La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 76<br />
volta, l’illustrazione presenta una serie <strong>di</strong> numeri, utilizzati per<br />
dare un or<strong>di</strong>ne cronologico all’azione scenica. Un’altra<br />
caratteristica <strong>di</strong> questa pagina – che si presenta con una veste<br />
grafica <strong>di</strong>stinta da tutte le altre – è quella <strong>di</strong> essere priva <strong>del</strong>le<br />
in<strong>di</strong>cazioni riguardanti i personaggi, solitamente effettuate<br />
tramite minuscole frecce accompagnate dall’iniziale <strong>del</strong> nome<br />
corrispondente; qui le ampie <strong>di</strong>rettrici servono soltanto ad<br />
organizzare la perquisizione <strong>del</strong>lo sceriffo, <strong>di</strong>visa in cinque<br />
‘tempi’. 82<br />
All’infruttuosa ricerca segue un tentativo da parte <strong>di</strong><br />
Rance, in preda ad un impeto <strong>di</strong> passione, <strong>di</strong> abbracciare<br />
Minnie («son pazzo <strong>di</strong> te! T’amo, ti voglio!» [nove dopo 64]):<br />
l’orchestra viene percorsa da una crescente frenesia, scan<strong>di</strong>ta<br />
dalle sestine martellate, in fff, dei corni, subito imitati da oboi e<br />
clarinetti. <strong>La</strong> sonorità penetrante fa da sfondo al gesto <strong>di</strong><br />
Minnie, che si <strong>di</strong>fende minacciando Rance con una bottiglia<br />
(evidentemente scordandosi <strong>del</strong>la pistola). Lo sceriffo si risolve,<br />
infine, ad andarsene, in<strong>di</strong>rizzando a Minnie un sinistro monito<br />
(«Ti giuro che non t’avrà» [66]), che si chiude su un cupo e<br />
pesante accordo <strong>di</strong> Re bemolle minore, in fff, al quale la<br />
grancassa aggiunge un’impronta funebre.<br />
A questo punto il destino, beffardo, interviene: Rance si<br />
volge, stendendo enfaticamente la mano «comme pour<br />
confirmer son serment», e si arresta <strong>di</strong> colpo. Le arpe<br />
<strong>di</strong>segnano, con brevi tocchi <strong>degli</strong> armonici, le gocce <strong>del</strong> sangue<br />
<strong>di</strong> Johnson che stillano dal solaio sulla mano <strong>del</strong>lo sceriffo:<br />
Rance, con un grido <strong>di</strong> gioia selvaggia, si precipita alla botola<br />
82 <strong>La</strong> grafia <strong>di</strong> tale pagina <strong>del</strong>la mise en scène, che corrisponde al numero 58,<br />
presenta un tratto maggiormente tondeggiante, in apparenza ottenuto con<br />
un’incisione meno profonda (l’inchiostrazione risulta, infatti, più leggera e la<br />
silhouette, <strong>di</strong> conseguenza, più netta e sottile). Tutte le linee <strong>del</strong> <strong>di</strong>segno<br />
appaiono tracciate con l’ausilio <strong>di</strong> una riga, utilizzata invece, nelle altre tavole,<br />
soltanto per i contorni <strong>del</strong>la scena raffigurata: le due linee curve presenti, <strong>del</strong>le<br />
quali una è interrotta da un numero, sono state tratteggiate a mezzo <strong>di</strong> un<br />
compasso, che le <strong>di</strong>stingue, per regolarità, da quelle che compaiono in tutti gli<br />
altri <strong>di</strong>segni, visibilmente segnate manualmente. È plausibile, a fronte <strong>di</strong> questi<br />
dati, presumere il brevissimo, temporaneo intervento <strong>di</strong> un secondo incisore;<br />
un altro particolare a favore <strong>di</strong> questa ipotesi è la <strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong>la foggia data<br />
dalle due <strong>di</strong>verse ‘mani’ alle lettere maiuscole (un esempio per tutti: l’iniziale<br />
<strong>del</strong> nome <strong>di</strong> Minnie).