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La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia

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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 57<br />

esprime, con grande sentimento, il desiderio <strong>di</strong> trovare a sua<br />

volta la felicità accanto ad un uomo. 68<br />

Al moto <strong>di</strong> stizza <strong>di</strong> Rance, che egli, non<strong>di</strong>meno,<br />

subitamente reprime, Minnie risponde battendogli leggermente<br />

sulla spalla, con la pazienza che si potrebbe usare ad un<br />

bambino nervoso: «comme pour le calmer, ayant l’aire de <strong>di</strong>re<br />

“bon enfant, allons, allons, Rance”». Abbiamo modo <strong>di</strong><br />

constatare che, in questo come in molti altri casi, la mise en<br />

scène fornisce suggerimenti relativi all’interpretazione dei<br />

personaggi; è noto il fatto che lo stesso Puccini attribuisse<br />

notevole importanza all’aspetto <strong>del</strong>la recitazione, dando la<br />

preferenza a cantanti in grado <strong>di</strong> supportare con la mimica le<br />

proprie esecuzioni, nonché <strong>di</strong> muoversi sul palcoscenico con<br />

<strong>di</strong>sinvoltura. 69<br />

Ripren<strong>di</strong>amo, ora, ad analizzare la scena cui stavamo<br />

assistendo. <strong>La</strong> protagonista torna <strong>di</strong>etro al bancone; Rance si<br />

volta, come per aggiungere qualcosa, ma si arresta<br />

repentinamente. Seguendo la traiettoria <strong>del</strong> suo sguardo,<br />

ve<strong>di</strong>amo Nick entrare dal lato destro <strong>del</strong>la scena, sotto il<br />

ballatoio, seguito da un uomo ancora sconosciuto: si tratta <strong>di</strong><br />

Johnson, il cui ingresso è marcato (ALLEGRO VIBRATO [72]) dal<br />

motivo a ritmo <strong>di</strong> Cake-Walk che compariva in coda al<br />

68 Emerge, dalle in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong>la mise, un tratto caratteristico <strong>del</strong>la procedura<br />

registica ivi contenuta, che vi si riscontra con una certa frequenza. Si tratta<br />

<strong>del</strong>l’accorgimento <strong>di</strong> far alzare in pie<strong>di</strong> un personaggio in corrispondenza <strong>di</strong><br />

una frase che risulti importante sia dal punto <strong>di</strong> vista contenutistico che sotto il<br />

profilo sonoro; si nota, in questi casi, una corrispondenza perfetta fra lo slancio<br />

espresso dalla musica e l’enfasi espressiva derivante dall’azione scenica.<br />

69 In tal senso merita un accenno l’entusiasmo manifestato da Puccini per Enrico<br />

Caruso, il primo Johnson (tale parte venne scritta appositamente per lui), <strong>del</strong><br />

quale il compositore amava le straor<strong>di</strong>narie qualità vocali, unite ad un’innata<br />

espressività; a tal proposito Eugenio Gara opportunamente ricorda che,<br />

nell’estate <strong>del</strong> 1909, il celebre tenore aveva già subito l’intervento chirurgico<br />

alla laringe che ne avrebbe reso la voce maggiormente chiaroscurale, con un<br />

tocco «virile, aggressivo», perfetto, dunque, per la parte <strong>del</strong> protagonista <strong>di</strong><br />

<strong>Fanciulla</strong> <strong>del</strong> <strong>West</strong>. Gara riporta altri esempi <strong>del</strong>l’inclinazione manifestata da<br />

Puccini nei confronti <strong>di</strong> cantanti con buone qualità <strong>di</strong> attori; tra questi,<br />

ricor<strong>di</strong>amo la pre<strong>di</strong>lezione <strong>del</strong> compositore per il baritono monregalese<br />

Domenico Viglione-Borghese, che, a partire dalla ripresa ungherese <strong>del</strong>l’opera<br />

(al Teatro Reale <strong>di</strong> Budapest), seppe dare al personaggio <strong>di</strong> Rance<br />

«un’interpretazione indovinata come nessun’altra». (Carteggi pucciniani, cit.,<br />

pp. 384 e 396)

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