La Fanciulla del West, - Università degli studi di Pavia
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ILARIA CASTELLAZZI, <strong>La</strong> fanciulla <strong>del</strong> <strong>West</strong>, tra musica e messa in scena 97<br />
Capitolo III<br />
Prospettive a confronto<br />
1. Puccini compositore, drammaturgo, ‘scenografo’.<br />
Elementi per una ricostruzione <strong>del</strong>la genesi <strong>di</strong> <strong>Fanciulla</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>West</strong> nell’epistolario<br />
Tre giorni prima <strong>del</strong>la première newyorkese <strong>di</strong> <strong>Fanciulla</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>West</strong> Puccini scriveva alla moglie Elvira <strong>del</strong>la splen<strong>di</strong>da riuscita<br />
<strong>del</strong>l’opera, ma, contemporaneamente, <strong>del</strong>la «<strong>di</strong>fficoltà tremenda<br />
come musica e come messa in scena» <strong>del</strong>l’allestimento. 93<br />
In effetti per la Girl, come Puccini era solito chiamare<br />
l’opera western, era stato necessario un lungo periodo <strong>di</strong><br />
‘incubazione’, chiaro segno <strong>del</strong>l’inquietu<strong>di</strong>ne che aveva<br />
caratterizzato gli anni imme<strong>di</strong>atamente successivi a Madama<br />
Butterfly. Puccini, sempre alla ricerca <strong>di</strong> nuovi soggetti, aveva<br />
iniziato a pensare <strong>di</strong> mettere in musica la ‘trage<strong>di</strong>a giapponese’<br />
<strong>di</strong> David Belasco dopo aver assistito al dramma, a Londra, nel<br />
giugno <strong>del</strong> 1900, a pochi mesi, dunque, dal debutto romano <strong>di</strong><br />
Tosca (avvenuto, per la precisione, il 14 gennaio); la stessa<br />
Tosca era stata scelta prima ancora che Bohème fosse andata in<br />
scena; quanto a Bohème, le testimonianze <strong>del</strong>l’epoca attestano<br />
che Puccini stesse lavorando al progetto «fino alle prime<br />
rappresentazioni <strong>di</strong> Manon Lescaut a Torino». 94 Il carteggio<br />
<strong>degli</strong> anni a partire dal 1904 (che vide la prima<br />
rappresentazione <strong>di</strong> Madama Butterfly, nella versione non<br />
93<br />
Lettera a Elvira Puccini <strong>del</strong> 7 <strong>di</strong>cembre 1910, in CARNER, Giacomo Puccini,<br />
cit., p.267.<br />
94<br />
Puccini in una lettera datata 23 marzo 1893 ed apparsa sul «Corriere <strong>del</strong>la<br />
sera» <strong>del</strong> giorno successivo. Puccini rispondeva alle accuse, mossegli da<br />
Ruggero Leoncavallo attraverso le pagine de «Il Secolo», riguardo alla<br />
‘precedenza’ <strong>del</strong>l’autore dei Pagliacci in merito alla messa in musica <strong>del</strong><br />
romanzo <strong>di</strong> Henry Murger Scènes de la vie de Bohème»; accuse alle quali il<br />
compositore toscano rispose, nella suddetta <strong>di</strong>chiarazione, con un laconico<br />
«[...] Cosa importa al maestro Leoncavallo <strong>di</strong> questo? Egli musica, io<br />
musicherò. Il pubblico giu<strong>di</strong>cherà.» Cfr. in proposito GIRARDI, Giacomo<br />
Puccini, cit. (in particolare: Da una querelle a un libretto, pp.113-122).