La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 55<br />
s’apra una via <strong>di</strong> redenzione», culmina nella melo<strong>di</strong>a iniziale –<br />
affidata ai violini – <strong>del</strong>la «canzone <strong>del</strong>la nostalgia» [sette dopo<br />
52]; il passo vi si salda, significativamente, sulla parola<br />
«amore», senza soluzione <strong>di</strong> continuità.<br />
In tal modo Puccini apre la strada al futuro perdono <strong>di</strong><br />
Johnson da parte dei minatori, un perdono che avverrà, non a<br />
caso, dopo che Minnie avrà rievocato quanto insegnato loro<br />
durante questa lezione; il riflessivo silenzio che segue alle<br />
ultime parole <strong>del</strong>la ragazza mostra, infatti, quanto gli uomini<br />
siano rimasti colpiti dal suo <strong>di</strong>scorso. 66 Mentre la «canzone<br />
<strong>del</strong>la nostalgia» va perdendosi, il tema <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>la lezione<br />
torna, in ppp, nei flauti, ed – ad<strong>di</strong>rittura in pppp – nell’arpa<br />
sola, con il quasi impercettibile intervento <strong>del</strong>la celesta; la<br />
sonorità si fa sempre più evanescente, finché rimane soltanto,<br />
come una quiete finalmente ritrovata, il lungo accordo finale<br />
<strong>degli</strong> archi [una prima <strong>di</strong> 53].<br />
Ancora una volta Puccini ha saputo intrecciare precisi<br />
significati drammatici, creando un tessuto musicale complesso<br />
ma, allo stesso tempo, coerente, e dando prova <strong>di</strong> notevoli<br />
capacità tecniche ed infallibile talento scenico.<br />
Minnie e Rance<br />
Dopo una serie <strong>di</strong> scene corali, animate dalla folta schiera <strong>di</strong><br />
comprimari e comparse previsti dal cast <strong>del</strong>l’opera, si assiste,<br />
finalmente, ad un episo<strong>di</strong>o in cui il passo incalzante <strong>del</strong>l’azione<br />
si smorza e la «Polka» si svuota, per alcuni momenti, dei suoi<br />
avventori, dando modo a Puccini <strong>di</strong> puntare i riflettori su due<br />
dei protagonisti: Minnie e Rance.<br />
<strong>La</strong> mise en scène mostra, infatti, che essi sono rimasti soli<br />
dopo che anche Nick è uscito dal locale; rendendosene conto,<br />
Rance si avvicina al bancone e <strong>di</strong>chiara la propria passione alla<br />
66 Scomparve, in occasione <strong>del</strong>la prima rappresentazione italiana <strong>del</strong>l'opera (12<br />
giugno 1911, Roma, Teatro Costanzi) una breve scenetta in cui Minnie tentava<br />
d'insegnare – con scarsi risultati – all'in<strong>di</strong>ano Billy Jackrabbit; la scelta, che si<br />
<strong>di</strong>mostrò azzeccata, <strong>di</strong>pese probabilmente dal fatto che l'episo<strong>di</strong>o, piuttosto<br />
grottesco, toglieva efficacia alla conclusione <strong>del</strong>la ‘lezione’. Questo taglio non<br />
fu, tuttavia, l'unico ad essere effettuato in quell'occasione; venne omessa anche<br />
una piccola parte <strong>del</strong> duetto <strong>di</strong> Minnie e Johnson alla fine <strong>del</strong> primo atto. A<br />
questo proposito si veda la nota 73 a pagina 64.