La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 34<br />
Per quanto riguarda le illustrazioni, che si trovano<br />
inframmezzate al testo in quantità piuttosto elevata, come si<br />
conviene ad un lavoro <strong>di</strong> questo tipo, dobbiamo riconoscerne<br />
l’accuratezza pur nell’ovvia stilizzazione grafica. Le piantazioni<br />
<strong>del</strong>le scene sono chiare e scrupolose nei dettagli, e riproducono<br />
con esattezza i locali e gli arre<strong>di</strong> prescritti nelle <strong>di</strong>dascalie; le<br />
posizioni, ma soprattutto i movimenti <strong>di</strong> protagonisti e<br />
comprimari, sono attentamente in<strong>di</strong>cati per mezzo <strong>di</strong> apposite<br />
linee, principianti e terminanti in punte <strong>di</strong> freccia a precisarne la<br />
<strong>di</strong>rezione.<br />
Il fatto che non soltanto gli spostamenti, ma anche i più<br />
minuti gesti dei singoli e dei gruppi siano trattati in maniera<br />
così ampia ci suggerisce l’importanza attribuita, in un’opera<br />
come <strong>Fanciulla</strong> <strong>del</strong> <strong>West</strong> – in cui si muove una piccola folla <strong>di</strong><br />
personaggi – alla componente registica <strong>del</strong>l’allestimento.<br />
Puccini non fece sì, come in altre occasioni, che ognuno dei<br />
protagonisti fosse connotato attraverso un motivo musicale,<br />
proprio per evitare che sorgesse confusione in una trama già<br />
fitta <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> e personaggi; per lo stesso motivo, il<br />
compositore affidò all’orchestra il compito <strong>di</strong> interagire,<br />
‘narrando’, con gli avvenimenti ed i loro protagonisti, nonché<br />
<strong>di</strong> creare una serie <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> semantici quanto mai efficaci per<br />
lo stringente sviluppo drammatico.<br />
In questo contesto si colloca il coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>l’azione<br />
scenica: attraverso la gestualità, utilissima per <strong>del</strong>ineare il<br />
carattere dei <strong>di</strong>versi personaggi, si arriva a conferire un’identità<br />
propria agli in<strong>di</strong>vidui che animano l’affollata storia western. <strong>La</strong><br />
<strong>di</strong>fferente sensibilità dei «ragazzi <strong>del</strong> campo», opportunamente<br />
messa in risalto dai momenti musicali (grazie, in alcuni punti,<br />
ad una tecnica quasi cinematografica, tecnica con cui Puccini si<br />
era già cimentato nel secondo quadro <strong>di</strong> Bohème) 46 costituisce,<br />
infatti, la chiave <strong>del</strong>l’intera vicenda.<br />
Prima <strong>di</strong> esaminare più dettagliatamente il modo in cui<br />
partitura e mise en scène interagiscono fra <strong>di</strong> loro, è, però,<br />
necessario gettare uno sguardo in <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong> drammaturgo<br />
46 A questo proposito si veda il breve accenno nel capitolo I, § 4, pag.16; per una<br />
trattazione più approfon<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>l’argomento si vedano i capitoli de<strong>di</strong>cati alla<br />
Bohème e a <strong>Fanciulla</strong> <strong>del</strong> <strong>West</strong> in GIRARDI, Giacomo Puccini, cit., pp. 109-<br />
147 e 259-326.