> sentimento <strong>del</strong>la nostalgia che, <strong>di</strong> lì a<br />
poco, dominerà la scena <strong>del</strong> cantastorie. Pochi istanti, e <strong>La</strong>rkens<br />
ritorna a sedere; il motivo d’apertura riappare, questa volta nei<br />
flauti, quin<strong>di</strong> passa ai violini <strong>di</strong>visi [nove prima <strong>di</strong> 3].<br />
Contemporaneamente la sonorità si fa più piena e brillante,<br />
grazie al colore <strong>degli</strong> archi e dei corni, sormontati dai <strong>del</strong>icati<br />
<strong>di</strong>segni dei flauti ed accompagnati dai tocchi <strong>del</strong>l’arpa.<br />
Nel frattempo, Nick, il barista <strong>del</strong>la «Polka», fa il suo<br />
ingresso in scena per accendere i lumi <strong>del</strong> Saloon; i suoi gesti,